Venerdì 12 dicembre 2025 gli Sludder tornano in scena con Nothing but Strangers, un singolo che apre un nuovo capitolo nella loro storia e, allo stesso tempo, scava con delicatezza in una delle esperienze più universali e difficili da raccontare: quando qualcuno che è stato importante diventa un estraneo.
Il brano nasce da una constatazione semplice e malinconica. Non sempre serve un terremoto emotivo per allontanarsi: più spesso è la vita a ridisegnare le traiettorie senza chiedere permesso, lasciando dietro di sé relazioni evaporate, vuoti imprevisti, presenze che diventano silenzio.
In Nothing but Strangers non c’è rabbia e non c’è sconfitta. C’è piuttosto la consapevolezza di muoversi negli stessi luoghi di sempre, ma con coordinate ormai cambiate. È la solitudine che arriva non per ferire, ma per far capire quanto siamo costretti – prima o poi – a fare i conti con noi stessi.
Musicalmente gli Sludder proseguono la strada intrapresa con il loro primo EP Sooner or Later: un equilibrio misurato tra melodia e ruvidità, dove nessun elemento prevale sull’altro. Un approccio essenziale, sincero, che permette a ogni sfumatura emotiva di emergere senza sovrascrivere la precedente.
È un singolo che non anticipa tutto del nuovo album previsto per il 2026, ma rende chiaro un punto: la band bresciana non ha intenzione di incastrarsi in un solo suono. Vuole restare fedele soprattutto a ciò che sente – nei testi, nelle scelte melodiche, nelle piccole crepe emotive che fanno respirare ogni brano.
Registrata, mixata e masterizzata da Carlo Altobelli al Toxic Basement Studio, Nothing but Strangers non parla di un addio. Parla di ciò che arriva dopo, quando la distanza si è già creata e non resta che guardarsi dentro per trovare nuove direzioni.
Un singolo che apre, con delicatezza e lucidità, la strada verso un 2026 che potrebbe segnare una svolta importante nel percorso degli Sludder.
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