mercoledì 7 maggio 2025

I The Briefs non invecchiano: diventano solo più strani


I The Briefs sono vivi, rumorosi e ancora assolutamente in forma. A 25 anni dalla loro nascita, la storica band punk rock di Seattle torna con un nuovo 7" che suona esattamente come dovrebbe: breve, diretto, sudicio quanto basta, e con quell’ironia tagliente che li ha sempre distinti.

Il lato A, “Hospital Elevator”, ci porta in un’America notturna e stropicciata. Ce lo racconta Steve E. Nix, chitarrista e voce del gruppo:

> “Ci sono visite in ospedale più tranquille, e poi ci sono quelle squallide, con poliziotti, gente in crisi d’astinenza, tipi loschi ammanettati e tutto il resto. E tu stai cercando la tua ragazza alle 4 del mattino, in ascensore. La canzone parla di cose così. Con un bel ritmo.”



Un piccolo noir punk, dove tra flash al neon e paranoia, il beat incalzante accompagna immagini surreali ma fin troppo reali.

Sul lato B troviamo “Mary Ann”, definita dalla band semplicemente come:

> “Gidget andata a male.”



In due parole: pop culture deviata, surf senza sole e una ragazza che ha preso la strada sbagliata. Bastano pochi accordi e una melodia che morde per portarci lì dove tutto si rovina — ma in modo deliziosamente punk.

Registrato in un solo giorno con Kurt Bloch (già dietro il banco del loro 7" di debutto, nonché nome leggendario della scena di Seattle), questo nuovo singolo è un ritorno al suono grezzo e urgente degli esordi. Nix aggiunge:

> “Registrare con Kurt è sembrata subito la cosa giusta da fare. Sa perfettamente come si fa un singolo punk. Queste canzoni sono esattamente quello che vogliamo pubblicare: brevi, belle e dirette. E se ci conosci, capisci subito che siamo noi. Musica per gente con ratti domestici.”



I The Briefs dimostrano ancora una volta che il punk non è questione di età, ma di attitudine. E loro, quell’attitudine, non l’hanno mai persa.

Ascolta Hospital Elevator





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