Il nuovo singolo “Tower of Lies” sarà disponibile dal 7 novembre su tutte le piattaforme digitali e anticipa GROUP, l’album in uscita a febbraio 2026 per Beast Records (Francia), Take The City Records (Spagna) e Ghost Highway Records (Spagna).
“Tower of Lies” è un brano costruito su una tensione costante: chitarre taglienti, batteria serrata, basso che pulsa come un cuore in apnea e synth che scavano sottopelle.
La voce di Sam Agostino (Digger and The Pussycats) non si limita a guidare la melodia: trascina, urla una verità storta, si muove a metà tra confessione e accusa. Il risultato è un pezzo che ricorda The Wipers, The Saints, Jay Reatard e quella scuola di punk che non vuole piacere, ma colpire.
Registrato da Idge ai Soundpark e masterizzato da Mikey Young, il singolo conserva quella ruvidità naturale da sala prove: nessuna patina, nessun compromesso, solo l'urgenza di dire le cose come stanno — o come fanno male.
BRAT FARRAR sono:
Sam Agostino – voce e chitarra
Andy Porter (Blowers) – synth
Daniel Dempster (Sailors) – batteria
Tim Wold (Brown Spirits) – basso
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Il nuovo singolo “Tower of Lies” disponibile dal 7 novembre su tutte le piattaforme digitali e anticipa GROUP, l’album in uscita a febbraio 2026 per Beast Records (Francia), Take The City Records (Spagna) e Ghost Highway Records (Spagna).
“Tower of Lies” è un brano costruito su una tensione costante: chitarre taglienti, batteria serrata, basso che pulsa come un cuore in apnea e synth che scavano sottopelle.
La voce di Sam Agostino (Digger and The Pussycats) non si limita a guidare la melodia: trascina, urla una verità storta, si muove a metà tra confessione e accusa. Il risultato è un pezzo che ricorda The Wipers, The Saints, Jay Reatard e quella scuola di punk che non vuole piacere, ma colpire.
Registrato da Idge ai Soundpark e masterizzato da Mikey Young, il singolo conserva quella ruvidità naturale da sala prove: nessuna patina, nessun compromesso, solo l'urgenza di dire le cose come stanno — o come fanno male.
BRAT FARRAR sono:
Sam Agostino – voce e chitarra
Andy Porter (Blowers) – synth
Daniel Dempster (Sailors) – batteria
Tim Wold (Brown Spirits) – basso
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“Tower of Lies” è la prova che il punk australiano continua a non chiedere permesso: semplicemente entra, accende la miccia e lascia tutto fumare.
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