La webzine di All You Need Is Punk, qui verranno pubblicati articoli con news, uscite discografiche e molto altro!
Hai qualcosa da pubblicare?
Mandaci le tue news a aynip.official@gmail.com
I Preferisco Ignazio si presentano con un brano che li riguarda da vicino: ADHD è la fenomenologia dell’uomo nel XXI secolo sulle corde di un rock di stampo emo punk.
Una delle parole chiave per descrivere gli anni ‘20 di questo secolo pare essere ADHD, un insieme di disordini dell’attenzione e iperattività su cui le scienze di settore non sembrano ancora aver trovato una quadra. Una cosa però è stata appurata: questo disturbo è la diretta conseguenza della società in cui viviamo, della frammentazione del tempo in minuscole parti che, in ogni istante, chiamano il nostro nome.
Sfortuna vuole che i Preferisco Ignazio siano interamente immersi in queste dinamiche che intaccano la persona, come la collettività tutt’attorno. Il loro primo brano ufficiale non poteva che passare da qui, fra le maglie slavate di concerti screamo e post-punk, cantano di immagini estremamente a fuoco: “essere produttivo, essere più veloce, eiaculazione precoce”. ADHD si snoda tra fasi di riempimento e svuotamento di suoni, in cui chitarre e batterie sbattono l’una contro l’altra con perentoria precisione. Allo stesso modo anche la voce si fa forte di armonizzazioni rabbiose, ma giuste.
Da un arpeggio di chitarra che ricorda le grandi rock band, sfocia un fiume di incertezze per il presente, figuriamoci per il futuro. I Preferisco Ignazio recriminano un’esistenza troppo veloce, protestando contro gli estenuanti ritmi di una vita che non ripaga abbastanza. In mezzo ci buttano anche il sesso, tipico riferimento giovanile per un godimento pieno, ma che quando visto da vicino causa comunque ansie e disillusioni.
C’è un momento, tuttavia, in cui la vita ci rimette a sedere, scacciando la nebbia dell’iper-produttività, ovvero quando due cuori smettono di battere all’unisono. La perdita e il dolore colpiscono così a fondo da far tremare le superfici scialbe delle nostre esistenze, riportando l’attenzione sulle cose più importanti: le emozioni, bussole di una vita dimenticata.
ADHD è il nuovo singolo dei Preferisco Ignazio e preannuncia l’uscita di Stendardo, EP in lavorazione da tempo immemore. I ragazzi però lo sanno che il segreto sta nel rallentare, ma nonostante questo l’obiettivo sembra essere andare a schiantarsi lo stesso, anche solo per vedere come va.
Aendriu, chitarrista dei Punkreas, torna con un nuovo singolo estratto dall'album "La Rabbia che ho dentro", pubblicato a marzo 2024. Il brano, intitolato "La Ballata del Ratto", è accompagnato da un video diretto da Michele Putortì per Kinoki Media, e vede la partecipazione straordinaria di alcuni membri dei Modena City Ramblers: Francesco "Fry" Moneti al violino, Leonardo Sgavetti all’Hammond, pianoforte e Rhodes, e Massimo "Ice" Ghiacci al basso.
"La Ballata del Ratto" rappresenta una svolta sonora per Aendriu, che ha deciso di esplorare nuovi territori musicali, distaccandosi dalle sue classiche sonorità punk e metal per abbracciare una melodia più folk, pur mantenendo intatti i messaggi forti e ribelli che caratterizzano il suo stile. Aendriu stesso descrive così il brano:
"La Ballata del Ratto è un brano, a livello musicale, sicuramente fuori dai miei standard e diverso dalle mie solite sonorità. C'era questa melodia che girava nella mia testa da giorni ed una gran voglia di ribadire certi concetti per quello che stava succedendo, e che continua a succedere fuori dalle nostre porte, e così non mi sono posto barriere musicali o sonore ed ho voluto esplorare questi, per me, nuovi territori."
Nonostante la sperimentazione musicale, il messaggio della canzone resta fortemente politico: "La Ballata del Ratto" è un manifesto antifascista e un inno contro la prepotenza in tutte le sue forme, temi purtroppo sempre attuali in una società spesso divisa e in cerca di capri espiatori. Il brano esprime un'urgenza di resistenza e di lotta contro le ingiustizie, inserendo una nota dolce in un disco caratterizzato da graffi e pugni, ma sempre con l'energia ribelle che contraddistingue Aendriu.
Il singolo è tratto dall'album "La Rabbia che ho dentro", un progetto nato durante la pandemia e che riflette l'urgenza espressiva di Aendriu. L'album è stato interamente registrato nel suo home studio e vede la partecipazione di Marco "Mako" Ruggiero alla batteria. Tra le collaborazioni di spicco dell'album, oltre ai membri dei Modena City Ramblers, figura anche Stefano "Piri" Colosimo alla tromba nel brano "Ombra".
"La Ballata del Ratto" è disponibile su tutte le piattaforme digitali, accompagnata dal nuovo video ufficiale.
"La Rabbia Che Ho Dentro" è prodotto da Rollover Productions, con il contributo di Nuovo Imaie.
Aendriu sarà impegnato dal vivo nelle seguenti date:
04/10 - CIQ - Milano
08/11 - Drunk In Public - Morrovalle
09/11 - Red Velvet Corazón - Cervia
BIOGRAFIA
Aendriu, è un personaggio noto nel panorama alternativo italiano. Ha trascorso la sua infanzia immerso nella musica, iniziando a suonare a soli 9 anni. Nei tumultuosi anni '90, ancora minorenne, ha già calcato i palchi di varie realtà underground milanesi, tra cui spiccano i Knowing2Fly e i Libera Diffusione Energetica, quest'ultimi ancor prima dell'avvento del digitale.
La sua carriera ha preso slancio nel 2004 quando, con il basso tra le mani, ha collaborato con i Norelax, suonando al fianco di Joxemi degli Ska-p e Micky, ex Bambole di Pezza. Questa formazione ha intrapreso tour europei e numerose date in Italia, consolidando la sua presenza nel panorama musicale.
Il 2014 ha segnato l'ingresso nei Punkreas, dove Aendriu ha trovato una stabilità e un'affinità che lo hanno portato a resistere nel gruppo fino ai giorni attuali. Una risata accompagna il ricordo di questa lunga permanenza.
Parallelamente alla sua carriera da musicista, Aendriu si è dedicato attivamente al dietro le quinte dell'industria musicale. Dal 2000 ha iniziato come fonico, passando nel 2005 a ricoprire il ruolo di tour manager e, dal 2006, anche di direttore di produzione. Ha collaborato con una vasta gamma di artisti, tra cui Subsonica, Niccolò Fabi, Baustelle, Afterhours, e molti altri, guadagnandosi una reputazione di professionista affidabile.
Nel 2014, Aendriu ha fondato Rollover Production, producendo tour per band come Punkreas, Africa Unite, Omar Pedrini, Shandon e Cara Calma. La sua dedizione al mondo dell'intrattenimento si è consolidata nel tempo.
La sua ultima fatica, l'album "La Rabbia che ho Dentro", ha preso forma durante la pandemia, un periodo di riflessione e isolamento che ha trasformato la rabbia e la frustrazione in un progetto musicale. Nonostante il ritorno al lavoro e alla normalità, Aendriu ha scelto di rimanere fedele alla filosofia del "do it yourself", registrando e producendo l'intero album da solo, nei ritagli di tempo tra una sala prove e l'altra.
Con 40 anni alle spalle e diventato padre nel corso della sua carriera, Aendriu ha voluto che "La Rabbia che ho Dentro" fosse un'autentica espressione di sé. Il disco rappresenta una diapositiva degli ultimi due anni della sua vita, un viaggio musicale che testimonia la sua lunga e variegata carriera nel mondo della musica.
Il 27 settembre 2024 arriva la nuova uscita dei PANKHURST: "Recognizm". La nuova track si inserisce nel filone che dai Ramones passa per i NoFx e approda agli Interrupters. Il pezzo ti entra in testa, un pò perché il chorus porta ad atmosfere da punk californiano, un pò perché i fiati ti sputano addosso la voglia di slammare. Con una canzone così si comincia la giornata e invece di andare a lavorare si va dritti in vacanza.
Eppure i PANKHURST, anche in questo pezzo, continuano a parlare di cose molto serie. Recognizm ci
racconta di quanto sia necessario che il proprio orientamento sessuale sia libero e non soggetto ad alcuna
forma di repressione. Ecco perché qui è particolarmente importante il video. Lì dentro questo messaggio è
ancora più forte. Il low budget infatti - tipico delle produzioni indipendenti - non ha impedito alla band e al giovanissimo regista Alessandro Rocca di raggiungere un risultato entusiasmante. Tra l'altro Rocca quest'anno ha partecipato con un proprio corto al Festival del Cinema di Venezia a dimostrazione che il legame con i PANKHURST è qualcosa di più di una collaborazione. Certo, l'intreccio delle due attrici tiene chiaro sulla scena il concept della canzone e su questa corda corre tutta la tensione visiva. Ed eccoli allora i
PANKHURST - ancora una volta con i volti nascosti da maschere - ci consegnano un pezzo denso e
trascinante che ci porteremo dietro fino alla prossima primavera.
"Recognizm è la nostra botta contro la repressione della libertà di scelta del proprio orientamento sessuale e ci piaceva fare tutto con spietata allegria"
Il regista Alessandro Rocca ha già lavorato a tre precedenti video dei PANKHURST e con RECOGNIZM continua il proprio personale viaggio nella sfera delicatissima dell'orientamento sessuale che
lo ha visto candidato con il corto SANS DIEU alla settimana internazionale della critica del Festival di Venezia 2024. Così nel video di RECOGNIZM due ragazze in fuga dalla repressione, accompagnate dai PANKHURST, trovano poi - come la stessa band - le guardie della morale che le trascineranno via dopo che le stesse avevano cercato nella clandestinità di vivere la propria relazione.
PANKHURST bio
I PANKHURST dicono che sono di Washington DC per rivendicare che lì c'è ancora il cuore del potere (nero) mondiale. PANKHURST però è il cognome della famiglia di femministe che all'inizio del novecento lottano per dare il diritto di voto alle donne.
La band entra sulla scena nel settembre 2019 con la pubblicazione del primo ep THE VOTE, di lì a poco il covid li tiene lontani dalla scena live che poi li vede muovere i primi passi dal novembre 2022 a Carpi dove firmano con la indie label Sheratan. Nella pandemia riescono, a lavorare al secondo ep ON THE BORDER che vede la luce nel luglio 2021 e ad affiancarne l'uscita con il video singolo No One Wanna Read Tolstoj. Fanno ancora uscire il terzo ep OUT OF THE KINGDOM l'8 marzo 2023, qui anche con due video.
La collaborazione con Alessandro Rocca, cineasta giovanissimo e da lì a poco già premiato a livello nazionale con i suoi primi lavori va avanti dal 2021.
Il 27 settembre 2024 esce Recognizm, il singolo di apertura dell'album AND THE WAR CAME che il 18 aprile 2025 uscirà su tutte le piattaforme.
Ehy ciao, ti piace oppure odi *l’intelligenza artificiale?* se
*pensi che stanno sostituendo i musicisti/producer/tecnici di mix e mastering con una macchina?* se sei spaventato da tutto questo o se ne sei entusiasmato perché ci vedi nuove opportunità.
Non perdere la nuova release di *“pLf”* dal nome *“AiA in FoNDo a dEStrA”* in uscita venerdì 27/09.
Il primo disco *PUNK ITALIANO* generato con *IA*, doppio disco di 20 brani LATO A E LATO B solo da *pogare*, vi fara’ esplodere i *DEVICE*
questo *videoclip* e’ il singolo *Con la gonna corta LATO A* anch’esso generato con *IA*.
Il brano parla delle problematiche nei rapporti umani tra uomo e donna, non sempre indossare appunto una gonna corta e’ sufficiente nella conquista dell’obbiettivo.
*seguite pLf su* Spotify( pLf e PiLaF ) su YouTube (PiLaF) e su instagram e facebook ( @pilaf_music )
“Not gonna change the world” è il secondo singolo ufficiale degli All You Can Hate in uscita il 27 Settembre 2024 per Kosmica Dischi.
Il brano parla di disillusione, demotivazione e resa. Schiacciati tra i grandi problemi che affliggono il pianeta e i più intimi problemi
individuali, si finisce con l’arrendersi al senso di impotenza di fronte al quale la curiosità nei confronti dell’arte e l’esperire momenti di
contemplazione o di creatività appaiono come una perdita di tempo che potremmo impiegare per fare “qualcosa di utile” e che, al
contrario, si rivela inutile ai fini del cambiamento. L’unica “soluzione” è nascondersi dietro uno schermo dalle prime ore del mattino, dopo una notte tormentata, per scappare dai doveri e non pensare: forse, al solo scopo di esistere.
A livello sonoro il brano si configura come un perfetto mix tra vibe e sensazioni anni ‘80 affini a gruppi come The Cure e The Smiths, e un retrogusto shoegaze con la voce che, soavemente anestetizzata e fortemente riverberata, ci canta la disillusione di chi ha perso ogni speranza di vivere nel mondo di cui vorrebbe far parte. La chitarra è eterea e sognante, ci accompagna con un motivetto attraverso la disperazione del cantato coadiuvate da un comparto ritmico ben serrato che esplode nell’ultima sezione in un outro lontano ma ostinato che chiude il singolo.
All You Can Hate
All You Can Hate è una band formata da: Salvatore
Alcamisi (chitarra e voce), Fabrizio Campomori (batteria), Federico Zanetti (basso) e Emanuele Innocenzi (chitarra).
Il gruppo fonde sonorità post-punk, midwest-emo e incursioni shoegaze, il tutto senza rinunciare alle melodie pop.
Esplorano temi generazionali complessi e apparentemente contraddittori come l’isolamento
sociale e la dipendenza dai social media, il desiderio di cambiare il mondo e il senso di impotenza, l’amore e l’odio.
Attualmente, la band è al lavoro sul loro primo EP. I primi due singoli, "Choices", uscito il 10 maggio 2024, e "Not Gonna Change the World", in arrivo il 27 settembre 2024 distribuita dall’etichetta romana Kosmica Dischi, sono stati registrati presso lo Studio Nero di Roma.
Conosciuti per le loro esibizioni ad alta energia, l'estetica viscerale e la scrittura di canzoni coinvolgenti, i ZOOKRAUGHT sono una band dance-punk di tre elementi di Seattle, WA.
Il gruppo ha costantemente accresciuto la propria reputazione grazie a performance dal vivo sfrenate, un’estetica visiva distintiva e una base di fan devota.
Il loro album di debutto "VIDAVIOLET" viene rilasciato digitalmente, seguito da un tour completo negli Stati Uniti!
VIDA VIOLET è il travolgente album di debutto del trio dance-punk di Seattle, ZOOKRAUGHT. Dai fragori iniziali di 'Key and Lock', al ritmo vertiginoso e all'energia frenetica di 'Chew Tobacco, Spit', fino a una visita caotica ai 'Waterparks of America (and Other Places, Too)', i Zookraught hanno trascritto abilmente la magia dei loro spettacoli dal vivo, che ha sviluppato per loro un seguito di culto nella scena punk di Seattle. Per l'ascoltatore disposto a lasciarsi andare e a 'Get Zooked', VIDA VIOLET è l'album dell'anno.
Dopo cinque anni dalla sua ultima apparizione la Samoan Records ritorna il 19 Ottobre con la SamoanRevenge: una super serata punk rock che vedrà l’alternarsi di Crancy Crock, Baraonda, Subgruppo Devasto, Mecheros e Left Behind nella meravigliosa sala concerti di Edonè a Bergamo.
La Samoan Records è un etichetta indipendente nata nel 2009 dall’unione di queste cinque band con lo scopo di promuovere la musica originale e indipendente, per la maggior parte legata all'ambiente punk-rock.
In questa seconda edizione troverete importanti reunion come quelle dei Mecheros, Subgruppo devasto e Left Behind, il graditissimo ritorno dei Baraonda con il loro beer punk e i Crancy Crock, punkrockers dal 1997!
I pesi massimi del Downtempo Deathcore italiano, Gravery, hanno ufficialmente firmato con l'etichetta discografica statunitense UPSTATERECORDS (che annovera band come Fury of Five, Freya, Subzero, Brick by Brick, tra gli altri).
L'EP dei Gravery, “Everything that is Born Must Die”, è stato rilasciato il 9 agosto ed è distribuito dalla rinomata Bloodblast Distribution, che beneficia del supporto esperto del team Nuclear Blast.
Ecco cosa ha dichiarato la band riguardo ai nuovi sviluppi:
“Stiamo ancora elaborando quanto accaduto. Per una band straniera come la nostra, far parte del roster di un'etichetta USA come UPSTATE è semplicemente travolgente. Finora abbiamo lavorato duramente, ma da oggi in poi lavoreremo ancora di più per ripagare la loro fiducia. Tutto questo inizierà con il dare il 110% sul palco durante i nostri prossimi tour in Europa e Regno Unito.”
I Gravery chiuderanno il 2024 con oltre 50 spettacoli in 10 paesi tra Europa e Regno Unito, e puntano a proseguire su questa strada anche nel 2025.
L'EP "Everything that is Born Must Die" dei Gravery ha un approccio sonoro crudo, diretto e disturbante, per delineare argomenti scomodi come l'analisi del potenziale distruttivo della mente umana. Le canzoni colpiscono direttamente allo stomaco e lasciano l'ascoltatore senza fiato, ulteriormente sconvolto dall'aggressività dei toni bassi e dai breakdown spietati, che non lasciano spazio ad interpretazioni, come si può facilmente intuire dal titolo scelto dalla band per il loro primo EP. Alla produzione hanno partecipato Chris Whited dei Bodysnatcher (Bodysnatcher, Traitors), Stefano Santi (Lacuna Coil, Lvcifyer), Davide Billia (Hour of Penance, Vomit the Soul) e il talentuoso Davide Panigada. Le performance dal vivo dei Gravery sono definite "selvagge e feroci con un tocco di inquietudine".
Il singolo dei Gravery è stato presentato in anteprima su Decibel Magazine al seguente link.
L'EP dei Gravery “Everything that is Born Must Die” ha debuttato al 18º posto nella USA NACC Top 30 Heavy Charts, che include band come Lamb of God, Nile, Speed, Fit for a King, Gel e Leprous, tra le altre.
"Il mondo ti odia, il Re Dinosauro ti ama". Slogan elettorale? Manifesto filosofico? Credo religioso? Tutto questo, ma anche e soprattutto il primo EP terrestre de Il Re Dinosauro, la rock 'n' roll band toscana ritornata sulla Terra "per ammazzare il rock 'n' roll a colpi di rock 'n' roll".
Il disco è disponibile in formato digitale su tutte le piattaforme di streaming online.
Il Re Dinosauro sfodera sei nuovi brani potenti, un cocktail ricercato di punk, garage e underground anni '50, '60 e '70 con il giusto pizzico di ammiccante modernità a guarnire il tutto. Il prodotto finale mira all'ambizioso obiettivo di superare tutti i suddetti generi per fonderli nell'universale definizione di "rock 'n' roll".
Registrato al Box In A Box studio di Saverio Wongher, ora sommerso come Atlantide sotto l'alluvione che ha colpito la Maremma nel 2014, l'EP esce sotto la bandiera della Atomo World Records di Giacomo Lorè. La band vede Il Re Dinosauro alla voce e chitarra, il Dottor Alexius La Distruzione al basso, l'Uragano MG alla batteria e le straordinarie Lynda e Karmen a voci e cori.
Un EP da ascoltare a fondo. Cosa si cela dentro al travolgente rock 'n' roll del Re? Quali sono gli ingredienti del cocktail sonoro offerto da "Il mondo ti odia, il Re Dinosauro ti ama"?
Sedie elettriche, politici androidi, letali pistole ad acqua, bevitori di ozono, voglie altamente energetiche, colpi segreti che aumentano il QI di chi li subisce, malefiche nazi-sorelle esperte in spionaggio. Twist potenzialmente mortali, batteri che trasportano il rock 'n' roll di cervello in cervello e pillole di filosofia e letteratura da realtà alternative, tanto per cominciare...
Ah, e non dimenticate di mixare il tutto nel potente frullatore dell' italianità e di qualsiasi convenzione questa si porti dietro circa il R'n'R. Un EP da servire rigorosamente bollente.
IL RE DINOSAURO - Riassunto delle puntate precedenti
L'ottavo giorno il Creatore di Tutto creò il rock 'n' roll.
Poi, gasatissimo, lo afferrò e si precipitò in giardino. Lì, intenti a flirtare, trovò il primo uomo e la prima donna. Il CDT porse loro il rock 'n' roll e disse:«Prendete questo. Vi darà una inesauribile voglia di moltiplicarvi».
La donna e l'uomo presero il rock 'n' roll e videro che era cosa molto buona. Da lì, l'umanità praticò e coltivò il rock 'n' roll con la giusta attitudine per molti, molti anni. Un successone.
Svariati millenni dopo, una sospetta puzza di plastica si levò fino ai confini dell'Universo. Il tanfo era molesto e il CDT, assorto ad architettare le trame hollywoodiane della storia, non potè fare a meno di notarlo. Sì, il rock 'n' roll era diventato un giocattolo in plastica asettico, venduto al supermercato con un manuale di istruzioni rigoroso. Molto, molto grave.
Anno 2009.
Il CDT continuava a sbattersene, così presi l'iniziativa e scesi sulla Terra. Diavolo, avevo intenzione di fracassare il giocattolo in plastica e far ballare libero il caos primordiale nascosto al suo interno. Solo così sarebbe tornato arrapante come meritava. Io? Spesso definito "diabolico gentleman", brandisco sei corde e ho una lingua tagliente.
Nelle più losche latterie dello spazio-tempo mi chiamano "Il Re Dinosauro". Quella volta portai con me il Dott. Alexius La Distruzione (quattro corde) e il Terremoto (batteria).
L'operazione filò per tre anni, tra show esplosivi, volumi assordanti e balli scatenati. Filò così bene che, nel 2011, partorì addirittura un EP. Poi, come nei migliori film, tutto andò in vacca e ci restò per dodici anni.
Anno 2024.
Boom! Ritorno sulla Terra con l'inseparabile Dott. La Distruzione, l'Uragano MG e le straordinarie Lynda e Karmen. Per la goduria di tutti voi, fratelli e sorelle! Rock 'n' roll! Hai le ore contate!
Dopo un tour estivo che li ha visti condividere il palco con band storiche della scena punk come Bambole di pezza e Rumatera, riparte la stagione dei MillennialDaze con il nuovo singolo Might Be Easier.
Nel brano la band di Novara riflette su una relazione in crisi, in cui ci si trova a fare i conti con i propri errori e si affronta il rischio di essere odiati dalla persona amata. Il protagonista, faccia a faccia con i propri sbagli, esprime il rimpianto per le promesse non mantenute: nelle sue parole di frustrazione si
rivela la fragilità di chi desidera comprensione e perdono. Ma il rammarico espresso nel testo non attutisce, anzi carica ancora di più la grinta del pezzo, che mantiene un mood spensierato a fronte di questo tormento interiore.
Might Be Easier raggiunge questa tensione emotiva mescolando determinazione, rabbia e malinconia. Discostandosi dai temi più semplicistici del pop punk classico, le sonorità vibranti e le ritmiche incalzanti della canzone
affrontano con maturità questa ricerca di redenzione. Il sound dei Millennial Daze si evolve con l’aggiunta di elementi più moderni, come l’uso di effetti elettronici e una produzione pulita che valorizza ogni strato sonoro.
I Millennial Daze sono un trio dal sound fresco e trascinante con influenze 90’s punk rock, alternative rock e new wave, formato da Niccolò, Alessandro e Nicolai. La band nasce a Novara con l’idea di proporre un sound più moderno
all’interno della scena punk rock: questa ricerca unisce una scrittura di stampo “pop” al sound deciso e tagliente del punk e allo stesso tempo è capace di trattare tematiche sociali, riflessive e personali mantenendo un’impronta
energica e melodica.
Nel 2020 i Millennial Daze pubblicano l’EP d’esordio Sweet and Loud, contenente sei brani frutto della sperimentazione dei primi anni di attività. Segue, nel 2022, “I Fought the Law”: tributo ai Clash, una delle maggiori influenze della band. L’anno successivo stringono una collaborazione con Gianluca Veronal degli Andead che, in qualità di produttore, contribuisce allo
sviluppo artistico e musicale del gruppo. Nasce così, nell’estate del 2023, “Jerk it Out”, cover dei Caesars riarrangiata in chiave moderna insieme a Veronal.
Nel dicembre 2023 si apre la nuova era del gruppo con “Choke the Enemy”, continuata da “Paranoia” nel marzo 2024 e proseguita a maggio con “Teenage Queen”. I tre singoli sono prodotti da Veronal ed escono per Attitude Records,
Dopo l'esordio con il singolo Ultimadanza (feat. Punkreas), Pardo annuncia l'uscita del suo album d'esordio con un nuovo brano intitolato Tenacious D, fuori per Maninalto! Records venerdì 20 settembre 2024. La canzone sviluppa un rock 'n roll dalle tinte punk capace di suonare divertente e trascinante allo stesso tempo, con un ritornello che rischia di rimanere impresso istantaneamente nella testa di ogni ascoltatore.
Il titolo richiama la celeberrima band di Jack Black e Kyle Gass, insieme al suo epocale film del 2006, ma è anche un modo per convogliare un messaggio diretto e importante: la volontà di suonare per la gente. "La musica è di tutti, la musica è democratica", afferma Pardo. "Non bisogna nascondersi dietro a una categoria, né dover apparire come una personalità per avere successo perdendo l’obiettivo di far ascoltare la propria musica a tutte le persone".
Pardo, all’anagrafe José Andrés Tarifa Pardo, nasce a Mantova nel 1991 da padre boliviano e madre italiana, coltivando fin da piccolo la passione per la musica e il teatro, seguendo lezioni di canto con il Maestro Luca Pitteri e iniziando una fruttuosa collaborazione con il Teatro Magro di Mantova che lo porta a diventare socio e promotore. L’ascolto di artisti come Gaber, Battisti, De André, Petrolini, insieme a una innata passione per il rock e per il punk, indirizzano Pardo a lasciarsi influenzare nelle proprie scelte artistiche e nella scrittura dei brani. Nel 2021, sotto la guida del produttore artistico Giuseppe Fiori (Rezophonic), iniziano le registrazioni del primo album presso i BlapStudio (MI) con l’assistenza tecnica di Antonio Polidoro (Ministri, Selton, Manuel Agnelli, Fabri Fibra).
"Diluvio" è il nuovo singolo degli Adelaide in uscita il 20 Settembre 2024 per Kosmica Dischi, estratto dal loro prossimo album.
Il singolo funziona come un giuramento, una promessa fatta a se stessi: quella di imparare a vedere il bello anche nei momenti più bui, una sorta di mantra da ripetere e che vuole far intendere che non
serve coprirsi dalla pioggia per poter tornare a ridere.
L’intro ripetitiva e grezza fa da catalizzatore per una carica emotiva, un intenso crescendo distorto e tormentato dai forti richiami post-rock che si esaurisce in un arpeggio minimale ma denso. La voce entra soave, litania incalzante, e si unisce al lamento della chitarra: l'iniziale atmosfera cupa, con il suo suono aspro e increspato, si rompe completamente nel finale, esplodendo all'improvviso, proprio come un pianto, un acquazzone, un denso e scrosciante diluvio.
Adelaide
Gli Adelaide da Massa sono urla stonate, amarezza delicata e vecchie maglie da calcio: quattro ragazzi uniti dal bisogno di sfogare la
propria emotività e fortemente ispirati dalla corrente emo italiana ed internazionale.
Il gruppo è formato da Tiziano (chitarra), Giovanni (basso), Marco (batteria), Lorenzo (chitarra).
Ciò che ricercano è la forza della collettività, per reagire insieme al vuoto della provincia, ritrovarsi e tornare ad abbracciarsi e urlare.
Nel 2022 pubblicano in maniera indipendente l'omonimo Ep "Adelaide" composto da quattro brani.
Nell'estate del 2023 registrano "INSOMMA" disco di 8 brani che, dopo un anno di attesa, vedrà la luce il 18 Ottobre 2024 uscendo per l'etichetta romana Kosmica Dischi. Il progetto sarà anticipato da due singoli: "DILUVIO" il 20 settembre 2024 e "LUNE STORTE" il 4
Ottobre 2024.
Progetto registrato presso il Billygoat Mountain Studio a Canevara (MS), mixato e
Battle of Qadesh, nuovo singolo degli Ottone Pesante, unisce epica e avanguardia sotto le leggendarie trame di una cavalcata orchestrale, celebrando una pietra miliare della storia narrata da Lili Refrain.
Una marcia che dai primi fiati di tromba evoca un’atmosfera epica: Battle of Qadesh è un crescendo ostinato in cui gli strumenti si accavallano con l’ordine e la compostezza che si addice alle grandi orchestre.
Il trio di fiati più metal d’Italia (e non solo) ripercorre la battaglia di Qadesh, antica città ubicata nell’odierna Siria occidentale, dove ebbe luogo un momento virtuoso per l’umanità in quanto si celebra la prima firma di un trattato di pace. L’omonimo trattato fu siglato nel 1259 a.C. tra il re ittita Hattušili III e il faraone egizio Ramses II in seguito all’omonima battaglia avvenuta nel 1274 a.C. Ancora oggi, a più di due millenni di distanza, è considerato il più antico trattato di pace esistente.
Il brano è introdotto dal timbro identitario degli Ottone Pesante, ovvero i fiati, gonfiandosi inserendo suoni sia elettronici che analogici: un pad di tromboni fa da sfondo alimentando un clima di tensione, mentre il tema della tromba contribuisce a conferire un senso di grandiosità alla traccia. La batteria mantiene i giri del motore alti sfrecciando su piatti e rullante lasciando in primo piano i fiati.
A metà del brano, l’intensità si flette svuotando l’ambiente sonoro e preparando l’ingresso della voce di Lili Refrain, chitarrista, compositrice e performer in grado di arricchire ogni sua collaborazione senza limiti di genere dall’ambient minimale al blues, dal metal alla musica lirica.
La voce entra con toni taglienti e provocatori quasi a rievocare la violenza della memorabile battaglia egiziana. In questa fase gli strumenti si accartocciano su loro stessi simulando fendenti e colluttazioni di un’epoca che possiamo solo immaginare. Dopo una prima fase più sporca, la voce si pulisce riprendendo ritmiche leggendarie mentre l’arrangiamento ritrova ordine.
L’avanguardia degli Ottone Pesante si esprime culturalmente a 360 gradi: la composizione generale del brano dimostra un’alta conoscenza in fase di produzione e arrangiamento che rende Battle of Qadesh un brano metal sperimentale, ma anche una perfetta colonna sonora per una cinematografia epica e il video ufficiale diretto da Simon Gallo ne è la riprova.
Battle of Qadesh è il primo singolo estratto da Scrolls of War, nuovo album che si ispira ai cosidetti “Rotoli di guerra”. L’uscita del disco è attesa per il 18 ottobre 2024 per Aural Music e lo porteranno da subito live in un tour europeo di cui sono già previste 16 date.
Gli Ottone Pesante nascono nel 2014 come trio strumentale-sperimentale con la seguente formazione: trombone, tromba e batteria. Già dai primi lavori ne esce un suono inimitabile e molto originale caratterizzato da un uso massiccio e sempre maggiore dell’elettronica sui fiati e da una batteria altrettanto riconoscibile con forti radici piantate nel grindcore e nella ricerca ritmico / timbrica. Il risultato è un suono ricco e unico che sbriciola i confini di genere permettendo al trio di essere apprezzato sia tra gli amanti delle brass bands e del jazz, sia in ambito avant-garde, ma anche tra gli appassionati di metal e rock sperimentale. Da qui ne deriva un’intensa attività live che attraversa tutta Europa con partecipazioni di spicco ad importanti festival come il Fekete Zaj (HU, 2021), Brutal Assault (CZ, 2022) e Inferno (NOR, 2023). Gli Ottone Pesante hanno all'attivo 3 album in studio, 2 EP e uno Split. Si contano inoltre collaborazioni con Travis Ryan (Cattle Decapitation), Sara Bianchin (Messa) e Calibro 35.
"pMad è un tipo strano, non è per tutti, ovviamente, come tutta la musica, è una questione di opinioni!! 'I in Power' è stato un album del passato di pMad, composto da creazioni realizzate nel tempo che si sono unite in un album che ha ottenuto risultati incredibili. Ma mi piace sempre vedere cosa è possibile fare e, da fan dei New Order e simili, ho sempre ammirato il loro modo di creare una traccia e poi includere magari altri 3 remix o mix dello stesso brano nel singolo. A volte le tracce alternative erano persino migliori dell'originale!! Ho sperimentato un po' con i remix in 'Who Why Where What' e ora sono andato ancora oltre, con l'intero album remixato. Forse la gente penserà che le canzoni siano state distrutte o migliorate, si vive e si muore con la propria scelta!!"
pMad è il progetto musicale solista di Paul Dillon, originario di Portumna, Co. Galway, Irlanda. Si colloca nel genere Post-Punk, Gothic Indie Rock, con un sound influenzato da artisti come The The, The Cure, Killing Joke, Echo and the Bunnymen, Rammstein e Depeche Mode. La musica di pMad è una fusione eclettica di darkwave post-punk e indie rock con sfumature di trash metal.
Dal suo esordio nel 2021, pMad ha raggiunto traguardi significativi, scalando le classifiche indipendenti a livello globale. I suoi singoli hanno ottenuto ampio riconoscimento e sono stati trasmessi su numerose stazioni radio. Con l'uscita degli album 'Who Why Where What' (2022) e 'I in Power' (2024), pMad si è affermato come una forza emergente nella scena musicale. L'uscita di un intero album remixato con tutte le tracce di 'I in Power', intitolato 'Look At Me Now', rappresenta un nuovo capitolo di sperimentazione creativa. pMad continua a cercare nuove angolazioni e modi innovativi di creare musica, e sarà interessante vedere dove questa strada lo porterà.
Le canzoni di pMad abbracciano la natura imperfetta dell'esistenza, trasmettendo potenti messaggi di sopravvivenza personale e crescita. I temi trattati spaziano dall'introspezione a questioni globali come la crisi climatica, coinvolgendo gli ascoltatori con la loro energia e intensità emotiva. Attualmente, pMad sta registrando il suo terzo album, i cui singoli verranno rilasciati nel 2025, insieme a numerosi EP. C'è molto altro da aspettarsi dal futuro di pMad.
La band Lo-fi punk, formata da membri di Birth of Joy, Iron Jinn, Giant Tiger Hooch, Automatic Sam e Temple Fang, ha pubblicato il nuovo CD "JUR" con l'etichetta di qualità Soundshaarlemlikesvinyl.
"JUR" è un omaggio all'“ultimo uomo rimasto in piedi” nel circuito culturale di Amsterdam. Il suo blues café, Maloe Melo, rappresenta musica, libertà e un atteggiamento di ribellione contro tutto ciò che non va nel mondo di oggi.
Ispirato al momento, alle radio universitarie degli anni '80 e alla cultura punk hardcore DIY, "GOD 5: JUR" è stato scritto e registrato in 2 giorni su un registratore a cassette "TASCAM" a quattro tracce.
Il risultato è una raccolta di 9 brani che spaziano in ogni direzione, dal free jazz al noise punk psicotico e altri generi indefinibili.
In breve: GOD 5: JUR è un viaggio cosmico ed eclettico per persone affini. Dio è amore e JUR per sempre.
Il brano è estratto da 'Amour-propre', il loro nuovo EP in uscita l'11 ottobre 2024 per Nonomori.
Riguardo il brano, la band dichiara: «Corsica 81 era uno squat che per noi è stata casa per diversi anni. Ma non una casa intesa come rifugio ma come luogo da cui provare un assalto al cielo. Luogo di condivisione, di lotte e di confronto, attraversato da tante persone è stato laboratorio politico e sociale. Le mura della palazzina non ci sono più, sono state abbattute, ma le idee che risuonavano là dentro hanno continuato a farsi sentire negli spazi che il collettivo di Corsica ha provato a liberare successivamente. Lunga vita a Corsica 81. Lunga vita all'autogestione.»
BIOGRAFIA
Morgana è un gruppo post-punk/cold wave nato a Firenze nel 2019 ed è formato da quattro elementi, alcuni dei quali provenienti da realtà come Plankton, Donal Mortem, Destinazione Finale, Iena e Serpe. Dopo una demo del 2020, esordiscono nel 2022 con l’album ‘Contemporaneità’, pubblicato dall’australiana Low Ambition Records e della tedesca Contraszt Records. ‘Amour-propre’ (2024, Nonomori) è il nuovo EP della band.
Dopo un'estate passata in giro sui palchi, tra cui anche quello del Bay Fest, i Drum N' Jack tornano con un nuovo e accattivante brano: “Fai di me ciò che ti pare”. Disponibile dal 6 settembre su tutti i digital store.
“Fai di me ciò che ti pare” è un brano pop-punk con influenze elettroniche, quel poco che basta per rendere il pezzo catchy e indimenticabile. Una storia d'amore con una ragazza dal “Fascino immortale come Dorian Gray”, "Intramontabile come Mogol e Lucio Battisti" ma al tempo stesso “Intricata come la trama di un film di Scorsese”.
I Drum N' Jack hanno deciso di raccontare questo incontro da colpo di fulmine con diversi riferimenti alla cultura pop attuale e del passato. Il risultato è un brano dal sound coinvolgente e dal testo indimenticabile.
Non mancano anche riferimenti alla loro terra natale, la Toscana. Sono infatti citati il Ponte Vecchio di Firenze, le mura di Lucca, il carnevale di Viareggio e la torre pendente di Pisa, a cui viene paragonata la relazione:
"Questa storia è difettosa, pende sempre un po’ come la torre di Pisa, la sorreggerò con l’aiuto di un turista".
I Drum N' Jack con “Fai di me ciò che ti pare” sono pronti a conquistare il cuore dei loro ascoltatori come hanno fatto con il pubblico del Bay Fest 2024. L'estate è stata ricca di esperienze live ed è proprio sul palco che la band ha dimostrato il meglio di sé sapendo anche adattare grandi classici al loro stile.
Drum N’ Jack sono una band pop-punk lucchese che affonda le proprie radici nell’amicizia fraterna tra Riccardo (Drum) e Giacomo (Jack).
Cresciuti gomito a gomito sui banchi di scuola, giocando a calcio e ascoltando i blink-182, all’età di 14 anni prendono in mano i rispettivi strumenti e iniziano a condividere anche i loro progetti artistici, che si evolvono e cambiano veste nel corso del tempo.
Trascorso un lungo periodo di separazione dedicato alle rispettive vite private e professionali, nel 2022 si risvegliano dal letargo e fondano i Drum N’ Jack. Affiancati dal produttore, chitarrista e amico di vecchia data Simone Ferroni, la band rilascia in pochi mesi i primi singoli tra i quali spicca “Ricominciamo da noi”, brano simbolo della loro rinascita.
A settembre 2023 esce “Millennials”, un esplosivo e nostalgico tributo alla loro generazione, mentre in autunno è il turno della ballata folk-rock “Sembra Impossibile”, inedito con il quale i ragazzi lucchesi raggiungono la finale di Sanremo Rock & Trend 2023 al teatro Ariston.
Il 2024 si apre con “Lisa”, brano che racconta la storia di una giovane donna cresciuta in fretta tra molte difficoltà e che, come una fenice, rinasce dalle proprie ceneri. Nel frattempo, alla band si unisce ufficialmente anche Armando Marchetti al basso, già comunque parte del progetto in veste di graphic designer, videomaker e coautore di alcuni brani.
A maggio i Drum N’ Jack sono stati ospiti di Rai Radio 2 nella trasmissione “Sogni di Gloria”, mentre in agosto hanno aperto il concerto degli Alkaline Trio al Bay Fest a Rimini. Il 6 settembre pubblicano il nuovo brano "Fai di me ciò che ti pare".
“Meant” è il primo EP ufficiale dei Meant in uscita il 13 Settembre 2024 per Kosmica Dischi.
Con questo progetto i Meant si raccontano e lo fanno con un mix alternato ben calibrato di brani più aperti e cantabili, e brani fitti, densi
che ruotano attorno a stati d’animo ben precisi:
disorientamento individuale e desiderio di appartenenza. Una stonatura interpersonale che è da sempre esperienza individuale e
universale allo stesso tempo, raramente esperita collettivamente. Comune è forse il rito per esorcizzarla: ricordare insieme che, dopotutto, ci si appertiene solo nello spazio dell’alterità e nello sforzo della cura.
L’Ep si apre con il singolo estratto “Fuoriposto” summa concettuale dello stesso: brano dalle tinte emo-punk aggressivo ma malinconico, disilluso ma che nasconde ancora un briciolo di speranza di appartenere, forse idealizzata. Si prosegue sulla falsa riga con
“Distanze” ma questa volta la ritmica è più serrata e incalzante mentre il testo &sembrerebbe aprire verso una relazione con l’esterno rappresentato dalla persona amata.
Segue poi “Fermo”, pezzo più introspettivo e dalle atmosfere cupe. Una lunga intro di chitarra apre a uno scenario desolato: è il cuore di chi parla che , dopo lo sfogo di
Fuoriposto, fa i conti con se stesso e ammette la sua passività. Il brano è un crescendo struggente, un canto funereo a cui, a partire dall’arpeggio di chitarra, si uniscono piano gli
altri strumenti che portano ad un crescendo solenne, lento e distorto prima di esplodere con “Immagine”, brano di chiusura dell’EP, incessante grido hardcore punk imbevuto dell’emo più penetrante, un’ultima fredda presa di coscienza: siamo un “fermo immagine
di una vita sopravvissuta”.
Meant
I Meant (ˈmɛnt) sono Alessandro (basso), Andrea (voce) Elia (chitarra), Massimiliano (chitar66ra) e Simone (batteria), già attivi in altri progetti legati alla musica suonata (FullHc, Stegosauro, Attempts).
Qui ci sono chitarre grezze e speranze perse; voci melodiche, malinconiche a metà tra’ l’emo-core e post-hardcore cantato in Italiano. Poi ci sono anche:
una sala prove di provincia sotto una chiesa, il bar “Sakura”, una batteria in prestito e un poster degli Alexisonfire. Come se fosse il 2009 ma è il 2024. Nel 2024 registrano un Ep di quattro tracce tra Fonte (TV), Bassano (VI), Vicenza e Padova,
da Matteo (Cordial Massacre) per le rec di batteria, Federico (Amalia Bloom) per le chitarre e il mix, Maurizio ‘Icio’ (La Distilleria) per il master, e con l’aiuto di Davide, Elena e Sofia per i cori. L’uscita del primo singolo ufficiale “Fuoriposto”, il 26 Luglio 2024, è il preludio all’uscita dell’EP “Meant” prevista per il 13 Settembre 2024.