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Sabato 02 Ottobre all'Ink Club ci sarà la presentazione del nuovo EP "Tra Bergamo ed il Far West" di Piccoli Bigfoot, cantautore mutante con forte attitudine punk.
Per questa tappa sarà accompagnato dalla band e sul palco dell'Ink Club suonerà i brani del nuovo ep pieno di sfumature folk punk.
In apertura ci saranno i set acustici Daniele Ridolfi e Jim Mannez e durante la serata saranno presenti le distro delle etichette indipendenti Gasterecords e T.A.C. Records.
Ink Club, via Carducci 4b, Bergamo
Servizi bar e cucina attivi dalle 19
Inizio concerti previsto per le 21 circa
Ingresso con sottoscrizione (3 euro) riservato soci ARC
Prenotazione consigliata scrivendo a prenotazioni.inkclub@gmail.co
Un EP di cover disponibile in streaming su Spotify e in download gratuito su Bandcamp, in attesa dell'uscita del nuovo album prevista per l'inverno.
I Discomostro ci stupiscono ancora una volta con questa badilata a ciel sereno: cavano dal loro cilindro maledetto quattro tracce supersoniche, volteggiando senza grazia tra anthem punk e... Patty Pravo!
Le ribaltano, ci sguazzano, alzano il volume e finalmente ci percuotono alla loro maniera, col solito sound graffiante, oscuro e sguaiato.
Un immenso tappeto rosso sotto il quale nascondere gli effetti delle più sconsiderate azioni che l'uomo si ostina a compiere.
Gli sguardi rivolti verso lussuose passerelle illuminate ad arte per mettere in ombra la devastazione circostante. “Red Carpet” è una timida voce che cerca di levarsi fra le urla dei negazionisti e gli egoismi tipici del movimento NIMBY (Not In My Back Yard).
Un inno al dialogo, ad un confronto anche acceso, ma volto alla ricerca di una soluzione per non affogare o bruciare.
E tu, credi nel Riscaldamento Globale?
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Breaking (Bad) News
Una band sconosciuta che cavalca l'onda di un problema inesistente per raggiungere la notorietà.
Gli inverni rigidi mietono vittime e questi pseudo ambientalisti canterini si aggiungono al frustrato coro di chi racconta di un pianeta Terra al limite.
Un ennesimo fastidio, seppur insulso, che minaccia il progresso a favore di un mondo dove l'uomo dovrebbe tornare a procacciarsi il cibo con la clava.
Non ho mai sentito parlare di questi The NUV, quindi mi scoccia parlarne io stesso.
Ma davvero, c'è così tanta gente che crede in quella cagata del “Riscaldamento Globale?”
“….siamo abbastanza grandi per poter fare bene il Punk in stile 77 ,siamo cresciuti con quelle sonorità.”
“Crazy Trip” sarà il primo album in studio della Punk Rock band Magic Jukebox.
Andiamo con ordine e vediamo di capire chi sono questi tre “Vecchi Punks”.
Il “merito” della nascita del progetto va a Pietro M rock Zanetti, personaggio che inizia la sua carriera di musicista nel 1979, anno in cui inizia la sua militanza nella punk band Trevigiana Alternative Religion (uno dei primi gruppi punk italiani citati in molte pubblicazioni : TVOR 1980-1985, Arte di opposizione storie Punk, Hip Hop e Cybercultura , Dritti contro il Muro, Shock Antistatico, Africani Marocchini Terroni storia del Punk Italiano), dal 1982, anno dello scioglimento degli AR, M Rock suonerà in svariate realtà molto attive nel panorama europeo fino ad arrivare al 1990, anno in cui co-fonderà i Templebeat, band con cui girerà mezzo mondo per molti anni bucando perfino gli schermi di MTV Europa in occasione di un concerto in quel di Praga.
Dopo aver vagato tra vari generi musicali arriviamo al 2019, anno in cui Pietro, Steve e Miss VV (rispettivamente Chitarra, Basso e Voce) danno vita ai Magic Jukebox .
Il trio fin da subito decide che gli anni di riferimento del loro sound saranno quelli che vanno dal 76 all’80, facendo proprie le sonorità di capi saldi come The Damned , The Cramps , Siouxsie and The Banshees e The Sonic per citarne alcuni. Bena dopo questa breve bio della band ricordiamo il titolo del disco “CRAZY TRIP” e il giorno di uscita 27 Settembre. L’album sarà rigorosamente DIY, ad eccezione della distribuzione digitale che avverrà per Cia-or Records.
Non resta che aspettare fiduciosi, se volete un anticipo concedete orecchie e occhi al primo video singolo “Animal Desire” pubblicato in aprile per la regia di Tobia Berti, nonché fotografo ufficiale della band e autore dell'artwork grafico per l'album… qui sotto disponibile
Il gruppo punk-rock francese Nightwatchers pubblica il singolo "Their Turn Trying to Rule the World". Un brano punk melodico, sparato sul basso, con un forte messaggio politico.
Il singolo, proprio come le altre tracce dell'album di prossima uscita dei Nightwatchers, è scritto per aumentare la consapevolezza del razzismo istituzionale nella Francia moderna, che pone le sue radici nell'epoca coloniale del Paese.
"Their Turn Trying to Rule the World" affronta l'argomento evidenziando una nuova, controversa legge intesa a proteggere il Paese dai pericoli di quello che il governo francese considera "separatismo islamico".
Julien, voce e chitarre della band, commenta:
"Their Turn Trying to Rule the World" affronta il rapporto del Senato che ha ispirato la nuovissima legge francese contro il "separatismo islamista". L'esistenza di un progetto politico separatista è presentato come un fatto, senza alcuna prova scientifica".
"Their Turn Trying to Rule the World" è fuori ora su tutte le piattaforme di streaming. Il singolo è il terzo e ultimo che porta al secondo album dei Nightwatchers, "Common Crusades", un disco dalle forti tematiche politiche e sociali, in uscita su Lövely Records l'8 ottobre.
Si tratta del primo singolo estratto dal nuovo Album della band che vedrà la luce alla fine dell’anno.
Dopo dieci anni di attesa e il ritorno a sorpresa con il sopraccitato brano di Kate Bush magistralmente rivisitato in chiave rock, questo è il primo inedito della band, che si ripresenta al pubblico proponendo un brano carico di energia che ravviva e rivive nei riff e nella sua esecuzione il meglio del Rock degli anni d’oro.
La band commenta così il singolo:
“Mr. Anyone è il nostro primo inedito dopo anni di attesa. Lo abbiamo scritto interamente durante il primo periodo di pandemia in Germania e rappresenta per noi un punto di svolta artistico. Sebbene il brano abbia nei testi una denuncia profonda in riferimento al decadimento della società civile, quello che ci colpisce di più e ci rende orgogliosi è la sinergia e la forza che si vengono a creare ogni qualvolta eseguiamo il pezzo live, emozioni forti che speriamo arrivino con la stessa intensità a tutti i nostri affezionati.”
Il web magazine musicale Stepkid.com ha definito il brano “...una canzone incantevole, che presenta eccellenti melodie tecniche di chitarra, mentre le voci coltivano un ambiente ipnotico e oscuro...”
Il singolo è pubblicato, oltre che come videoclip, come brano digitale su tutte le principali piattaforme.
Un assaggio di quello che si prospetta come un ottimo album di ritorno.
Il loro caratteristico suono hardcore punk è arricchito e potenziato da alcune influenze thrash, mosh e rock, che creano, insieme ai loro testi diretti e intelligenti dai contenuti politici e sociali, un mix esplosivo per tutti i fan di band come Propagandhi, Conflict e Bane.
Il titolo dell'album si riferisce a fatti storici recenti accaduti nella loro città, Bristol, che hanno risuonato e continuano a risuonare in tutto il Mondo. Cal, il cantante, spiega:
"Nel maggio 2020 la protesta di Black Lives Matter a Bristol ha portato i manifestanti a rimuovere la statua di Edward Colston, mercante di schiavi del XVII secolo, dal suo plinto nel centro della città e a gettarla nel porto. Questo fu un giorno importante nella storia di Bristol e un'azione alla quale sono stato felice di assistere. Ha scatenato reazioni in tutto il Mondo che stanno portando le persone a partecipare attivamente anche all'aspetto visivo delle proprie città e comunità, rimuovendo queste reliquie che rappresentano la tirannia e la prevaricazione. Abbiamo chiamato l'album Empty Plinths sulla scia di quel giorno, con il desiderio di poter vivere un paesaggio urbano senza questi monumenti di personaggi non degni di essere celebrati. Abbiamo iniziato a scrivere il disco nel 2019 e ne abbiamo scritto la maggior parte quell'inverno nel 2020 in un momento in cui la tensione sociale nel Regno Unito stava raggiungendo l'apice. Penso che questo stato d'animo si rifletta nel disco, che ha un suono molto più scuro ed è in generale un album più pesante rispetto al nostro solito. Siamo davvero felici di come sia riuscito e dobbiamo ringraziare Lewis Johns per aver collaborato ancora una volta con noi con questi risultati e per aver ottenuto il suono che volevamo. L'album include alcuni colpi di scena e speriamo che lo troverete interessante dall'inizio alla fine. È decisamente un concentrato di musica rabbiosa".
L'album è pubblicato da Epidemic Records, TNS Records, Don't Trust The Hype Records, Mass Prod., Urinal Vinyl su vinile ed è disponibile su tutte le piattaforme digitali.
La band si sta preparando per una serie di concerti nel Regno Unito per promuovere l'album e tornerà in tour in Europa il prima possibile.
I torinesi Bull Brigade svelano l'artwork e la lista dei titoli che comporranno il nuovo lavoro “Il Fuoco Non Si È Spento”, edito dall'etichetta tedesca Demons Run Amok Entertainment.
L'album è stato anticipato dal singolo “Quaranta”, che vede la partecipazione di Roddy Moreno, frontman della punk band britannica The Oppressed, come ospite speciale.
Oltre a Moreno, due altri featuring arricchiscono l'album: quello di Samall (cantante degli Slander di Venezia) e quello di Fabio dei concittadini Arsenico, altra band fondamentale per la scena punk che si sviluppa all'ombra della Mole.
L'artwork, a cura di Motocity Graphics, rappresenta visivamente il sound di queste 9 nuove tracce.
I preorder sono partiti il 3 Settembre, mentre l'uscita ufficiale è stabilita per l'1 Ottobre.