mercoledì 31 gennaio 2024

CRP - Collettivo Rivoluzionario Protosonico è uscito il singolo “Manifesto”







Manifesto è il secondo singolo e video estratto dal disco d’esordio di CRP -
Collettivo Rivoluzionario Protosonico.
Il primo brano - almeno nello stile punk rock - realizzato dai CRP, che più li rappresenta sia come stile sia come testo: non a caso, apre l’album “BEATI VOI!”.
Il video, riprendendo proprio i vari concetti sollecitati dal testo, rappresenta la ricerca spasmodica di qualcosa in cui credere, il disprezzo della cultura e del diverso, la violenza, stregoni di religioni inventate e altro ancora.
Il testo - dichiara Gianmarco Caselli, fondatore del gruppo - è una sorta di
manifesto al contrario: un elenco di situazioni, di input e immagini da cui siamo bombardati ogni giorno e che non ci piacciono. Si va dalle aragoste bollite (noi siamo vegetariani e animalisti) alla cagnetta Laika. E ciò che è peggio è che tutto ciò sembra ormai far parte di una religione o, meglio ancora, di una droga:
queste informazioni, questi prodotti, sono tutte nuove dipendenze, nuove droghe.
Ma in realtà sono tutti spostamenti: l’uomo cerca false divinità, qualcosa in cui credere, qualcosa che possa dare un senso alla propria esistenza. A livello musicale, il brano risente di certe tendenze della musica berlinese anni ‘80 e, per quanto costruito su una base ritmica martellante ben definita e una struttura chiara, la chitarra, ma soprattutto il basso e la tastiera, si muovono su linee rumoristiche fra organi e pianoforti martellati e corde grattugiate”.

Note di regia
a cura di Simone Bracciali
La televisione anni 80, gli incubi contemporanei, Fahrenheit 451, Tetsuo, L’esorcista, Shining, Arancia meccanica, il Grand Guignol, il punk e la New wave, i fumetti di Splatter, l’immagine elettronica e il pensiero digitale. Forse non ritroverete niente di tutto questo nel video di ‘Manifesto’, forse invece nasce da tutto questo. Instabile e disturbato, come confusi e instabili sono i nostri tempi, cercando ‘qualcosa in cui credere”.
CRP - Collettivo Rivoluzionario Protosonico

Biografia


CRP - Collettivo Rivoluzionario Protosonico sono un gruppo industrial post-punk italiano nato a Capannori (Lucca) e costituito da Gianmarco Caselli (voce, basso, tastiere e sintetizzatori), Andrea Ciolino (voce e chitarra) e Michele
Barsotti (basso, tastiere).
CRP suona anche martelli, seghe, trapani, secchielli, catene e altri oggetti da carpenteria.
Il termine “Collettivo” è dovuto al fatto che la band cerca di interagire e
collaborare con altre realtà e con altri artisti. “Rivoluzionario” perché la scrittura dei brani parte prima di tutto da una ricerca musicale che non si rivolga esclusivamente al compiacimento delle dinamiche di
mercato, in un’epoca in cui l’omologazione culturale è fortissima.
“Protosonico” perché l’intento è quello di fare una musica per certi versi più
“primitiva”, in grado di coinvolgere emotivamente l’ascoltatore.

Gianmarco Caselli
Biografia
Fondatore del gruppo industrial punk suburbano C.R.P. (Collettivo Rivoluzionario Protosonico), Caselli è compositore, ideatore e direttore artistico di Lucca Capannori Underground Festival, giornalista, musicologo e professore di italiano e storia. Caselli ha studiato composizione con Gaetano Giani Luporini, ha conseguito la laurea in Storia della Musica all’Università di Lettere di Pisa e il Diploma di specializzazione al Biennio tecnologico dell’Istituto Musicale “Boccherini” di Lucca.
Le composizioni di Caselli si sono imposte in concorsi, festival e contesti nazionali e internazionali e gli è stata commissionata la composizione di musiche da parte
di esecutori e di ensemble, e sonorizzazioni e colonne sonore per video e eventi.
Fondatore e Presidente dell’Associazione V.A.G.A. (Visioni Atipiche Giovani Artisti)
tra le realtà con cui ha collaborato o collabora si ricordano in particolare il Centro studi Giacomo Puccini di Lucca, l’Associazione Musicale Lucchese, il Centro Musica Contemporanea di Milano, l’Associazione Cluster, Lucca Digital Photo Fest, Lucca Film Festival Europa Cinema, il Festival della Sintesi.

LINK UTILI

Manifesto - il testo
Le aragoste bollite
Il circo con gli animali
Autostrade di televisori in appartamenti sudati
Le grigliate
Gli aperitivi
Le domeniche nei centri commerciali
La musica nei negozi
La pubblicità
Le spiagge affollate
Lo sport
Il calcio
Le città dormitorio
Quelli che corrono in macchina
I gossip
I cantanti finto alternativi
I tormentoni dell’estate
Le mezze stagioni non esistono più
I punti al supermercato
I cellulari
I social network
La cagnetta Laika
Nello spazio andateci voi
L’Expo
La Tav La Tv
La vostra droga
Qualcosa in cui credere

martedì 30 gennaio 2024

Gli Shonan pubblicano il nuovo singolo "Play Me Something"



Dopo l'uscita del loro album Kriminals! nel 2021, gli Shonan sono pronti a farci ascoltare nuova musica con questo singolo intitolato Play Me Something, fuori martedì 30 gennaio 2023 per l'etichetta Rocketman Records, primo estratto da un EP in arrivo in futuro. La band è voluta uscire dal terreno tracciato con le pubblicazioni precedenti, rinnovando il proprio sound con un brano che unisce sonorità alternative rock e punk rock/pop punk a influenze più disparate che pescano tanto dall'hardcore quanto dallo shoegaze anni '90.

"Abbiamo spesso riflettuto con le nostre canzoni sulla necessità di trovare qualcuno pronto ad ascoltare seriamente, a stabilire un vero contatto e confronto", raccontano gli Shonan. "Play Me Something fa parte di quelle canzoni. Nella vita di tutti i giorni ci si scontra con chi tenta di controllare attraverso l’indifferenza. Molto spesso dietro a un “suonami qualcosa” si nasconde nient’altro che poco interesse. È in quei momenti che bisogna tentare di prendere una posizione, di smettere di credere alle promesse e alle lusinghe di chi al massimo ti vorrebbe controllare e tenere buono".

 

Ascolta Play Me Something
--

Scritta, composta e arrangiata dagli Shonan
Registrata, mixata e masterizzata da Ettore "Ette" Gilardoni @ Real Sound Studio, Milano
Artwork di Monica Lasagni (@monicatrequarti)

Shonan is:
Arcu – Guitars, vocals
Manu – Bass, backing vocals
Dan – Drums, backing vocals



BIO
 

Gli Shonan nascono a Parma, in una stanza parecchi metri sotto terra, a febbraio 2011. In poco tempo scrivono abbastanza musica da potersi permettere di uscire da quella stanza e cominciare a fare concerti e scrivere un disco. Il sound è lo scontro tra punk e hard rock, i testi drammaticamente autobiografici, e la voglia di farsi sentire rende i concerti energici e coinvolgenti. L’attività live è costante fin da subito e porta la band in giro per l’Italia (opening act per The Casualites, Shandon, The Fire, Tropical Pizza Live, Giancane), nei club e sui palchi dei grandi festival estivi. Dopo la pubblicazione del disco Farewells & Pillows e dei due singoli Uh, Sha La La La! e Fall from Grace, il trio pubblica il singolo She’s a Wolf, e il secondo disco Kriminals! anticipato dai singoli Rocky Roberts e Suburban Hayez.

Ciò che anima la band è da sempre la necessità di dare un senso a ciò che accade nell’arco dei giorni e degli anni, di suonarlo e condividerlo con chi sente lo stesso bisogno; di dare una voce rumorosa a qualsiasi pensiero, di trasformare un concerto in una grande festa. Ma anche il bisogno di sognare a occhi aperti, nella vita e nei 20mq di una sala prove di campagna, scontrandosi con le proprie illusioni e disillusioni, e di suonare, suonare e suonare perché senza musica non si riesce a stare. Costruirsi le proprie regole e infrangerle, assistendo quotidianamente allo scontro tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere. Tutto questo alzando il volume, perché così sentono bene tutti.

Nel 2024 è prevista la pubblicazione del nuovo EP, anticipata da tre singoli di prossima uscita, il primo dei quali, Play Me Something, pubblicato il 16 gennaio.
 


SHONAN