La webzine di All You Need Is Punk, qui verranno pubblicati articoli con news, uscite discografiche e molto altro!
Hai qualcosa da pubblicare?
Mandaci le tue news a aynip.official@gmail.com
Seconda prova in studio per la band napoletana, ormai un power trio da un anno, sempre meno garage e sempre più hardcore. Canzoni urlate in faccia, ritmi tribali, distorsioni… Ogni canzone è concepita come un pretesto per pogare. I Megan Is Missing incarnano il filone punk di band dalla dimensione autodistruttiva sempre al limite della sua stessa esistenza, immolati al credo secondo cui “ogni concerto è come se fosse l’ultimo”.
I Megan Is Missing sono un quartetto punk/hardcore nato a Napoli nel 2021. Il loro nome è ispirato all'omonimo film di Michael Goi, che affronta temi come il disagio adolescenziale, il bullismo, gli abusi familiari e i pericoli delle relazioni online. Nel 2023 hanno pubblicato il loro EP d’esordio, ‘First Cuts’, per Controcanti Produzioni.
È uscito il nuovo attesissimo album dei Guacamaya, dal titolo “Come Bussole Senza Rotta”. Un lavoro maturo, intenso, libero da definizioni di genere, che porta avanti con coerenza e passione il percorso iniziato oltre vent’anni fa dalla band tra combat rock e punk rock, nata dalle ceneri dei Fuckoceri nella zona di Novara.
"Come Bussole Senza Rotta" rappresenta l’evoluzione naturale del suono e della visione dei Guacamaya: un album che non si limita a suonare ma che vive e fa vivere. La band torna a un approccio più introspettivo, già esplorato in Clessidra Senza Sabbia, ma con una nuova veste sonora, più "californiana", lontana dalle ruvidezze garage e vicina a un’impronta melodica, a tratti folk e cantautorale, senza mai abbandonare l’energia del punk e la forza espressiva dell’hardcore.
Ad arricchire il disco ci sono anche importanti collaborazioni, che aggiungono profondità e suggestione ai brani. In L’Aquilone #2, la voce narrante di Daniele Coccia de Il Muro del Canto guida l’ascoltatore in un viaggio toccante e poetico. In Avviso ai Naviganti, reinterpretazione del brano della Banda Bassotti dedicato a Sigaro, la voce di Marino Severini dei Gang dà nuova luce a parole che da sempre sono manifesto di resistenza e memoria. In Via Umbria emerge tutta la potenza vocale di Path, mentre in Atarassofobia è l'estro di Dj Myke a lasciare il segno, con scratch e incursioni sonore che aprono la strada a nuove contaminazioni.
Due omaggi profondi e sentiti completano il quadro: Fiaba degli Skruigners e Avviso ai Naviganti vengono rivestiti di nuove atmosfere, che mettono in risalto la bellezza e la forza delle parole, capaci di colpire il cuore di chi ascolta.
Il disco è stato registrato al Musik Factory di Magenta da Fabio Console, mentre mix e mastering sono stati curati da Antonio Nevone presso il Duff Rec Studio di Cosenza. La parte grafica è firmata Motorcity Graphics, che ha saputo interpretare visivamente l’anima del progetto.
Il singolo Io Non Suono Per Te, uscito nelle scorse settimane, ha fatto da apripista all’album, sintetizzando lo spirito di questo nuovo capitolo: autentico, diretto, urgente.
Dopo un percorso ricco di tappe fondamentali – da Un Altro Mondo a Fino all’Ultimo Bandito, passando per Il Sangue e la Polvere, il celebrativo Come un Pugno nello Stomaco e il più recente Clessidra Senza Sabbia – i Guacamaya dimostrano ancora una volta di essere una delle voci più sincere e radicali della scena indipendente italiana.
“Come Bussole Senza Rotta” è un disco da ascoltare tutto d’un fiato, con le orecchie, con la testa e con il cuore.
GUACAMAYA - Biografia
Il progetto Guacamaya prende forma nel 2003 dalle ceneri dei Fuckoceri - gruppo anarcopunk della zona di Novara - e primo progetto della coppia Reb-Elena.
Dopo continui cambi di formazione nel 2005 la band inizia a girare nei locali occupati della zona e a comporre le prime canzoni, ma la svolta avviene in concomitanza con l'uscita di UN ALTRO MONDO - cd autoprodotto in collaborazione con il Collettivo Rossomagenta e distribuito da KOB records e SIEMPRE CONTRA records ed il tour di presentazione dove la band spara canzoni in ogni parte del nord e centro italia, in svizzera e Germania dividendo la barricata insieme a band come Gang, Malavida, Atarassia Grop, Los Fastidios, Blisterhead, Cisco, Modena City Ramblers, Duff, Linea, Rappresaglia, Gavroche, DCP, La ghenga del fil di ferro...e partecipa a diverse compilation.
Nel 2009 e praticamente "on the road" registrano e si producono FINO ALL'ULTIMO BANDITO che solca il passo definitivo della band verso un suono di militanza e di riflessione tanto vicino al folk rock ma sparato con la rabbia e la brutalità tipica dello street punk.
Al Meeting delle Etichette Indipendenti (MEI) di Faenza il 28 novembre 2010 ricevono il "RICONOSCIMENTO ALL'IMPEGNO SOCIALE 2010" da PUNKADEKA, premio che in passato era toccato a Banda Bassotti, Los Fastidios, Atarassia grop, Malavida e Linea.
Dopo un anno on the road con un tour italiano ed europeo a maggio 2011 entrano in studio e dopo sei mesi di lavoro sfornano "IL SANGUE E LA POLVERE". Il cd esce coprodotto da RUSTY KNIFE rec./KNOW YOUR RIGHTS rec/LANTERNA PIRATA DIY/TOSCANA PUNK ROCK/ROCK OUT FASCISM. Esaurito in poche settimane ed accolto in maniera entusiasta da fans e addetti ai lavori, il cd viene ristampato nei primi mesi del 2012 dalla ONE STEP RECORDS e distributo anche nei negozi in Italia da VENUS ITALIA/MANINALTO! (digitale) e con l'aiuto della KOB RECORDS, in Francia da RUSTY KNIFE REC. e in Spagna con l'aiuto di REDSTAR 77.
Il 2013 è l'anno del decennale e registrano presso l'INDIEBOX MUSIC HALL di Brescia il loro cd celebrativo dal titolo "COME UN PUGNO NELLO STOMACO" contenente tracce inedite e alcune rarità. Il cd prodotto in serie limitata DIGIPACK da 500 copie viene prodotto dal binomio KOB RECORDS/RUSTY KNIFE RECORDS con la preziosa collaborazione di Rock Out Fascism.Parte subito il tour che li vede nuovamente muoversi su e giù per tutta la penisola.A Settembre 2013 la band si sgancia dalla KOB RECORDS e ReB fonda una sua etichetta indipendente chiamata OUT OF CONTROL Produzioni in cui ovviamente i Guacamaya entrano di diritto.
Da questo momento però inizia una serie di tira e molla con vari componenti della band che porteranno poi ad un periodo di inattvità.In questo periodo trovano comunque il tempo di registrare "WITHOUT PEOPLE WE'RE NOTHING" sotto la guida di Giulio (5MDR) che contiene l'intera scaletta live dei Guacamaya registrata in studio e con uno o più guest di band amiche in ogni traccia. Il cd finanzierà la costruzione di una scuola primaria intitolata a Vittorio Arrigoni a Gaza.
Dopo mesi di silenzio e inattività dovuto in gran parte all'impegno di Reb con OUT OF CONTROL tornano nel 2023 con un nuovo album CLESSIDRA SENZA SABBIA e con una nuova formazione.
L'album segna una nuova maturità nella scrittura della band , che proseguirà con il nuovo album IO NON SUONO PER TE che vedrà la luce ad aprile 2025.
Eparina: principio attivo anticoagulante, in grado di rallentare o interrompere
il processo di coagulazione del sangue.
Eparina nasce da un testo scritto diversi anni fa, poi ripreso e rigenerato,
racconta molto di quanto non vada mai cestinato nulla ma conservato.
Eparina dice semplicemente di essere voi stessi, Veri.
Eparina viene presentata con un videoclip ufficiale pubblicato il 04 Aprile 2025 ed è la terza traccia di un EP di puro punk rock cantato in italiano, disponibile in formato vinile e su tutte le principali piattaforme digitali.
Registrato, mixato e prodotto da Fabio Intraina al “Trai Studio” nel 2024.
Jerry Moovers, Cuore attitudine e Punk Rock da Bergamo.
La band nasce nel 2011 con il primo disco “Nel Bene o nel Male”, nel 2013 pubblicano il secondo album “A Cresta Alta” e nel 2015 esce “Maschere & Illusioni”. Dopo un rapido cambio di formazione, nel 2018 la band torna in studio per pubblicare un nuovo EP: “I Funerali”.
Con più di 200 date nell’underground italiano ed un’ottima esperienza live la
band registra il nuovo EP “28% VOL.” in uscita nei primi mesi del 2025.
I Jerry Moovers propongono un punk rock diretto e veloce, con testi in italiano, mai banali, trattando tematiche di vissuto ed emozioni personali.
FMS, LOTDC e Taverna Tortuga sono orgogliosi di presentare “PUNK IN VALLEY #6“, l’appuntamento studiato per tutt* gli/le appassionat* del punk e dell’underground in tutte le sue sfaccettature. Dalle band di fama nazionale a quelle emergenti e alle prime esperienze insieme sul palco della Taverna Tortuga con la stessa attitudine. Con il sesto capitolo, che andrà di scena la sera di Sabato 26 aprile sul palco della Taverna Tortuga in fraz. Vernetto 18q a Chianocco, il Punk in Valley alza decisamente il tiro, proponendo due band dagli UK! Direttamente da Dundee (Scozia) gli THE EDDIES, e dal West Yorkshire (Inghilterra) gli HOSPITALFOOD incredibilmente a Chianocco per un mini tour in Italia di quattro date nate dalla collaborazione di più realtà indipendenti in pieno stile Do It Yourself. Sono due band con uno spirito decisamente Street, che sfocia comprensibilmente nel Punk OI e Hard Core, maturato con una grande attività live. Inutile dire che questa è un’occasione imperdibile e unica per vedere due band di questo tipo in un paesino della Valle di Susa, sovvertendo lo stereotipo della provincia noiosa e stantia. Quindi non vi resta che accorrere numerosi alla Taverna Tortuga, per assistere gratuitamente ad un concerto che difficilmente riproponibile in altri contesti valligiani.
THE EDDIES bio:
Con una storia che inizia nel 1996, The Eddies sono veterani navigati della scena punk scozzese e britannica in generale. La band ha suonato innumerevoli concerti nel corso degli anni a supporto di una varietà di artisti leggendari come Angelic Upstarts, Cockney Rejects, Dickies, Ruts dc, Sham 69 e UK Subs, solo per citarne alcuni, e si è esibita in alcuni dei festival punk più noti del Regno Unito come Rebellion e Nice ‘n Sleazy, oltre ad aver recentemente fatto un paio di tour in Europa in Italia.Negli ultimi anni la band si è costruita una reputazione crescente per la propria interpretazione dello streetpunk ad alto numero di ottani, ricco di riff incisivi e ritornelli spettacolari, e sono proprio queste canzoni, che hanno costituito la spina dorsale del loro set in quel, che ora si fondono nel loro nuovo mini album, "Unfinished Business". Il singolo principale, "the rage", ha ricevuto recensioni entusiastiche e ha dato un assaggio di ciò che sarebbe successo in seguito, con la band che si è scatenata in 9 tracce di inarrestabile energia e passione, tra le quali i due singoli più rappresentativi : "Control" e "Liar". Con "Unfinished Business" in circolo, il 2025 vedrà la band lavorare su nuovo materiale, oltre a suonare alcune date live selezionate e un ritorno in Italia. "Unfinished Business" è stato pubblicato inizialmente in cd nel febbraio del '25, seguito da un vinile.
HOSPITAL FOOD bio:
Gli Hospital Food sono un trio di Hardcore Punk/OI con sonorità anni '80 del West Yorkshire. Amamo il punk e la birra, odiano il Manchester United! Due vecchi punk e un giovane punk... quindi si respira un'aria di influenze dal '76 a oggi. Sono attivi dal 2015 e hanno subito diversi cambi di formazione. Grande attività live in UK ed Europa, hanno suonato con: COCKNEY REJECTS, UK SUBS, 999, TEST TUBES, RED ALERT, ABRASIVE WHEELS, ONE WAY SYSTEM, HENRY CLUNEY e tantissime altre fantastiche band locali.
PUNK IN VALLEY #6 info utili:
Sabato 26 aprile || apertura locale H 18.30 – inizio live H.22 TAVERNA TORTUGA (frazione Vernetto 18q, Chianocco, Valle di Susa, Torino) INGRESSO LIBERO POSSIBILITÀ DI PRENOTARE CENA
3513993564 o 3453758402 (solo WhatsApp)
Info line 377 3172575 (RENO) mail punkreno@yahoo.it
Con voce intensa e tormentata, Vince pubblica il nuovo singolo Codardo, un
brano che racconta la difficoltà di dire ciò che fa male: quelle verità scomode
che, per paura di ferire chi amiamo, restano in silenzio troppo a lungo.
«Codardo è una confessione amara, un atto di autoaccusa per aver taciuto,
lasciando che la paura si trasformasse in egoismo. Per questo: codardo.»
La canzone si apre nell’intimità di suoni in acustico, per poi svilupparsi fino a un
sound completo, viscerale e avvolgente. Per la produzione del pezzo Vince
prosegue l’azzeccata collaborazione con Gianluca Veronal: registrato presso
l’Attitude Studio di Milano, Codardo esce per Attitude Records.
BIOGRAFIA
Vince, nome d’arte di Leonardo Vicentini, nasce nel 2000 a Rovereto (TN). Il progetto nasce dalla gabbia del lockdown e viene nutrito a Milano, città da cui è stato adottato per concentrarsi sulla sua passione per la musica. Cresciuto con il rock classico e formatosi con il pop punk dei primi Duemila, il suo stile coniuga la cura al dettaglio tipico del primo e l’entusiasmo e lo slancio propri del secondo, unendoli in una formula pop rock fresca e impattante. L’obiettivo di Vince è portare qualcosa di nuovo nella scena, che parli il linguaggio dei giovani ma con la qualità di una volta: in un mondo fatto di produttori e MIDI, di algoritmi e playlist editoriali, punta sull’analogico e sulle sale prove, ricerca i graffi e il sudore.
Frankenstein è un'esplosione di energia, un grido liberatorio che mescola rabbia, rinascita e passione in un concentrato di puro Punk Rock. Fin dai primi versi, si percepisce che non siamo davanti a una semplice canzone, ma a una vera e propria dichiarazione d’amore verso una forza salvifica: il Rock!
Il testo racconta di una connessione profonda, quasi spirituale, con il Rock. La musica non è solo un sottofondo: è cura, è compagna fedele, è scossa elettrica capace di ridare vita a un’anima stanca e ferita. Il richiamo a Frankenstein non è casuale: come il celebre mostro, anche l'io narrante si sente rifiutato, incompleto, ma trova nella musica una sorta di resurrezione, un’energia che lo rianima.
Il ritornello è potente e diretto: “La mia anima mi chiede Fottuto Rock n Roll”. Non c’è compromesso, non c’è posa. C'è solo verità. È una richiesta disperata ma anche trionfante, un bisogno viscerale di sentirsi vivi attraverso le vibrazioni di ogni nota.
Musicalmente, si viene travolti da un sound crudo, chitarre graffianti, batteria martellante e una voce carica di emozione. Il bridge e la parte finale esplodono in un coro da stadio: “Corna al cielo e non sei più solo!”, rendendo il pezzo perfetto per i live, capace di unire chi ascolta in un rituale collettivo.
In sintesi: questo brano è una scossa elettrica, un canto d’identità per chi ha trovato nella musica la propria salvezza. Un pugno al cielo. Un battito nel petto. Una fottuta verità: il Rock vive nell’anima.
"Frankenstein" è il secondo singolo di Niel, in uscita il 19 aprile sulle principali piattaforme digitali. Con questo brano si aprono le porte al nuovo album OscenaMente, disponibile dal 3 giugno 2025.
JENNIFER IN PARADISE è una band Alt Rock italiana fondata a Roma nel 2024 dal chitarrista Diego Di Giandomenico e da Lorenzo Marvica, voce e autore dei testi. Ai due si aggiungono il bassista Cristiano Campana, in arte Jano (già produttore, compositore e turnista per il rapper Rancore) e il batterista Domenico Migliaccio, militante in diverse realtà del panorama musicale capitolino (Sadside Project/1789, Bedtime for Charlie, Electric Superfuzz, True Sleeper).
Il sound della band fonda le sue radici nel rock alternativo, con influenze shoegaze, hardcore, post punk, new wave e grunge.
I testi in italiano, ermetici ed essenziali, descrivono le relazioni, la solitudine e il senso di vuoto che contraddistingue la società del consumo e dell'immagine.
SIGARETTA un'istantanea sulla fugacità dei sogni.
E' il nuovo singolo di Jennifer in Paradise.
Disponibile in streaming, su tutte le piattaforme digitali, dal 18 aprile 2025.
Mixato da Gianluca Danaro presso lo Studio Nero di Roma, il brano sarà trasmesso in anteprima esclusiva sulle frequenze di Radio Rock e Radio Rock Italia per promuovere il concerto del 12 aprile al Wishlist club, dove la band supporterà i DITZ (Brighton) nella tappa romana del loro Never Exhale Tour.
Testo:
Quando i sogni bruciano, lei non ricambia. Danza sulla cenere, muove il vento con la lingua.
I Gematrya, band che unisce potenza sonora e contenuto profondo, tornano con un nuovo singolo destinato a lasciare il segno: "Trappola", disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire da venerdì 18 aprile 2025.
"Trappola" non è solo una canzone: è uno specchio della nostra epoca, una riflessione tagliente e viscerale sulle dinamiche tossiche che ci imprigionano, spesso senza che ce ne rendiamo conto. Chi non si è mai sentito soffocato da una mentalità prepotente, dominante, che annienta ogni sfumatura di umanità in nome della forza e del controllo?
Il brano si configura come un vero e proprio inno di ribellione contro le aspettative societarie, quelle che ci vogliono sempre forti, sempre invincibili, impeccabili, lucidi. "Trappola" denuncia con decisione l’assurdità di un modello che ci obbliga a indossare maschere, a reprimere fragilità e emozioni, a nascondere il nostro vero io per conformarci a standard irraggiungibili.
In un mondo che sembra seguire la legge della giungla, dove la vulnerabilità è vista come debolezza e la sensibilità come un ostacolo, i Gematrya alzano la voce e dicono basta. Il messaggio è chiaro: non c'è nulla di sbagliato nell'essere umani, nell'avere momenti di incertezza, nel sentirsi diversi da ciò che la società ci impone di essere.
"Trappola" è un grido liberatorio, un invito a rompere le catene invisibili che ci tengono intrappolati in ruoli prestabiliti, a riconnetterci con la nostra autenticità e a reclamare il diritto di essere semplicemente noi stessi. Con un linguaggio crudo, diretto, senza filtri, la canzone lancia un messaggio potente:
"È ora di ribellarsi. È ora di dire un enorme FUCK a queste imposizioni irrealistiche."
Con un sound potente e viscerale i Gematrya ci regalano una traccia che scuote le coscienze e invita alla riflessione. "Trappola" è per chi ha avuto il coraggio di sentirsi fragile, per chi ha lottato contro se stesso per adattarsi, per chi oggi sceglie la libertà.
"Trappola" è per tutti noi. Perché tutti, almeno una volta, ci siamo sentiti intrappolati.
Gematrya
Gematrya è un progetto musicale nato dall’incontro tra due mondi diversi ma perfettamente complementari: quello di Emanuele Pepe aka Manu (classe 1987, Roma) – polistrumentista, produttore, compositore e autore – e quello di Roberta Cianotti aka Yerta MC (classe 1992, Barbarano Romano) – MC, rapper, cantautrice e scrittrice.
Il sound della band è un’esplosione di contaminazioni: una miscela potente di crossover, rap hardcore, elettronica, techno cyberpunk, drum’n’bass e non solo, frutto delle influenze musicali eterogenee dei suoi membri.
Manu porta con sé un’esperienza quasi ventennale in band punk, metal e hardcore, mentre Yerta MC aggiunge un’attitudine rap/hip hop serrata, con flow tagliente e testi viscerali.
La formazione si arricchisce di altri elementi che completano il suono crudo e futuristico del gruppo:
J-Cat, DJ turntablist
Karma, beatboxer e screamer
Patrizio, chitarra
Marcello, basso
Il nome GEMATRYA è un potente acronimo carico di significato, una denuncia simbolica contro la manipolazione mediatica e l'appiattimento culturale:
I Gematrya si presentano come una band crossover/rap hardcore con uno stile fortemente identitario e contaminato, che affonda le sue radici nel disagio urbano e nella visione di un mondo sempre più distorto e distopico.
I loro live sono un’esperienza immersiva e ad alto impatto: muri di suono, scratch e beatbox si fondono con chitarre aggressive e liriche crude per dar vita a un linguaggio musicale e visivo che rifiuta ogni compromesso.
Una voce femminile al centro della scena, un tappeto sonoro che fonde l’organico con l’elettronico, una presenza live unica nel suo genere: i Gematrya non si limitano a fare musica. La urlano. La vivono. La incendiano.
"The Ballad of the Monkey Man" è un brano che presenta influenze punk rock e rock 'n' roll, dall'atmosfera leggera e scanzonata, contraddistinto dalla presenza dell'armonica oltre a chitarra, basso, batteria e voce. Descrive un personaggio che ha realmente fatto parte dell'adolescenza di Jack, affettuosamente soprannominato "l'uomo scimmia" per via del suo aspetto fisico e abitudini alcoliche
According To Jack è una rock band con base a Padova.
Nasce nel 2022 come progetto acustico solista di Giacomo Rampazzo, poi evolutosi gradualmente fino a diventare una band di 4 elementi.
Lo stile musicale è fortemente influenzato dal punk rock californiano, ma non mancano altre sfumature come il rock 'n' roll, il blues e il folk. Voce, chitarre, basso, batteria, armonica all'occorrenza, e un'attitudine punk rock a condire il tutto!
Nel 2024 esce il primo EP "Reason To Exist" per Sorry Mom!, seguito da un tour estivo che porta Jack ad aprire, tra gli altri, per Descendents e Neck Deep al Bay Fest di Bellaria.
Potrei Essere Tuo Padre è il nuovo singolo dei I Gattini Di Salem in uscita venerdì 18 aprile 2025. Il brano in chiave ironica e sarcastica riflette il distacco culturale tra la Gen Z ed i cosiddetti “boomers”. Prodotto da Daniele Adolfo Venti nel marzo 2025 per Semplicemente Dischi e CSSP Records. Distribuito da Believe.
“My Ordinary Day” è il nuovo singolo dei The Toulalan, una traccia diretta e viscerale che fonde sonorità alternative e punk rock per raccontare il disagio quotidiano vissuto da chi si sente intrappolato in una routine frenetica e disumanizzante.
Nel brano, Simone Laurentini mette a nudo la tensione emotiva e mentale che deriva dall’essere costantemente sotto pressione, trovando nell’urgenza della musica un unico spazio di sollievo e resistenza.
Il singolo segna un nuovo capitolo nel percorso della band, da sempre attenta a coniugare energia e introspezione.
Nati nel 2016 come evoluzione del progetto acustico “ThisAgio” del frontman Simone Laurentini, The Toulalan trovano presto la loro identità in un suono più ruvido e personale, capace di mescolare calore melodico e distorsioni taglienti.
Nel 2018 presentano il primo singolo “Ticket in My Hand” e nei due anni successivi si dedicano alla produzione dell’album d’esordio “Handmade”, pubblicato nel 2020. Nonostante l’impatto della pandemia, la band continua a lavorare e pubblica i videoclip “Castles Blues” e “The Rider”.
Nel 2023, The Toulalan tornano con un sound più maturo e definito grazie al singolo “Phoenix”, registrato presso il VDSS Studio.
La band si è esibita in numerosi contesti live, tra cui Radio Rock – Monday Rock Live, Radio Kaos Italy, Radio Roma Tre, condividendo il palco con realtà come She Wants, Rookie, Scenario, ThoughtBlame, The Castaway e Viva Lion.
La lineup attuale include: Simone Laurentini (Vocals / Guitar), Michele Passeri (Guitar / Back Vocals), Dario Amadei (Bass) e Luca Ceccarelli (Drums).
Ogni anno dietro il LOW-L FEST c’è tutto un lavoro di testa e cuore che inizia il giorno dopo la fine dell’edizione precedente.
È un anno pieno di idee, ansie, conquiste, delusioni e sorprese che alimenta ed unisce tutto il collettivo come solo in una realtà profondamente DIY può succedere.
Oggi il LOW-L FEST è pronto a rivelare la lineup completa dell’edizione 2025: allo Spazio 4.0 di Piacenza vi attende un totale di 27 band, di cui ben 12 provenienti da oltre confine e 8 in esclusiva per l’Italia, due palchi, distro, food truck e molto altro ancora per un appuntamento semplicemente imperdibile.
La lineup della sesta edizione del LOW-L FEST è sicuramente una delle più interessanti di sempre e conferma il percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni dal festival piacentino, ormai punto fermo nel panorama dei festival alternativi italiani. Un cartellone che attraversa l’intero spettro della scena alternativa contemporanea, spaziando tra generi, suoni e continenti: dalla sperimentazione degli House of Protection (USA) all’energia dei Trophy Eyes (AUS), passando per la furia live di Initiate (USA), BIB (USA) e Mil-Spec (CAN), fino alla carica grezza di VitaminX (NE), Rifle (UK) e Terminal Sleep (AUS).
E non finisce qui; il LOW-L FEST non dimentica certo le sue radici e ribadisce con forza la volontà di dare spazio e importanza alla scena underground italiana. Così, accanto ai grandi nomi esteri, troviamo la granitica presenza di Plakkaggio, La Crisi e Discomostro, la freschezza di Rescüe Cat e Megafauna, le esplorazioni post-hardcore de Le Sacerdotesse dell’Isola del Piacere, fino all’intimità acustica dei Menagramo solo per citare alcuni dei nomi presenti sul poster realizzato da Carlotta Mazzi su scatto di Nicole Fodritto, che diventa immediatamente manifesto di una tre giorni di sudore, urla e moshpit infuocato.
Vuoi garantirti la full experience nel più breve tempo possibile? Niente di meglio dei convenienti Three Day Pass, disponibili da ora solo su DICE.
20, 21 e 22 Giugno 2025, Spazio 4.0 Piacenza. Tu porta la gasa, al resto ci pensa LOW-L FEST. LOW-L FEST 2025
Date: 20-21-22 giugno 2025 Venue: Spazio 4.0, Piacenza Biglietti:- Three day pass in esclusiva su DICE:
Venerdì 20 e Sabato 21 giugno torna uno degli appuntamenti più attesi dell’estate veneta: FULL PIPE ROCK FESTIVAL, alla sua 4ª edizione, pronto a incendiare ancora una volta la Grave del Piave, a San Michele di Piave (Cimadolmo – TV).
Un doppio giorno di fuoco: Line-Up
Due giornate dense di rock, punk, alternative, sudore e chitarre distorte. Ecco chi salirà sul palco:
VENERDÌ 20 GIUGNO
Derozer – leggende viventi del punk-rock italiano
Wel – alt-rock
Loyal Cheater – glam e attitudine
Not For Rent – punk veloce e senza compromessi
Rockstar – giovani promesse da tenere d’occhio
SABATO 21 GIUGNO
Voina – esplosivi e intensi come sempre
Vintage Violence – una garanzia di sound graffiante
Caspio – post-rock emozionale e profondo
The Naked One – alternative rock da palco
Simone Pasqual DJ Set – per chiudere la festa nel segno del groove
---
Molto più di un festival
Full Pipe non è solo musica. È esperienza, comunità e condivisione.
Ecco cosa troverai nell’area del festival:
Skate Area per i trick più audaci
Food Truck con proposte anche vegetariane, vegane e gluten-free
Art & Market per chi cerca handmade e creatività
Area Camping gratuita tra gli alberi
Area bimbi con gonfiabili per divertirsi in famiglia
Zona beverage con birre artigianali, cocktail, bibite e acqua
DJ set che faranno ballare anche i più resistenti
E tante sorprese ancora da svelare!
---
Come arrivare
Raggiungere il Full Pipe è semplice:
In auto: scrivi “Full Pipe Festival” su Google Maps. Oppure segui l’uscita A27 Treviso Nord, poi Cimadolmo, via Argine, via Bortolina.
In autobus: Linee MOM n.118 e n.141, fermata “Canonica”.
In treno: scendi a Spresiano, Susegana, Conegliano o Oderzo, poi autobus o taxi.
In aereo: aeroporti di Treviso (TSF) e Venezia (VCE).
---
Campeggio e alloggi
Cosa c’è di meglio di una tenda sotto le stelle, circondati da amici e buona musica?
Il campeggio gratuito del Full Pipe è un angolo di natura dove rigenerarsi tra un pogo e l’altro. Dotato di bagni-container e docce calde!
Preferisci un letto? Ecco qualche struttura consigliata nei dintorni:
Agriturismo Da Zeffi (Spresiano)
Castaldia (Mareno di Piave)
PHI Hotel Astoria (Susegana)
Hotel Spresiano
Al Glorioso Piave (Maserada)
B&B La Castellana e Ca'Damuro Apartments (Stabiuzzo di Cimadolmo)
Ristorante Ca di Ponte (Ponte della Priula)
C’è anche una zona camper dedicata nel parcheggio vicino al festival.
---
Unisciti alla crew!
Vuoi vivere il Full Pipe da dentro? Diventa volontario!
Scrivi a: info@fullpipefestival.it
---
Segna le date, prepara la tenda, carica la batteria del cellulare. Il Full Pipe Rock Festival 2025 ti aspetta per due giorni di pura vita.
Gratuito, libero, indipendente. Come la musica che ami.
Nel decennio in cui il telefono era fisso e il francobollo regnava sovrano — quello del Cinghiale Bianco e dei gettoni telefonici — esisteva già una rete. Non digitale, certo, ma altrettanto viva, interconnessa e sorprendentemente efficace: era la rete delle fanzine.
Ogni fanzine era un nodo di quella che oggi potremmo definire una FanziNet: una rete diffusa e sotterranea di produzione culturale indipendente, alimentata da passione, carta, colla, macchine da scrivere e fotocopiatrici. Ogni pubblicazione aveva un indirizzo fisico, che funzionava come un attuale indirizzo IP: via, numero civico, CAP e città. Bastava questo per iniziare uno scambio, creare connessioni, far circolare idee, immagini, suoni e parole tra le scene punk, post-punk, hardcore e nuovo rock italiane.
Una rete materiale, fatta di oggetti. Collage fotocopiati, testi battuti a macchina, grafiche rubate a riviste e reinventate. Niente era virtuale, tutto era tangibile. Ogni fanzine era un piccolo manufatto, un documento irripetibile, artigianale, spesso unico. Un medium che obbligava alla presenza, alla pazienza, all'attesa. E proprio per questo, umano.
Materialità vs smaterializzazione
Nel mondo di oggi, dove tutto è istantaneo, dove la comunicazione si fa senza corpo, senza tempo e senza luogo, questa esperienza analogica assume un valore enorme. Il corpo — ci piaccia o no — è la condizione necessaria per l’esperienza del mondo, e quindi per la conoscenza. L’astrazione, per quanto elevata, parte sempre da lì. E se oggi subiamo le conseguenze di un mondo sempre più smaterializzato, forse dovremmo guardare a quell’era analogica non solo con nostalgia, ma con consapevolezza critica.
Lentezza come valore
Un altro elemento fondamentale era la lentezza. Le lettere impiegavano giorni ad arrivare. Le telefonate interurbane costavano troppo. E allora ci si muoveva, si andava fisicamente ai concerti, alle mostre, agli incontri. L’evento era l’unico mezzo di fruizione e comunicazione. Nessun live su YouTube, nessuna storia Instagram, nessun podcast. Solo la presenza. Solo la carne. Solo le voci.
Era questo, in fondo, il collante della scena: una umanità viva, reale, condivisa, che oggi rischia di perdersi in un mare di click e scroll.
Una mappatura in corso
Quello che presentiamo oggi è un tentativo di mappatura di questa rete di fanzine italiane degli anni ’80, un’operazione archeologica e affettiva, politica e documentaria. Non vuole essere esaustiva ma partecipativa.
Chiunque voglia contribuire con segnalazioni, scansioni, racconti, correzioni, è il benvenuto. Potete scrivere a Capit Mundi
capitmundi@paolopalmacci.it
Perché ogni nodo, anche se dimenticato, fa parte di una storia collettiva che merita di essere ricordata. E, magari, ispirare nuove connessioni.
Dopo l’uscita dell’album La Rabbia che ho Dentro e un intenso anno di concerti nei club e nei festival italiani, Ændriu torna con un nuovo singolo. Si intitola “Vuoto” ed è disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali.
“Vuoto” è un brano nato come un fulmine a ciel sereno, spinto dalla voglia di dare un nuovo capitolo al percorso iniziato con il disco d’esordio. Un pezzo che conserva tutta la carica viscerale del progetto Ændriu ma che, allo stesso tempo, esplora nuove aperture melodiche. Il risultato è una traccia diretta, veloce, feroce, ma capace di aprirsi con una leggerezza malinconica, in un contrasto emotivo che la rende intensa e autentica.
«Vuoto è un urlo. Quell'urlo che tutti sentiamo dentro quando capiamo che un percorso si è impantanato e non ci porterà più da nessuna parte. È la voglia di tagliare i fili che ci legavano a quel peso per poter tornare ad essere leggeri e volare. È un attimo triste e pesante ma anche liberatorio e rassicurante», racconta Ændriu.
Il brano è stato composto da Ændriu e, per la prima volta, registrato in studio con l’intera formazione live: alla voce e alla chitarra lo stesso Ændriu, affiancato da Marco “Mako” Ruggiero alla batteria, Riccardo Ruggiero al basso e Luca Pupino alla chitarra.
Registrato, mixato e masterizzato da Dario Colombo presso lo studio di registrazione di Spazio 211 (Torino), “Vuoto” porta la firma grafica di Davide “Zaf” Brambilla, già autore dell’artwork del disco precedente.
Ændriu è un nome ben noto nel panorama alternativo italiano. Inizia a suonare a 9 anni e, già negli anni ’90, calca i palchi dell’underground milanese con progetti come Knowing2Fly e Libera Diffusione Energetica.
Nel 2004 entra nei Norelax, condividendo il palco con Joxemi (Ska-P) e Micky (ex Bambole di Pezza) in tour italiani ed europei. Dal 2014 è membro stabile dei Punkreas, con cui prosegue tuttora.
Parallelamente alla carriera musicale, lavora nel settore live come fonico, tour manager e direttore di produzione, collaborando con artisti del calibro di Subsonica, Afterhours, Baustelle, Niccolò Fabi, e molti altri. È fondatore di Rollover Production, realtà attiva nell’organizzazione tour per band come Punkreas, Africa Unite, Omar Pedrini, Shandon, Cara Calma.
Nel 2023 ha pubblicato il suo primo album solista, La Rabbia che ho Dentro, scritto, registrato e prodotto interamente da solo durante la pandemia. Un lavoro che ha segnato il debutto di un progetto personale, nato all’insegna dell’urgenza espressiva e della sincerità, mantenendo sempre viva l’etica del do it yourself.
Con “Vuoto”, Ændriu conferma la sua voglia di continuare a scrivere, suonare e raccontare, un passo alla volta, senza filtri.
BIOGRAFIA
Aendriu è un personaggio noto nel panorama alternativo italiano. Ha trascorso la sua infanzia immerso nella musica, iniziando a suonare a soli 9 anni. Nei tumultuosi anni '90, ancora minorenne, ha già calcato i palchi di varie realtà underground milanesi, tra cui spiccano i Knowing2Fly e i Libera Diffusione Energetica, quest'ultimi ancor prima dell'avvento del digitale.
La sua carriera ha preso slancio nel 2004 quando, con il basso tra le mani, ha collaborato con i Norelax, suonando al fianco di Joxemi degli Ska-P e Micky, ex Bambole di Pezza. Questa formazione ha intrapreso tour europei e numerose date in Italia, consolidando la sua presenza nel panorama musicale.
Il 2014 ha segnato l'ingresso nei Punkreas, dove Aendriu ha trovato una stabilità e un’affinità che lo hanno portato a resistere nel gruppo fino ai giorni attuali. Una risata accompagna il ricordo di questa lunga permanenza.
Parallelamente alla sua carriera da musicista, Aendriu si è dedicato attivamente al dietro le quinte dell’industria musicale. Dal 2000 ha iniziato come fonico, passando nel 2005 a ricoprire il ruolo di tour manager e, dal 2006, anche di direttore di produzione. Ha collaborato con una vasta gamma di artisti, tra cui Subsonica, Niccolò Fabi, Baustelle, Afterhours e molti altri, guadagnandosi una reputazione di professionista affidabile.
Nel 2014, Aendriu ha fondato Rollover Production, producendo tour per band come Punkreas, Africa Unite, Omar Pedrini, Shandon e Cara Calma. La sua dedizione al mondo dell’intrattenimento si è consolidata nel tempo.
La sua ultima fatica discografica, "La Rabbia che ho Dentro", ha preso forma durante la pandemia, un periodo di riflessione e isolamento che ha trasformato la rabbia e la frustrazione in un progetto musicale. Nonostante il ritorno al lavoro e alla normalità, Aendriu ha scelto di rimanere fedele alla filosofia del do it yourself, registrando e producendo l’intero album da solo, nei ritagli di tempo tra una sala prove e l’altra. Con 40 anni alle spalle e diventato padre nel corso della sua carriera, ha voluto che il disco fosse un’autentica espressione di sé, una diapositiva degli ultimi due anni della sua vita.
Nel 2025, Aendriu torna con un nuovo singolo, "Vuoto", pubblicato in occasione del primo anniversario de "La Rabbia che ho Dentro". "Vuoto" è un urlo nato come un fulmine a ciel sereno, un brano diretto, semplice, veloce e feroce, ma anche capace di aprirsi a nuove melodie, mantenendo l’approccio viscerale che contraddistingue il progetto Ændriu. Il pezzo racconta il momento in cui ci si rende conto che un percorso si è esaurito, e si sente la necessità di tagliare i fili per potersi alleggerire e volare via. È un attimo triste e pesante, ma al tempo stesso liberatorio e rassicurante.
Il singolo è stato composto interamente da Aendriu e registrato per la prima volta con l'intera band:
Aendriu: voce e chitarra
Marco “Mako” Ruggiero: batteria
Riccardo Ruggiero: basso
Luca Pupino: chitarra
Registrato, mixato e masterizzato da Dario Colombo presso Spazio 211 a Torino, “Vuoto” porta ancora la firma visiva di Davide “Zaf” Brambilla, già autore dell’artwork dell’album. Il brano conferma la voglia di Aendriu di proseguire il percorso artistico intrapreso, un passo alla volta, senza compromessi.
Un ritorno all’essenziale, senza fronzoli e con la melodia sempre in primo piano: Keep Your Mouth Shut è il singolo d’esordio dei The Banals, disponibile dall’11 aprile su tutte le piattaforme digitali per Inconsapevole Records, insieme al video ufficiale.
Dietro questo nuovo progetto ci sono Temma, Teo e Nicola, amici di lunga data e già compagni di band nei Let Me In. Dopo anni nel circuito pop punk, i tre hanno deciso di spogliarsi di ogni orpello musicale per concentrarsi su ciò che conta davvero: canzoni brevi, dirette e potenzialmente irresistibili, quelle che ti ritrovi a canticchiare quando meno te lo aspetti.
“Keep Your Mouth Shut” è esattamente questo: un brano fulmineo e ruffiano, una scarica di power chords, armonie vocali e quella dose di melodia anni ’60 e rock’n’roll che si insinua in testa al primo ascolto. E quando pensi di averlo afferrato… è già finito.
Il singolo è stato registrato da Emilio Rossi al Phoenix Studio, mixato da Nicola Brami e masterizzato da Riccardo Zamboni. La copertina porta la firma di Stefano Ledda, mentre il videoclip è stato girato da Stefano Radice, montato da Matteo Bambini e realizzato all’Angolo della Musica di Gianluca Botti.
I The Banals non seguono un piano, né cavalcano alcun hype. Ma una cosa è certa: hanno qualcosa da dire, e lo fanno a modo loro. Con leggerezza, con sincerità e, soprattutto, con il volume giusto.
Per chi ha bisogno di una colonna sonora mentre aspetta in fila alla posta.
Per chi sa che tre accordi bastano.
Prossimi concerti:
- Domenica 15 giugno: DIAIUAI Festival @ Magazzino 47, Brescia
The Last Mile non si fermano mai. Sono una band hardcore punk nel profondo, con un’intensità feroce e cori che riescono a conquistare chiunque. La loro energia contagiosa, sul palco e fuori, ha conquistato persone in tutto il mondo.
Troppo punk per gli hardcore kids, troppo hardcore per i punk… almeno finché non li si vede dal vivo. Hanno calcato i palchi insieme a Title Fight, Comeback Kid, Satanic Surfers, NOFX, Petrol Girls, Iron Chic e La Armada, portando il loro sound a festival negli Stati Uniti e in Europa come FEST, Obenuse, Rhinos Feroce e Bearded Punk Fest.
Il loro secondo album Holding On To Hope, in uscita l’11 Aprile su ThousandIslands Records e Pavones Records, segna un’evoluzione decisa. Registrato a Vancouver da Jesse Gander (Brutus, Japandroids, Daggermouth) e masterizzato da Jason Livermore al Blasting Room, il disco esplora nuove sfumature hardcore, senza perdere il legame con le radici punk.
Si parla di lutto e fragilità, della fatica di prendersi cura degli altri, del disagio sociale e della rabbia per un mondo disilluso. Ma anche della musica come rifugio e forza vitale. Holding On To Hope è un grido collettivo e personale, potente e liberatorio, che ci ricorda perché la musica può ancora salvare.
I JUDO CHOP! sono tornati, e questa volta non scherzano. Direttamente da Melbourne, Australia, la band mette nel ring senza regole punk melodico, thrash metal, arti marziali e l’intramontabile spirito Aussie di Jimmy Barnes. Nessun arbitro. Nessuna pietà. Solo energia allo stato puro.
Con un sound adrenalinico, questo sestetto è noto per le sue armonie di chitarra a tre voci, linee di basso implacabili, cori da urlare a squarciagola e un’intensità melodica che ti farà venire voglia di alzarti dal divano e correre in palestra.
Ispirati da giganti del genere come Strung Out, Protest the Hero e Propagandhi, i JUDO CHOP! hanno calcato i palchi di tutta l’Australia, condividendo la scena con nomi del calibro di A Wilhelm Scream (USA), Ignite (USA), e pesi massimi australiani come 28 Days, Knife Hands e Fake News. Il loro attacco sonoro ha conquistato anche le onde radio, con passaggi su Triple J – Short.Fast.Loud e Triple M – Hard N Heavy, oltre a entrare stabilmente nelle playlist di fan sparsi in tutto il mondo. Con questo EP stanno affacciandosi sull'Europa per mostrare come si fanno le cose in Australia.
Dopo il successo dell’album di debutto Shelf Life (2021), pubblicato dalla canadese People of Punk Rock Records (Face to Face, Pulley, Frenzal Rhomb, Bodyjar, A Wilhelm Scream), la band rompe un silenzio discografico durato quattro anni con l’attesissimo EP "Cosmic", in uscita l’11 aprile 2025.
Il cantante Murray McDonald racconta il concept dietro "Cosmic":
“Abbiamo un’idea sbagliata di quanto siamo importanti nell’immensità del tempo e dell’universo. Pensiamo di avere il controllo del nostro pianeta, ma basta un attimo perché qualcosa ci spazzi via senza preavviso.
Non credo che ci rendiamo davvero conto di quanto siamo insignificanti nella linea temporale dell’universo. Era tutto qui prima di noi e lo sarà anche dopo.
Anche se può sembrare un concetto duro da accettare, il messaggio finale è positivo: dobbiamo cercare di vivere e godere appieno ogni singolo momento!”
"Cosmic" è un pugno nello stomaco e un abbraccio allo stesso tempo. È una riflessione sulla nostra piccolezza, ma anche un inno alla bellezza del vivere. È JUDO CHOP! nella loro forma più pura: sincera, potente e totalmente senza compromessi.