giovedì 21 agosto 2025

LOS FASTIDIOS – "Sometimes Good Girls Don’t Wear White" fuori il nuovo video


I Los Fastidios tornano con un nuovo video DIY per il brano “Sometimes Good Girls Don’t Wear White”, tratto dal loro ultimo album Lovesteady, pubblicato su Kob Records.

Il video, girato tra due luoghi simbolo della scena punk e alternativa berlinese – il negozio di dischi CoreTex e il club Wild At Heart – racchiude perfettamente lo spirito diretto e genuino della band veronese, da sempre punto di riferimento internazionale per il movimento street punk e ska-core.

Con il solito mix di energia positiva, impegno sociale e amore per la musica, i Los Fastidios confermano ancora una volta la loro capacità di portare avanti un messaggio universale di unità, resistenza e passione.

Il nuovo disco Lovesteady, disponibile su Kob Records, rappresenta un’ulteriore tappa di un percorso che continua a unire melodie contagiose, cori da urlare insieme e testi che fanno riflettere, senza mai perdere la forza comunicativa che ha reso la band un’icona.






domenica 17 agosto 2025

Fatamish - "Spleen" il punk-metal dell'Alto Adige prende forma in un album feroce e multilingue


Dalle montagne di confine tra Italia e Austria arriva Spleen, il primo album full-length dei Fatamish, band altoatesina nata nel 2018 dalle ceneri di vari progetti punk hardcore attivi tra il Trentino-Alto Adige e l’Austria nei primi anni 2000 (Not Bound by Convention, For Daily Use, The Witch, e altri). Un nome, Fatámish, che già racconta tanto: in dialetto pusterese significa “testardo”, un’etichetta che la band indossa con orgoglio, tanto da farne manifesto di resistenza culturale, musicale e linguistica.

La loro sala prove è a Brunico, a pochi chilometri dal confine austriaco, e la formazione è quanto di più “meticcio” possa nascere in un contesto complesso come quello dell’Alto Adige: cinque membri, due italofoni e tre germanofoni, un mix che si riflette naturalmente nella musica e nei testi.


Difficile inquadrare con precisione lo stile dei Fatamish. La base è skate punk e hardcore melodico, ma affiorano senza paura influenze metal – a volte thrash, a volte metalcore – sostenute dalla voce abrasiva di Sebi, frontman dal timbro feroce e istintivo. In contrasto, le linee vocali di Alvaro aggiungono uno strato melodico, creando un dinamismo che diventa cifra stilistica. Il risultato? Una miscela esplosiva che la band stessa definisce hardcore punk/metal.

Il nuovo album, Spleen, si compone di 9 tracce, scritte in italiano, tedesco e inglese. Il titolo è un omaggio alle poesie di Baudelaire e al concetto di spleen come malessere esistenziale, quello stesso malessere che oggi – tra guerre, crisi climatica e deriva autoritaria – ci accompagna come un’ombra silenziosa. L’album diventa quindi specchio di una generazione disillusa, che trova nella musica l’unico antidoto all’apatia e alla paura del futuro.

Tra i brani più significativi:

“Scelte”, una dedica dolente a un amico caduto nel vortice della droga.

“Il grande inganno”, che riflette sul senso della vita e sulle illusioni che la accompagnano.

“berühmt? Du et!”, feroce critica all’industria musicale e a chi sfrutta le band indipendenti, soprattutto in Germania.

“Identity crisis”, brano manifesto per tutta la band: fare musica non è più un hobby da ragazzi, ma un’esigenza vitale, l’unico rifugio dall’inquietudine e dallo scorrere del tempo.

Anche se Spleen è tecnicamente il loro primo album, i Fatamish non sono certo alle prime armi. Alle spalle hanno due EP autoprodotti: Care (2019) e Ophiocordyceps unilateralis (2021), oltre al recente singolo Antikarma del 2024. Con questo disco, però, il progetto prende finalmente una forma più compiuta e ambiziosa.

La band è composta da:

Sebi – voce

Alvaro – chitarra e voce

Schmidi – chitarra e voce

Potze – basso e voce

Simon – batteria


Spleen è un lavoro intenso, viscerale e intelligente, che non ha paura di sporcarsi le mani con tematiche scomode e di mescolare lingue, generi e influenze. I Fatamish portano avanti una visione musicale radicata nel territorio ma capace di parlare (e urlare) a un pubblico molto più ampio. Un disco per chi cerca qualcosa di più del semplice pogo.



venerdì 15 agosto 2025

TALIA CAVASU PUBBLICANO “SCUSAMI UN CAZZO”


Il 15 agosto segna una data da cerchiare in rosso per tutti gli amanti del punk: i Talia Cavasu pubblicano “Scusami un cazzo”, un brano esplosivo e frizzante che mescola energia e leggerezza.
Con sonorità allegre e un ritornello che resta in testa, la band esprime in musica un sentimento tanto diretto quanto liberatorio: dopo aver chiesto scusa troppe volte, arriva il momento di dire basta… e di farlo senza mezzi termini.

Nati appena un anno fa con l’obiettivo di portare la loro idea di musica e punk ovunque ci siano orecchie pronte ad ascoltare, i Talia Cavasu sono la dimostrazione che l’attitudine conta più dell’età della band. “Scusami un cazzo” è una dichiarazione di indipendenza emotiva, un invito a non piegarsi sempre e comunque, il tutto confezionato con il sorriso sfrontato tipico del pop punk.




Ascolta “Scusami un cazzo”




giovedì 14 agosto 2025

MEGG conclude il trionfale set al Vans Warped Tour di Long Beach con il nuovo video “IDC”




Reduce dall’estate più surreale della sua carriera, l’artista alternative punk di Los Angeles MEGG chiude la sua corsa al Vans Warped Tour con l’uscita del videoclip del suo ultimo singolo, “IDC”.

Girato con un budget ridottissimo e tempi strettissimi, il video cattura l’energia ribelle del brano in un turbine di nostalgia e caos.

«Abbiamo realizzato questo videoclip praticamente senza tempo né budget, e il risultato è una corsa frenetica, nostalgica e caotica» racconta MEGG. «È stato uno sforzo di squadra guidato da Rio Noir—un talento pazzesco. È davvero divertente da guardare e penso si percepisca quanto ci siamo divertiti a girarlo».

Co-scritto da Brian Wight, Sophie Shredz e MEGG, e prodotto da Wight e Rob Nagelhout, “IDC” è un inno graffiante e incisivo—un mix tra l’attitudine sfrontata di Joan Jett e la grinta dei primi Green Day. Mixato da Nagelhout e masterizzato dal vincitore di un Grammy John Greenham (Billie Eilish, FINNEAS), il ritornello del singolo sembra sfidarti a non urlarlo a squarciagola.

L’uscita del video arriva proprio mentre MEGG conclude un’indimenticabile esperienza al Warped Tour.

«Salire sul palco con i miei migliori amici al Warped Tour quest’anno è stata l’esperienza più incredibile della mia vita» riflette MEGG. «Io e la mia band siamo cresciuti andando a questo festival da ragazzini… suonare la nostra musica davanti a migliaia di persone, probabilmente come l’atto più piccolo in scaletta… sono ancora senza parole. Grazie Kevin Lyman e Warped Tour! Dire che sono grata è dire poco».




Diplomata al primo programma di Popular Music Performance della USC, MEGG si è costruita una reputazione grazie alla scrittura di brani che superano i confini di genere, a una voce potente e a uno spirito DIY instancabile. Ha condiviso il palco con KISS, The Used e altre icone del rock, ha calcato palchi leggendari di Los Angeles come il Saint Rocke e ha cantato l’inno nazionale per i Dodgers, LA Galaxy e LA Sparks.

Oggi, divisa tra Nashville e le sue radici californiane, MEGG cavalca l’onda di “IDC” verso l’uscita del suo prossimo EP, atteso per questo autunno. Con ancora la sabbia nelle Vans e il dito medio alzato, è pronta a continuare a regalare ai fan gli inni grezzi e senza filtri che amano.




Guarda il video di “IDC”: https://www.youtube.com/watch?v=gOa9H5KdFAQ

Ascolta “IDC”: https://ffm.to/idcmegg



martedì 12 agosto 2025

James Merendino lancia il crowdfunding di "ONLY POSERS DIE: WHY SLC PUNK LIVES ON" per raccontare l’eredità di SLC Punk


James Merendino
, regista e sceneggiatore del cult movie del 1998 SLC Punk, ha lanciato una campagna di crowdfunding per realizzare il suo nuovo progetto: ONLY POSERS DIE: WHY SLC PUNK LIVES ON, un documentario che esplorerà l’eredità culturale e il culto che circondano il film, a oltre 25 anni dalla sua uscita.

Mi interessa capire come questo piccolo film sia diventato un cult,” racconta Merendino. “Voglio parlare con i fan.”


SLC Punk seguiva le vicende di Stevo (Matthew Lillard) e Heroin Bob (Michael A. Goorjian) nella Salt Lake City dei primi anni ’80, tra scontri culturali e l’energia anarchica della scena punk locale. Uscito come piccola produzione indipendente, è diventato negli anni un vero e proprio manifesto per outsider e ribelli di ogni generazione. Nel 2016 Merendino aveva già ripreso in mano la storia con Punk’s Dead: SLC Punk 2, ampliandola per parlare a una nuova generazione.


ONLY POSERS DIE non sarà un semplice “making of”: unisce interviste a cast, troupe, critici e soprattutto fan, per capire perché il film continui a risuonare ancora oggi. Oltre a raccontare la forza dell’etica punk, il progetto metterà SLC Punk in dialogo con altri cult degli anni ’90 come Clerks e Donnie Darko, esplorando il ruolo che queste opere hanno avuto nel plasmare l’identità delle sottoculture.

Le prime riprese si terranno a Salt Lake City con interviste ai veri punk che hanno ispirato i personaggi del film, amici e familiari di Merendino, e momenti live come la proiezione con Q&A del 17 agosto e la serata trivia del 19 agosto presso il Proper Brewing Co..

L’obiettivo è raccogliere 60.000 dollari — con quasi 12.000 già promessi da 156 sostenitori — offrendo ricompense che vanno dal proprio nome nei titoli di coda (10$) a copie digitali del film, foto e tatuaggi inclusi nella pellicola, DVD autografati, fino a ruoli come Associate Producer o sponsor di apertura.

Merendino descrive il progetto come “una lettera d’amore alla comunità punk”, un modo per conservare storie, musica e spirito di un’epoca, ma anche per raccontare come quella stessa attitudine continui a vivere oggi.

Eventi al Proper Brewing Co. – Salt Lake City

Domenica 17 agosto, ore 19.00 – Q&A con James Merendino + proiezione (ore 20.00)

Martedì 19 agosto, ore 17.30 – Meet & Greet + Trivia Night (ore 19.30)

Link alla campagna: Crowdfundr.com/42X7Qa
Instagram di James Merendino

giovedì 7 agosto 2025

SKEETCH: “Born 2 Late” è il nuovo singolo che anticipa l’album Sunny Side of Shitty Town in uscita il 22 Agosto


Dalla Germania con rumore: gli Skeetch, skate punk band di Leipzig, pubblicano il loro nuovo singolo Born 2 Late il 18 luglio per Punkerton Records, anticipando il debutto sulla lunga distanza Sunny Side of Shitty Town, in uscita il 22 agosto.


Il brano è un’ode a tutto ciò che il punk rock ha rappresentato per loro – e per molti altri: un inno generazionale per chi si è sentito “nato troppo tardi”, per chi ha vissuto i gloriosi anni ‘90 solo attraverso bootleg, compilation e reunion tour.

> “Born 2 Late è la nostra lettera d’amore al punk rock” – racconta il cantante Max Schlegel – “È la storia di una generazione cresciuta idolatrando band che non ha mai visto dal vivo nel loro periodo migliore. Ma è anche un messaggio: non sei mai troppo tardi, né troppo vecchio, per il punk.”



Musicalmente, il pezzo è un mix energico e incalzante, pieno di riferimenti e omaggi ai classici del genere, ma con un’attitudine fresca e consapevole. Una vera bomba per fan di Pennywise, Millencolin, Bad Religion e compagnia urlante.

Sunny Side of Shitty Town: un’esplosione di punk, memoria e rabbia lucida

L’album in arrivo promette di essere un viaggio ad alta velocità tra disillusione, sarcasmo e grinta punk, diviso in undici tracce che raccontano la vita in una “shitty town” con lo sguardo sempre rivolto al lato soleggiato delle cose.

Dalle riflessioni generazionali di Born 2 Late, alla critica sociale di Hello Mr. Officer, passando per la crudezza emotiva di Spicy Memories, l’album mescola riff veloci, ritornelli da urlare e una scrittura affilata come una lametta.

Il disco sarà pubblicato su vinile 12" da 140 grammi, in edizione limitata e colorata, in collaborazione con Punk Rock Radar e Cat's Claw Records. La prevendita è già attiva su Punkerton Records.


Chi sono gli SKEETCH?

Nati nei primi anni 2000 sotto l’influenza della colonna sonora di Tony Hawk's Pro Skater, gli Skeetch sono cresciuti a suon di skate punk e hardcore melodico. La band si è formata ufficialmente alla fine del 2021 e ha già collezionato tre EP e tour in tutta Europa.

Il loro suono è diretto, viscerale e pieno di energia – un perfetto equilibrio tra omaggio ai maestri del passato e voglia di spaccare tutto nel presente.




mercoledì 6 agosto 2025

"La Gabbia" il nuovo disco dei Freigeist


Annunciato già nei primi mesi del 2024, La Gabbia segna il ritorno dei Freigeist, storica band fiorentina, con un nuovo album che porta con sé tutta l’energia, la rabbia e la consapevolezza maturate in oltre trent’anni di storia. La pubblicazione è avvenuta lo scorso 1° maggio, scelta simbolica e mai casuale, e rappresenta la prima collaborazione del gruppo con R.O.D. Records, etichetta indipendente italiana che si sta affermando sempre di più come cassa di risonanza per artisti della scena underground nazionale.


Anticipato dall’omonimo singolo – di cui è disponibile anche il videoclip ufficiale su YouTube (guardalo qui) – La Gabbia è un album che si lascia scoprire gradualmente, con una costruzione sonora che non cerca il colpo di teatro immediato, ma conquista traccia dopo traccia. È un disco che ti chiede di ascoltare fino in fondo, e lo fa con intelligenza: ti prende per mano e poi ti travolge.




L’incipit sembra quasi voler mettere alla prova l’ascoltatore, come a dire: “aspetta, c’è di più”. E infatti, quando arriva "Fai come vuoi", non si può restare indifferenti: il finale, con un basso che diventa protagonista assoluto, è da manuale. Ma è con "Miraggio" che il disco trova la sua dimensione più ispirata: è qui che il suono si apre, prende forma e restituisce tutta l’intuizione compositiva dei Freigeist. La successiva "Rispetto" è un altro punto fermo dell’album, manifesto diretto e coinvolgente di un’identità che non vuole e non può passare inosservata.

Il suono è grezzo, potente, trascinante, solo a tratti cupo, ma sempre vivido e vibrante. C’è un equilibrio sorprendente tra la forza degli strumenti e la voce, mai prevaricata ma anzi incorniciata da una strumentazione che sembra avere un’anima propria. Il risultato è un magnetismo sonoro raro da trovare nel genere, capace di evocare emozioni viscerali senza mai scadere nell’autocompiacimento.

Bio:

Il progetto nasce tra il 1989 e il 1990, in piena ondata di occupazioni studentesche del movimento della "Pantera". Firenze è il loro territorio. Dopo anni intensi tra manifestazioni e concorsi (Sinistro Rock, Rock Contest), la band attraversa un periodo turbolento che dal 1994 al 1997 porterà a numerosi cambi di formazione e, infine, a uno stop. Solo nel 2012 il gruppo torna in vita grazie alla volontà dei fondatori Pino (basso) e Stefano (chitarra/voce), che insieme al batterista Adrian Lemasson riaccendono la miccia.

La Gabbia è quindi più di un disco: è un ritorno, una presa di posizione, una dichiarazione d’esistenza. È la dimostrazione che il fuoco punk non si spegne, ma si trasforma e trova nuove vie per bruciare.

martedì 5 agosto 2025

8 Agosto THE RUBBER ROOM, JUDA'S KISS E CORE MATO: LA FESTA ESPLODE!

Via Murata, 49, 28844 Villadossola VB, Italia

Dalle 21 sul main stage, un evento che promette di lasciare il segno. Tre band, tre stili diversi, un’unica serata all’insegna dell’energia, della musica dal vivo e di quel caos organizzato che solo certi palchi sanno regalare.

THE RUBBER ROOM – Direttamente dalla linea immaginaria che unisce Milano e Como, tornano The Rubber Room, pronti a scatenare il pubblico con il loro punk rock ruvido, incalzante e senza fronzoli. Attivi dal maggio 2018, hanno costruito negli anni una reputazione solida grazie a un’attitudine live che non lascia tregua.
Il nuovo EP, Tutto fuori controllo, uscito nell’aprile 2025 per Ammonia Records, ha confermato la loro crescita, portando in dote anche una collaborazione esplosiva con i Punkreas nel singolo Scheletri.
Hanno diviso il palco con Derozer, Rfc, Viboras, Bambole di Pezza e molti altri, portando la loro musica in lungo e in largo per la penisola.

JUDA'S KISS – Si accendono i riflettori su un ritorno clamoroso: dopo 20 anni i Juda's Kiss rimettono piede sul palco della Lucciola in una tappa del provocatorio "Sto caxxo di 2025 tour".
La storica ska-punk band, infarcita di influenze street punk e militante come poche, si è recentemente rimessa in moto, dividendo la scena con leggende del calibro di Arpioni e Banda Bassotti, calcando i palchi di festival iconici come la Festa di Radio Onda d'Urto.
Un ritorno che sa di rivincita, memoria e voglia di spaccare tutto.

CORE MATO – Dalle 23:30 sul PianoB stage, la serata si trasforma in un delirio danzante grazie ai Core Mato: due bassi, cassa dritta e voci pasticciate per una miscela travolgente di indie rock, dance e post-punk.
Un suono che pesta, trascina e costringe il corpo a muoversi, che si tratti di pogo o di ondeggiamenti liberatori sotto il cielo d’agosto.


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Ingresso gratuito, bar e ristorante attivi tutta la sera, e per chi volesse cambiare ritmo: area balera estiva con musica da liscio.
Un evento che è una festa vera: popolare, trasversale e travolgente.

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lunedì 4 agosto 2025

A Settembre la prima uscita di Karma Field Records: il ritorno degli Anarcotici con "Io credo alle Fate"


A quindici anni dalla loro ultima pubblicazione, gli Anarcotici rompono il silenzio con una riedizione che non è semplice nostalgia, ma un vero e proprio gesto di rinascita. Io credo alle Fate, in uscita il 23 settembre 2025 per Karma Field Records, è la nuova versione rimasterizzata e riordinata del loro ultimo e più ambizioso album, Io non credo alle Fate (2010). Cambia il titolo, cambia la prospettiva, ma resta intatta quella fame di verità e intensità emotiva che ha reso la band una voce imprescindibile della scena alternativa italiana.

La nuova edizione, curata da Tommaso Mantelli presso il Lesder Studio, porta nuova linfa vitale a un disco già denso e stratificato. Il lavoro sulla resa sonora restituisce profondità e dettaglio senza sacrificare il graffio originale, mentre la tracklist riorganizzata e il nuovo artwork completano una riflessione visiva e narrativa che suona come un atto di fede nell’arte e nella memoria.

Nati nei primi anni Duemila, gli Anarcotici sono sempre stati fuori dal coro: punk nell’attitudine, post-rock nell’ampiezza delle strutture, urbani e viscerali nella scrittura. Hanno attraversato con coerenza oltre un decennio di musica indipendente, lasciando una traccia incancellabile fatta di concerti sudati, parole che bruciano e dischi che non fanno sconti.

Tre gli album all’attivo: Resistenza (2001), manifesto militante e diretto; Iride (2006), il loro lavoro più riflessivo; e infine Io non credo alle Fate, pubblicato nel 2010 e da molti considerato il loro capolavoro, ora pronto a rinascere sotto una nuova luce.

Con Paolo (voce, chitarre), Ricky (chitarre) e Davide (batteria) alla guida, e con le collaborazioni storiche di Simone e Max, gli Anarcotici hanno calcato decine di palchi in Italia e all’estero, sempre con un’energia feroce e senza compromessi. La loro eredità non sta solo nei dischi, ma nell’approccio totale e onesto alla musica, come se ogni brano fosse una presa di posizione, una scelta di campo.

Io credo alle Fate sarà disponibile su tutte le piattaforme streaming dal 23 settembre 2025. Una riapertura dei cassetti della memoria, sì, ma anche un invito ad ascoltare — o riascoltare — una delle band più lucide e coraggiose dell’underground italiano. Perché le fate, forse, esistono. E suonano ancora.

Preordina l'album 
karmafieldrecords@gmail.com

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Email: karmafieldrecords@gmail.com