Il progetto alt-rock di Roma pearl moth esplora le tematiche del piacere femminile e della liberazione sessuale nel nuovo doppio singolo dal titolo Soaked and See-through.
La prima traccia, Impending Bloom, è stata pubblicata il 14 marzo, mentre il singolo completo della seconda traccia, Oh Feel You, uscirà il 2 maggio.
E se, in Amleto, il tragico destino di Ofelia si ribaltasse e, anziché annegare, avesse un orgasmo nell’acqua? Questa è la premessa del doppio singolo che esplora tematiche di liberazione sessuale e autoerotismo.
Le due canzoni, seppur diverse a livello sonoro, sono interconnesse, con tematiche e testi ricorrenti.
Impending Bloom ha una forma più primitiva e viscerale, facendo affidamento sulla ripetizione e l’alternarsi di pochi accordi, un costante e insistente movimento per raggiungere un climax. Una collezione di immagini viste attraverso occhi socchiusi, avvolta da un crescendo umido e viscoso di chitarre sgangherate e campioni home-recorded. La versione finale è costruita attorno a una primissima bozza di sole chitarra e voce, non presenta un tempo prestabilito e la struttura si basa su un ritmo senza griglia né metronomo.
Oh Feel You, d’altra parte, ha un approccio più unitario sia al testo, stabilendo un’ambientazione e citando più esplicitamente l’opera di Shakespeare, sia alla musica, tramite un arrangiamento più elaborato, con una struttura ritmica cristallina caratterizzata da batterie euforiche ed energiche. Il gioco di parole del ritornello sottolinea il tema centrale della dicotomia tra vita e morte, esplorato ulteriormente ponendo al suo centro il piacere. Infine, il culmine viene raggiunto nel gioioso e travolgente assolo di chitarra finale, che sboccia come la primavera, immerso nella luce del sole.
Le influenze provengono da un immaginario folk, strutture e accordi grunge e post-punk e paesaggi sonori minimal wave.
BIO
Come le falene da cui il progetto prende il nome, pearl moth esplora l’oscurità in cerca di luce, svolazzando fra grunge, dream pop e folk. La sua musica è fatta di contrasti, chitarre distorte e voci dolci, natura brulicante di vita e fredda vastità dello spazio profondo.
Nato come progetto solista della cantautrice romana Camilla Crisciotti, pearl moth si è ben presto evoluto raggiungendo una forma ibrida che coinvolge tre collaboratori presenti nelle fasi di arrangiamento e produzione: Francesco Pizzoni (chitarrista), Marco Clelio Palmieri (chitarrista e produttore) e Marco Fabrizi (produttore specializzato in colonne sonore). Dal vivo, pearl moth diventa una band di cinque membri, con l’aggiunta di basso (Tiziano Passacantilli) e batteria (Romolo Vitolo).
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