venerdì 28 novembre 2025

Nuovo album dalla band spagnola emergente MINOICA— “Minoría de Manzanas Podridas”


La band andalusa (o meglio, dalla Spagna) MINOICA pubblica il suo ultimo progetto, Minoría de Manzanas Podridas, uscito il 23 aprile 2025. 
Si tratta di un EP — 6 tracce per circa 24 minuti totali — ma capace di condensare una visione potente, incontrollata, fatta di rabbia, disillusione e introspezione. 

MINOICA si muove tra noise-rock e post-punk abrasivo, con chitarre distorte, tensione costante e atmosfere cupe, claustrofobiche e allo stesso tempo liberatorie — una scelta sonora che fa eco all’urgenza lirica del gruppo. 
La struttura delle canzoni evita formule rassicuranti: le distorsioni, a tratti caotiche, servono a veicolare un mood di disordine emotivo e disillusione — perfetto se siete in cerca di musica che non ti lascia tranquillo.


I testi dei Minoría de Manzanas Podridas sono spietati. Si parla di alienazione, perdita, sensazioni d’istinto animalesco, disfacimento sociale, implosioni interiori. Immagini forti, a tratti disturbanti — “sei un animale estinto”, “sei venduto, credi alle tue menzogne”, “navigando in un mare oscuro… ogni passo può essere l’ultimo” — non lasciano spazio a compromessi. 

Ma c’è anche — dietro la furia, la disperazione, il caos — un desiderio di rinascita, di liberazione: del corpo, della mente, della propria animalità. Questo contrasto tra distruzione interiore e ricerca di verità rende l’album una piccola esplosione sonora e filosofica.

Minoría de Manzanas Podridas non è musica per tutti: chi cerca melodia semplice o comfort acustico resterà spaesato. Ma se amate il post-punk ruvido, il noise-rock come scarica emotiva, se siete disposti a confrontarvi con testi duri e visioni nere del mondo contemporaneo — allora questo EP è un pugno nello stomaco che risveglia.

In un panorama spesso omologato, MINOICA riesce a ritagliarsi uno spazio netto: senza compromessi, senza voler piacere a tutti.

MECHA PRJT – “ALTE ASPETTATIVE” Un disco per chi ha più domande che certezze Fuori ovunque dal 28 novembre 2025


Arrivi a ridosso dei trent’anni e all’improvviso tutto sembra una gara a ostacoli: carriera, relazioni, prospettive, fallimenti – e soprattutto quel senso di dover “essere già qualcosa”. È esattamente dentro questa pressione generazionale che il Mecha Prjt affonda i denti con Alte Aspettative, il nuovo disco del collettivo Hyperpop/Punk romano formato da lacaligine, davidefrattafalso e uk1yo.

Tredici brani che oscillano tra cinismo tenero, ironia sfrontata e coltellate di sincerità, incastrati su produzioni iperveloci, glitchate, distorte, perfette per una generazione che scrolla, corre, crolla e poi riparte. Il trio non racconta semplicemente la propria vita: fotografa una condizione condivisa da chi è nato alla fine degli anni ’90, cresciuto tra periferie e contraddizioni, bombardato da aspettative impossibili e stimoli infiniti.

Il titolo Alte Aspettative non è una provocazione, ma una diagnosi. Ogni canzone è un frammento di esistenza vissuta tra l’hinterland romano e il cyberspazio:

Mondo Fatato mette in scena lo scontro tragicomico con le narrazioni della generazione precedente, tra rimpianti e storie al limite dell’assurdo.

Guidonia Scare Me è un inno claustrofobico alla provincia, dove ogni strada sembra portare sempre nello stesso posto.

Mi Piace il Gelato e La Funivia affondano nel cuore di una nostalgia semplice e devastante, capace di trasformare gesti minimi in ricordi eterni.

Il Caro e Vecchio Rock’n’Roll e Vietato Scopare giocano con le aspettative sociali e sentimentali, tra la necessità di “sistemarsi” e il desiderio di mandare tutto a quel paese.

Gachapon e Serotonina aprono il vaso di Pandora della dipendenza digitale, tra collezionismo compulsivo, dopamina a click e vuoti impossibili da riempire.


Nonostante la vena ironica e l’attitudine goliardica, il disco scava senza pietà nelle crepe emotive: la paura del futuro, l’incapacità di stare al passo, la sensazione di vivere in un eterno caricamento che non arriva mai al 100%.


Il Mecha Prjt non è mai stato un progetto isolato, e Alte Aspettative lo dimostra con cinque ospiti dall’underground italiano, ognuno capace di portare benzina, caos e identità ai brani:

Chazz (Bergamo)

Carmelo Avanzato (Roma)

Poison Blackout (Bergamo)

Sun Dojo (Roma)

Alfonso Cheng (Nocera Inferiore)


Il lavoro di produzione è altrettanto variegato: Brnchild, Container Audio Room, BSE Studios, Sun Dojo, Carmelo Avanzato e SoundLab Chalet contribuiscono a un sound che muta forma a ogni pezzo ma resta riconoscibile, abrasivo, unico.


Alte Aspettative è un manifesto generazionale travestito da disco hyperpop punk. Fa ridere quando dovrebbe far piangere, colpisce quando sembra scherzare, e lascia addosso quella dolce sensazione di non essere soli a sentirsi fuori tempo.

Se avete passato anni a dirvi “dovrei essere più avanti di così”, questo disco è per voi.
Se avete smesso di crederlo… ancora di più.

Il Mecha Prjt non promette risposte. Ma promette compagnia nell’attesa.
E a volte, è tutto ciò di cui abbiamo davvero bisogno.

Ascolta "Alte Aspettative" 

giovedì 27 novembre 2025

THE AUTOCRATICS “KEEP GOING” LO SKA PIÙ FOLLE DEL GIAPPONE È TORNATO!8


Hey Rudies, lasciate perdere tutto e alzate il volume: il mostruoso suono post 2Tone dei The Autocratics è tornato per farvi muovere ogni singolo muscolo! La band di Tokyo — una delle realtà più incendiarie della scena ska internazionale — pubblica oggi il nuovo video di “Keep Going”, estratto dal nuovissimo album “No Time To Waste”, disponibile da oggi su Kob Records in formato LP e CD Digipack.


Fin dai primi secondi, “Keep Going” suona come un messaggio chiaro: niente pause, niente compromessi, solo energia allo stato puro. Se Madness e The Specials sono stati i padri fondatori del movimento 2Tone, gli Autocratics ne raccolgono l’eredità e la lanciano a velocità supersonica verso il futuro. Fiati poderosi, ritmiche irresistibili e un’attitudine street & rude che non fa prigionieri: questo è ska per chi non vuole stare fermo.

“No Time To Waste” è un concentrato di 12 tracce pensate per farvi saltare, ballare e — perché no — ricordarvi perché lo ska continua ad essere uno dei linguaggi musicali più vitali e contagiosi del pianeta. Una scarica di adrenalina che dimostra ancora una volta quanto il Giappone sappia reinterpretare i generi occidentali con una cura maniacale e un cuore pulsante.

Se amate:
✔️ 2Tone originale
✔️ ska rovente e metropolitano
✔️ riff che vi si stampano in testa
✔️ cori da urlare sotto il palco

… allora non avete letteralmente tempo da perdere.

ORDINA IL TUO LP O DIGIPACK CD SU KOB RECORDS
e preparati a ballare come se fosse di nuovo 1979.

Ska Ska Ska. Keep Going. The Autocratics are coming. 🚀
E voi? Siete pronti a muovere i piedi al beat più rocksteady del momento?

IDKs “FAR FROM HOME” NOSTALGIA DI CASA IN UN MONDO INDIFFERENTE


Con “Far from Home”, gli IDKs tornano con un singolo che affonda le mani nella tradizione del punk più autentico: sporco, ruvido, diretto, costruito su un unico riff di chitarra che si ripete ossessivamente mentre cambia la sua pulsazione ritmica. Un mantra sonoro che stringe, soffoca, graffia. Il ritornello, sostenuto da un solo accordo, amplifica volutamente questo senso di tensione e instabilità, trasformando la canzone in una corsa senza fiato dentro l’inquietudine contemporanea.

Il brano nasce come riflessione sulla vita quotidiana, sulla sua incapacità di dare respiro e sulla sensazione di muoversi in un mondo “barrens”, sterile, privo di senso. Le parole di “Far from Home” evocano un’esistenza in cui l’umanità sembra aver perso ogni scintilla: “All the places around are barren / all the people I see are wasting their lives, one day at a time”. È una fotografia spietata dell’alienazione moderna, un contesto in cui il dolore non trova sollievo e l’indifferenza divora ogni cosa: “Nothing seems to relieve the pain and nobody cares if you die forgotten and bleak alone in the dark”.

Questo smarrimento si scontra con un altro concetto forte: la nostalgia di un’origine ideale, un “casa” che non è solo un luogo ma una dimensione utopica, un modello sociale e umano irraggiungibile. Da qui il titolo, che è insieme un grido e una resa: “We are far from home and we ran out of hope”. Lontani da casa, lontani dalla speranza.

“Far from Home” è una corsa nel vuoto, un commento amaro sul mondo di oggi che non cerca consolazione ma consapevolezza. Una canzone che suona come deve suonare il punk: vera, instabile, urgente.

Gli IDKs nascono nell’estate del 2023 dall’incontro fra Edu, Matteo e Gianluca, intenzionati a dare nuova vita a un progetto precedente interrotto. Dopo l’arrivo di una bassista all’inizio del 2024, la band inizia un’intensa attività live tra Milano e provincia, pubblicando nel giugno dello stesso anno l’EP “I’m Not Dead”, disponibile anche in audiocassetta.

Il singolo “I Hate You” attira l’attenzione della web radio americana Punk Rock Demonstration, che lo trasmette regolarmente. Nel 2025 la formazione cambia ancora: Edu passa al basso e gli IDKs tornano alla formula del trio. A giugno pubblicano “Propaganda”, accompagnato da un videoclip, anch’esso trasmesso da Punk Rock Demonstration.

Nello stesso periodo suonano al Rock’n’Roll di Milano per celebrare il decimo anniversario del Lumacabra Tattoo Studio. A settembre 2025 firmano con l’etichetta Sorry Mom! e iniziano a lavorare ai nuovi singoli e al loro primo LP.

ASCOLTA "FAR FROM HOME”!





mercoledì 26 novembre 2025

Future radio “It’s Not Over” – Il nuovo singolo è una scarica di energia e autodeterminazione


Con It’s Not Over, i sudafricani Future Radio tornano a mettere il dito nella piaga con il loro mix esplosivo di pop-rock, pop-punk e new wave. Il brano, uscito il 21 novembre 2025, è una dichiarazione di guerra mascherata da inno da cantare a pieni polmoni: un messaggio di sfida a chiunque provi a spegnerti, schiacciarti, o darti per vinto troppo presto.

Sospinto da un groove pulsante e da un ritornello che resta incollato (“It’s not over, not over till I say that”), il pezzo alterna leggerezza e presa di posizione, trasformando la frustrazione in forza. È un inno all’autostima scritto per chi è stato sottovalutato, giudicato o trattato ingiustamente: quando la misura è colma, la resistenza diventa necessaria.

Il frontman Johnny Late non usa mezzi termini: “Odio i bulli. Nessuno ha il diritto di trattare male un’altra persona. Questa canzone è nata così, come una linea nella sabbia. È il nostro modo di dire: ‘Hai vinto la battaglia, ma la guerra è appena iniziata’.”
Una dichiarazione che racconta perfettamente la doppia anima del singolo: divertito, irriverente, ma affilato come una risposta che non si lascia più cancellare.

Prodotto dalla band stessa e rifinito dal mix e mastering di Joshua Oosthuizen (Blue Mountain Industries, Canada), It’s Not Over arriva accompagnato da un’imponente campagna promozionale: video ufficiale, lyric video, remix, radio tour, lancio live e una serie di contenuti dedicati. Una strategia che conferma l’identità multimediale del progetto Future Radio, da sempre attento tanto ai suoni quanto alla narrativa visiva.

Guidati da Johnny Late – songwriter, cantante e chitarrista – i Future Radio sono una delle realtà più dinamiche dellai scena rock sudafricana. Con due album all’attivo, dieci singoli e un accordo di distribuzione siglato nel 2024 con Universal Music, la band continua a costruire un percorso solido, capace di parlare a outsider, ribelli e a chiunque rifiuti l’idea di farsi mettere in un angolo.

ECZEMA – “Diagnosi” Tutti medici con la vita altrui“La gente ti saluta! Diagnosi! E intanto ti scruta! Diagnosi! E poi ci ricama! Diagnosi!”


Con “Diagnosi”, gli Eczema tornano a colpire con la loro miscela di punk rock appuntito e ironia corrosiva, puntando il dito contro una delle malattie più diffuse della contemporaneità: la mania di etichettare tutto e tutti.

Fin dal primo ascolto, il brano si presenta come un manifesto di autodifesa dalla tossicità sociale. Quelle “diagnosi” ripetute nel ritornello sono il coro giudicante che tutti conosciamo: familiari, amici, colleghi, sconosciuti… sempre pronti a stabilire cosa dovremmo essere, come dovremmo vivere, perché dovremmo cambiare. Gli Eczema ribaltano questo meccanismo con sarcasmo e ritmo, trasformando un’esperienza comune in un inno punk di liberazione.

Il videoclip: un ambulatorio dell’assurdo

Nel videoclip, ambientato in uno studio medico grottesco e surreale, una parata di “referti umani” mette in scena la diagnosi come spettacolo: ognuno diventa un caso clinico da classificare, un corpo da esaminare secondo le aspettative degli altri. Un’estetica volutamente esagerata che mostra quanto sia malata la nostra ossessione per analizzare, commentare e giudicare ciò che non ci riguarda.

Con questa uscita, gli Eczema proseguono il cammino avviato con l’album d’esordio “Diagnosi” (agosto 2024), dove la malattia, la corporeità e il disagio diventano metafore di una società contraddittoria e ipercritica. Dal 2022, anno della loro nascita in Sardegna, la band intreccia musica, ironia tagliente e critica sociale in un linguaggio che mescola post punk, hardcore, pop punk e incursioni hard rock.

Dopo i singoli “Insulina” (2023) e “Diarrea” (2024), e dopo un primo album ricco di riferimenti – come l’omaggio a Haruki Murakami in “Sulla spiaggia” – il nuovo singolo ribadisce l’identità del gruppo: provocatorio, viscerale, consapevole.

Il 2025 segna anche la consacrazione dal vivo degli Eczema: dall’apertura ai Punkreas a Sarroch il 14 settembre, fino alla finale nazionale del Sanremo Rock & Trend 2025 sul palco del Teatro Ariston. Un percorso in crescita che conferma la band come una delle realtà più interessanti e sfrontate del punk rock italiano contemporaneo.

“Diagnosi” è disponibile su tutte le piattaforme digitali: una dose concentrata di rabbia lucida, sarcasmo e identità.
Perché, alla fine, l’unica diagnosi che conta è quella che scegliamo di darci noi stessi.








martedì 25 novembre 2025

Luke Style torna con Le regole della sete: ironia, imbarazzo e verità in un bicchiere


Dopo l’energia tesa e pulsante della riflessione socio-politica di Uccideremo la democrazia, Luke Style torna con un’altra tessera del mosaico che comporrà il suo album d’esordio da solista, atteso per il 2026. Il nuovo singolo, Le regole della sete, esce venerdì 21 novembre 2025 e conferma la direzione di un artista che non ha paura di raccontare le crepe dietro la superficie.

Musicalmente il brano si muove tra pop rock e rock alternativo, oscillando con naturalezza tra potenza e introspezione. È un pezzo che vive in bilico: energico ma fragile, leggero ma affilato. “Le regole della sete è un viaggio tra l’imbarazzo e l’obbligo di connessione”, racconta Luke Style. “Parla di quel momento sospeso in cui devi rompere il ghiaccio con sconosciuti, cerchi le parole giuste ma inciampi nei soliti luoghi comuni”.

Ed è proprio lì, in quell’imbarazzo così umano, che la canzone trova la sua verità. Le regole della sete diventa la colonna sonora di quelle serate in cui un bicchiere — o la scusa di tenerne uno in mano — è tutto ciò che serve per abbassare un po’ la guardia e sentirsi più autentici, anche solo per pochi minuti. Ironia e malinconia si intrecciano mentre il brano osserva con delicatezza il tentativo universale di sembrare a proprio agio nel mondo degli altri, scavando nella vulnerabilità nascosta dietro le nostre maschere quotidiane.

Ascolta Le regole della sete
YouTube 





Prossime date

27 novembre – Joshua Blues Club, Como


BIO

Luke Style è un musicista attivo da oltre vent’anni. Ex membro dei The Styles (2005–2009), ha calcato alcuni dei palchi più importanti d’Italia, collaborando con J-AX e aprendo concerti per artisti del calibro di Deep Purple, Vasco Rossi, The Fratellis e Iggy Pop. Oggi prosegue il suo percorso come artista indipendente, mescolando rock energico, scrittura sincera e melodie senza filtri.

Dopo La ballata delle rose, chiude il 2025 con i singoli Uccideremo la democrazia e Le regole della sete, anticipazioni del suo primo album solista in uscita nel 2026.

WITH LOVE “Yours, Truly” – Un pezzo di storia dell’hardcore italiano finalmente su vinile


Green Records e Shove Records uniscono le forze per riportare alla luce una delle testimonianze più importanti dell’hardcore italiano: “Yours, Truly”, una raccolta monumentale che celebra i With Love, band imprescindibile della scena tra la fine dei ’90 e i primi Duemila.
Il doppio LP – in uscita il 14 gennaio 2026 in sole 300 copie – è ora disponibile in preorder su Shove Records.

Ascolta “I'll Breath In The Water” – uno dei brani più iconici e intensi della band, tratto da I Love Cul de Sac – direttamente sulla pagina del preorder.


Per chi ha vissuto quegli anni, i With Love non sono solo una band: sono un ricordo fisico.
Sono il sudore dei centri sociali, le urla che diventano catarsi, le chitarre che crollano addosso come frane emotive. Riff convulsi, batteria fuori controllo, cambi di ritmo imprevedibili e la voce disperata e febbrile di Nico Vascellari: una miscela in anticipo sui tempi, capace di mescolare screamo, post-hardcore e tensione emotiva fino a creare qualcosa di totalmente proprio.

“Yours, Truly” raccoglie i primi due album della band – per la prima volta su vinile – insieme a brani dallo split con Mindless Collision, al singolo “Wolf In Modern Fairytales” e a un inedito esclusivo.
Non una semplice ristampa, quindi, ma un vero e proprio documento storico: un atto di memoria, di riconoscenza e di resistenza.+

Le parole di Giulio Repetto (Green Records) riportano direttamente alle radici:

Martedì 3 giugno 1997. Io e Nico eravamo nel magazzino di Green Records a Padova… Ricordo le pizze, le scatole, la sensazione che qualcosa stesse nascendo. I With Love portavano qualcosa di nuovo, viscerale. A distanza di un quarto di secolo, finalmente diamo ai loro primi due dischi la vita che meritano: quella su vinile.”

Un cerchio che si chiude anche per Manuel Piacenza (Shove Records):

Credo di aver visto i With Love per la prima volta al Two Days of Struggle Festival, tra il ’96 e il ’97. Trent’anni dopo, questa uscita è un cerchio che si chiude. È un progetto nato dal desiderio di recuperare e valorizzare il materiale che ha segnato la scena hardcore italiana. Questo disco si riassume in una parola: emozione.”



Il lavoro di rimasterizzazione è stato affidato a Carlo Altobelli (Toxic Basement Studio), che restituisce ai brani la loro potenza primordiale senza tradirne l’urgenza originaria.

Edizioni disponibili

“Yours, Truly” sarà stampato in tre varianti limitate:

125 copie in vinile blu

125 copie in vinile argento

50 copie in vinile argento/blu splatter


Una tiratura ridotta, pensata per chi ama collezionare, ma soprattutto per chi quei dischi li ha vissuti o li ha scoperti dopo, riconoscendo nei With Love una band destinata a parlare anche alle generazioni successive.


Non è nostalgia. È riconoscimento.
È la consapevolezza che certe band non scompaiono: sedimentano, influenzano, rimangono come ferite luminose nella memoria collettiva di una scena.

“Yours, Truly” celebra tutto questo: la furia, il cuore, le contraddizioni, la fragilità e la potenza di un’epoca che i With Love hanno raccontato come pochi altri.

Preorder disponibile ora su Shove Records
Uscita ufficiale: 14 gennaio 2026


lunedì 24 novembre 2025

Silly Sam torna con "Antifragile" il singolo che trasforma le cadute in rinascite «100 volte a terra, in piedi 101»


Dall’incontro tra un rap contaminato di pop punk e nu metal e le teorie del matematico e filosofo Nassim Nicholas Taleb nasce Antifragile, il nuovo singolo di Silly Sam. Un brano che non si limita a fotografare il caos, ma lo abbraccia: ogni urto diventa carburante, ogni crepa un punto da cui ripartire più forti.

Con una sincerità spiazzante, Silly Sam si immerge in una storia profondamente autobiografica, fatta di cadute, collisioni e ripartenze. Ma qui non c’è autocommiserazione: c’è la consapevolezza che l’essere umano è un sistema antifragile, capace di trasformare gli imprevisti in occasioni di crescita. È questo il cuore pulsante di Antifragile, prodotto da Charlie Amendola e Andrea Caccese, naturale prosecuzione del percorso iniziato con PVC (2024) e con i singoli successivi, sempre più orientati verso introspezione e profondità emotiva.

Guarda il videoclip:





Il Dammi un Secondo Tour – le prossime date

7 dicembre – Pogue Mahone’s, Milano (release party di Antifragile, con Vince)

19 dicembre – Mamamu, Napoli (con NoDRIP)

21 dicembre – Pank Rabbit, Frascati – Roma


Chi è Silly Sam

Classe 2002, Samuele Buchsbaum, in arte Silly Sam, nasce artisticamente nella scena hip hop udinese prima di trasferirsi a Milano, dove nel 2020 inizia a fondere il rap con le nuove estetiche pop punk. Con testi affilati come lame e una scrittura capace di affrontare temi scomodi con una dose rara di empatia, Silly Sam prova a portare luce e positività a chi si sente “sbagliato”, facendo battaglia a pregiudizi, polemiche e critiche.

Il suo mix esplosivo di flow rap e energia pop punk lo ha portato nelle playlist editoriali di Spotify, da sanguegiovane a New Music Friday Italia. Dal vivo ha macinato chilometri tra Nord e Centro Italia, partecipando a eventi come Emo Night, Punk Rock Night, Pop Punk Mosh Party, FestivalPark e All The Punx Kids, condividendo il palco con realtà come Sunset Radio, WEL, xDiemondx, Il Pagante, Eyes Set to Kill, Psycho Village e Logan17.
Conduce inoltre il programma “Punk it Up” su Radio Tausia.

Dopo il suo primo vero tour, il PRIMƏVERƏ TOUR nel 2024, nel 2025 parte il nuovo Dammi un Secondo Tour.

Credits

Testo: Samuele Buchsbaum

Musica: Charlie Amendola, Andrea Caccese

Produzione: Charlie Amendola, Andrea Caccese

Copertina: Manuel Calisti

Videoclip: Manuel Calisti

LOW-L FEST 2026 19/20/21 giugno – TOO, Piacenza Tre giorni, due palchi, 25 band e una promessa: la lineup più folle di sempre


Il LOW-L FEST torna nel 2026 con la sua settima edizione e lo fa in grande stile: tre giorni di musica, oltre 25 band, due palchi, DIY, talk, food & beverage e una nuova casa, il TOO di Piacenza (via XXIV Maggio 51). L’appuntamento è fissato per il 19, 20 e 21 giugno, e l’atmosfera che si respira già ora è quella delle grandi occasioni.

A confermarlo ci sono i numeri: gli abbonamenti Blind Ticket sono andati sold out in poche ore, segno che la community del festival non vede l’ora di tornare sotto (e sopra) il palco. Ma niente panico: la seconda release sta per arrivare su lowlfest.bigcartel.com, insieme a un primo grande annuncio che promette di muovere parecchia polvere.
Per chi punta a un’esperienza più mirata, i biglietti giornalieri saranno disponibili su dice.com.


L’edizione 2026 del LOW-L FEST si prepara a essere una delle più feroci, sudate e imprevedibili di sempre. La domanda ora è inevitabile: chi salirà sul palco piacentino a giugno?
La risposta arriverà molto presto. Nel frattempo, tenete le Dr. Martens allacciate e il calendario libero: l’estate punk-hardcore italiana sta per riaccendersi.


giovedì 20 novembre 2025

TLA chiudono la trilogia con “Soggetto Instabile”: una confessione sotto la maschera


Atmosfere cupe, malinconia che scava e un’urgenza emotiva impossibile da ignorare: “Soggetto Instabile” è il terzo e ultimo tassello della trilogia di singoli che i TLA, band vicentina, hanno pubblicato nel corso del 2025. Un percorso che ha mostrato la loro parte più fragile, più diretta, più autentica.

Viviamo in un mondo che ci impone di apparire solidi, impeccabili, sempre pronti a dimostrare qualcosa. Ma cosa succede quando la maschera cade? È da questa domanda che nasce “Soggetto Instabile”, un brano che parla del desiderio profondo di essere visti per ciò che siamo davvero, senza coperture, senza filtri, senza la paura di mostrare le fessure della nostra armatura quotidiana.


La canzone si rivolge a chi sente di dover trattenere un urlo sotto pelle, a chi conosce bene il peso delle insicurezze e delle aspettative. Se sotto la tua maschera c’è qualcuno che grida, allora questa canzone è anche la tua.

Anche per questo capitolo conclusivo, la band ha scelto di collaborare con l’artista Marco About per la copertina, mantenendo una coerenza visiva che ha accompagnato l’intera trilogia. La registrazione porta ancora una volta la firma di Andrea “Spazza” Rigoni dei Derozer, garanzia di un suono pulito, deciso e fedele all’attitudine dei TLA.

Venerdì 21 novembre la maschera si può finalmente lasciare cadere:
Soggetto Instabile” arriva su tutte le principali piattaforme digitali.
Pronti a mostrarvi per come siete davvero.





Good Morning Cernobyl’ tornano con “Murderer City”: il nuovo singolo è un inno oscuro all’alienazione urbana




ASCOLTA “MURDERER CITY”!




I Good Morning Cernobyl’ pubblicano “Murderer City”, un singolo che affonda lo sguardo nel cuore corrotto della metropoli contemporanea. Una città assassina, che inghiotte identità, desideri e immaginazione in nome di un’omologazione imposta dal sistema. Un sistema che promette redenzione, efficienza, routine — ma che in realtà paralizza e anestetizza.


Le strofe, dal cantato marziale e ripetitivo, evocano una folla di lavoratori-soldati che avanzano verso i “non-luoghi” della produzione: fabbriche, uffici, corridoi di vetro e neon. È la marcia quotidiana di chi sacrifica un pensiero a ogni passo, mentre il testo — un flusso spezzato e allucinato — racconta il delirio di una mente svuotata, che continua a funzionare per inerzia.

Nella “Murderer City”, insegne luminose e strade affollate non sono simboli di vitalità, ma trappole: l’esca perfetta di un inganno collettivo. Promettono opportunità, ma dietro si nasconde una piovra che stritola ogni residuo di libertà e autenticità.

Scritto nel 2018 e recentemente rielaborato, il brano segna un cambio di pelle per i Good Morning Cernobyl’. Il punk ’77 delle prime pubblicazioni lascia spazio a un sound più oscuro, viscerale e industriale, in cui si sentono le ombre dei Killing Joke e la tensione sperimentale dei Throbbing Gristle.

La città di “Murderer City” sembra prendere vita tra nebbia, cemento e catene di montaggio: una colonna sonora perfetta per un’alba fredda in cui la macchina urbana ricomincia a divorare i suoi abitanti.

Nati a Perugia nel 2018, i Good Morning Cernobyl’ hanno portato avanti fin dall’inizio un approccio diretto e ruvido al punk cantato in inglese. Dopo l’EP omonimo del 2020 e lo split “Coverbyl #1 – Playing the Lockdown” (2021), la band ha pubblicato nel 2023 l’album “No Time to Fear”, seguito dalla cover “Bite It You Scum” di GG Allin e da un tour in Germania, tra Berlino e Lipsia.

Nel 2024 entrano nel roster Sorry Mom!, pubblicando i singoli “Brave New People” e “Underfaith”. “Murderer City” è il terzo singolo del 2025 e anticipa il nuovo album previsto per il 2026, che includerà tre inediti aggiuntivi.

Line-up

Giuliano Picciafuoco – voce, chitarra

Massimo Margaritelli – voce, basso

Lorenzo Bonamente – voce, batteria

Gabriele Mameli – voce, chitarra

Flo LeBeau annuncia l’album di debutto “Epilepsy” e pubblica il nuovo singolo “We Need To Talk”


Con il singolo “We Need To Talk”, il cantautore svizzero Flo LeBeau presenta la prima anticipazione del suo album di debutto “Epilepsy”, in uscita nel 2026 per Little Rebel Records su CD, vinile e in digitale.

ASCOLTA IL SINGOLO:




Descritto da Ox Fanzine come “a tiny bit punk”, Flo LeBeau unisce radici folk e attitudine punk in un linguaggio personale e diretto, che in questo nuovo lavoro si arricchisce di sfumature mediterranee e di un approccio più maturo e consapevole.

L’album è stato registrato nella primavera del 2025 agli Ultramarinos Costa Brava Studios, sulla costa mediterranea spagnola. Alla produzione troviamo il duo Santi e Victor Garcia (Not Scientists, Toundra, The Meseeks, Back East, CRIM, tra gli altri), che ha contribuito in modo decisivo al carattere sonoro del disco. Batteria energica e chitarre spagnole conferiscono a “We Need To Talk” un’atmosfera nuova e intensa, in cui si percepisce chiaramente l’influenza dell’esperienza in studio in Spagna.

Con “Epilepsy”, Flo LeBeau apre un capitolo profondamente personale: attraverso la musica affronta la propria esperienza con l’epilessia, con l’obiettivo di sensibilizzare e contribuire alla riduzione dello stigma che ancora oggi circonda questa condizione.

Il singolo “We Need To Talk” è un invito al dialogo — a parlarte di ciò che spesso resta taciuto: tabùt, paure, preoccupazioni, o più nello specifico, dell’epilessia. Con la sua voce sincera e coinvolgente, Flo LeBeau propone un messaggio di empatia, comprensione e apertura.

Cos’è l’epilessia?
L’epilessia è una condizione neurologica caratterizzata da crisi epilettiche ricorrenti.
Una crisi epilettica è una temporanea disfunzione delle cellule nervose nel cervello.t
In Svizzera, circa 75.000 persone convivono con l’epttilessia.
Una persona su 26 sperimenterà una crisi nel corso della vitat.
Molti vivono una vita del tutto normale, ma il pregiudizio e la stigmatizzazione restano diffusi.
Informazione e dialogo sono strumenti fondamentali per atbbattere le barriere.
Prossimi concerti
25 ottobre 2025 – Tattoo Shop, Delémont
13 novembre 2025 – Brienzer Märit, Brienz
29 novembre 2025 – Patiententag Epi Suisse, Lucernatt
1 dicembre 2025 – Café Kairo, Berna (open mic – featured artist)


Artista: Flo LeBeau
Titolo album: Epilepsy
Primo singolo: We Need To Talk
Etichetta: Little Rebel Records
Uscita album: 2026



mercoledì 19 novembre 2025

MOTHER: fuori ora il nuovo singolo e video “Magic Lungs”, primo assaggio del prossimo album


I Mother tornano a farsi sentire con “Magic Lungs”, il nuovo singolo che anticipa l’uscita del prossimo album e segna l’inizio di un nuovo capitolo per la band veneta. Il brano è accompagnato da un videoclip ufficiale già disponibile su YouTube e sarà presto ascoltabile su tutte le piattaforme digitali.

GUARDA IL VIDEO:





Registrata, co-prodotta, mixata e masterizzata da Matteo “Ciube” Tabacco (Dufresne) al Raptor Studio di Vicenza, “Magic Lungs” è stata una delle prime tracce composte per il nuovo disco e ne incarna pienamente lo spirito: un mix di emotività, urgenza e intensità umana. Da sempre i Mother scavano nel post-hardcore e nell’alternative rock anni ’90, contaminandoli con un approccio personale, libero e profondamente istintivo.

“Magic Lungs è una lettera d’amore a chi fa parte della comunità hardcore e underground, sia come partecipante e spettatore sia come artista. È un promemoria su come i valori di questa scena non svaniscano una volta scesi dal palco, ma continuino a vivere nelle persone che la compongono. Per noi è un anthem sull’inclusività dell’underground, quel luogo da sempre accogliente per chi non si sente a casa da nessuna parte”, racconta la band.

Il videoclip, diretto da Marcello Della Puppa (Colibree), vede i Mother immersi in un paesaggio naturale dai toni quasi mistici, circondati da pitture rupestri che rimandano a un immaginario tribale, simbolo delle sottoculture che li hanno cresciuti. Le illustrazioni prendono vita grazie alle animazioni di Saverio Cazzin, mentre i dietro le quinte—pubblicati in anteprima sui social—sono stati curati da Giacomo Carraro. L’artwork del singolo, così come quello del futuro album, nasce dalla collaborazione tra Riccardo Volpe e lo stesso Cazzin.

Nati in provincia di Venezia, i Mother si sono fatti conoscere con il debut EP Love Vision (2019) e con una lunga serie di live che li ha portati su palchi come Venezia Hardcore e Sherwood Festival, condividendo la scena con Blowfuse, Dune Rats, Storm{O} ed Eversor. Dopo il flexi-disc Dillydallying (2020) e il doppio singolo Golden Walls/Heights (2022), la band ha intrapreso un percorso di scrittura e rinnovamento culminato nella realizzazione del primo full-length in arrivo.

Se “Magic Lungs” rappresenta l’evoluzione naturale del sound delle loro prime uscite, le prossime pubblicazioni mostreranno come i Mother abbiano deciso di andare oltre i confini dei generi che li hanno formati, esplorando territori sonori nuovi e inattesi.

Prossimi concerti

14/11 – Rivolta, Marghera (VE)

03/01 – Django, Treviso


Mother sono

Saverio Cazzin – batteria

Giacomo Biasion – chitarra, voce

Axel Franco – basso

Riccardo Volpe – voce

Davide Castegnaro – chitarra, voce



martedì 18 novembre 2025

THE POST SEASONS – “New Sensation” Punk, poesia e zero voglia di stare zitti


I Post Seasons arrivano da Bergamo e, fin dal primo ascolto, è chiaro che non hanno alcuna intenzione di essere la band più precisa del mondo. Né la più tecnica. E sicuramente non la più sobria. Ma chi se ne frega? Loro puntano a qualcosa di molto più raro: quella scintilla emotiva che trasforma un coro urlato in un manifesto, un ritornello imparato dopo due birre in un ricordo che resta attaccato addosso.

New Sensation” è il loro primo singolo, ma suona come il frutto di una lunga vita passata tra locali sudati, dischi consumati e amicizie forgiate nel rumore. Tipo i New York Dolls, ma senza lustrini e con più Braulio; veterani dell’indie che non hanno ancora imparato a suonare in silenzio, né sembrano intenzionati a farlo. Troppo tardi per essere i Replacements, troppo cinici per essere i Jets To Brazil, e probabilmente troppo testardi per smettere.


Il riff d’apertura non è un plagio: è una dichiarazione d’intenti. Un colpo al cuore della tradizione punk più romantica, quel punto esatto in cui lo sfogo incontra la melodia e tutto diventa un po’ più vero. “New Sensation” procede così, a muso duro ma con il sorriso storto, mescolando poesia e distorsione come se fossero sempre dovute stare insieme.

Alla produzione c’è Federico Inguscio, batterista dei Lowinsky, che incanala il caos dei Post Seasons senza addomesticarlo: l’energia rimane grezza, viva, rumorosa, proprio come dev’essere.

Se cercate tecnica, compostezza o educazione, passate oltre.
Se invece credete che il punk possa ancora emozionare, urlare, ridere e ferire nello stesso minuto, “New Sensation” è la vostra nuova ossessione.

Jim Mannez canta l'anniversario dell'attentato al Bataclan, urlando impressioni, memoria e stordimento


Jim Mannez canta l'anniversario dell'attentato al Bataclan, urlando impressioni, memoria e stordimento, con una sensibilità molto personale e intensa, come si confà ai grandi cantautori. Nel 2026 l'uscita dell'album.


Dice Jim: "Era il 13 novembre 2015 e il TG parlava di un attentato al Bataclan, locale storico per la musica live parigina nel quale ero stato giusto qualche anno prima. Lo shock fu grande. Novanta vittime durante il concerto degli Eagles of Death Metal, anche lei band che avevo visto qualche anno prima.
L’identificazione, lo sconcerto, la paura, le lacrime furono istantanei. Lì ci sarei potuto essere anch’io, non sarebbe certo stata una stranezza. Il gruppo americano era alle prese con l’esecuzione del brano “Kiss the Devil” quando tre terroristi iniziarono a sparare sul pubblico. Il senso di fragilità dato da un evento del genere è indescrivibile, quello di appartenenza (a un popolo, quello dei patiti di musica, rappresentato da quei novanta esseri umani uccisi quella sera) fortissimo. Lo stesso senso di appartenza rivissuto recentemente alle manifestazioni a favore dello stato di Palestina e della Global Sumud Flotilla, quel senso assoluto di appartenere a un popolo umano, con un’etica, una forza di volontà e certi valori di pace, bellezza e cultura: quella sensazione era già tutta lì. Sono passati dieci anni da quella sera e pensarci fa ancora male. Solo la musica tutt’oggi è ancora in grado di allietare, di salvare.
La realizzazione del brano è stata possibile grazie al preziosissimo aiuto di due musicisti (Marco Parimbelli, già Verbal e Open Orchestra, e Roberto Frassini Moneta, tuttofare del mondo jazz e rock orobico). Preziosissimo l’aiuto di Andrea Piccoli in sede di registrazione e di Gregorio Manenti a mix e master, per una resa sonora più sincera e vera possibile."

lunedì 17 novembre 2025

VERA SLÖ: “LA CURA LUDOVICO” È IL NUOVO SINGOLO – UN’IPNOSI SHOEGAZE TRA DUE SOLITUDINI


I Vera Slö tornano con “La cura Ludovico”, il nuovo singolo in uscita il 14 novembre 2025 per Kosmica Dischi e MiaCameretta: un brano che affonda le radici nella tradizione slacker e shoegaze di Drop Nineteens e Pavement, reinterpretata però attraverso una lente emotiva profondamente personale.

Il pezzo racconta l’incontro – o meglio, lo sfiorarsi – di due solitudini incapaci di affrontare i propri disagi emotivi. Più che una ricerca di guarigione, il singolo dipinge una condizione di intorpidimento: anestetici emotivi al posto del dialogo, paura al posto della cura. Uno dei due protagonisti preferisce trattenere dentro di sé gli “orrori” che lo abitano, non per proteggere l’altro, ma per timore di sé stesso. Da qui il riferimento alla celebre e manipolativa rieducazione di Arancia Meccanica – una “cura” subita, auto-imposta, distorta.

L’atmosfera viene definita fin da subito dal riff di chitarra ipnotico che apre il brano: una cellula sonora che diventa motore e mantra dell’intero pezzo. La struttura rimane volutamente classica, ma l’attenzione dei Vera Slö si concentra su ciò che conta davvero: la voce spenta, disillusa, quasi laconica, che restituisce la fatica di aprirsi e la facilità con cui ci si abitua all’anestesia emotiva. La danza dei due solitari si dissolve nell’outro, dove l’infittirsi delle trame di chitarra trascina tutto verso un approdo di incomprensione, come se le parole mancanti pesassero più di quelle dette.

CREDITS

Registrato, mixato e masterizzato presso VDSS Studio Recording di Filippo Passamonti
Artwork di Simone Evangelista
Musica e testi di Vera Slö



CHI SONO I VERA SLÖ

Nati nel Lazio meridionale nell’estate del 2023, i Vera Slö sono:
Christian Bonaventura (voce, chitarra)
Simona d’Aguanno (voce, basso)
Davide Longo (chitarra)
Vincenzo Cerbone (batteria)

Il progetto nasce con l’intento di tradurre in suono il caotico silenzio delle periferie, raccontando la rêverie negata di chi le abita attraverso fuzz saturati, atmosfere sospese e una poetica che oscilla tra introspezione e rumore. Un immaginario fatto di skate, pizze al taglio e Tassoni, ma anche di fragilità taciute e sogni sbilanciati.

Nel gennaio 2023 registrano il primo EP, “Astratta”, uscito il 17 maggio 2024 per Kosmica Dischi, anticipato dall’omonimo singolo. Il 25 aprile 2025 arriva il secondo EP, “Rêverie”, anch’esso preceduto dal singolo omonimo.

Durante l’estate 2025 la band registra due nuovi brani:

“Noiadrama” (uscito il 10 ottobre 2025)

“La cura Ludovico” (in uscita il 14 novembre 2025)


entrambi pubblicati in digitale e in tiratura limitata in cassette e CD grazie alla collaborazione tra Kosmica Dischi e MiaCameretta.



LINK & CONTATTI

Mail: verasloband@gmail.com


MØRE lancia “It Was Never a Phase”: un inno pop-punk alla nostalgia ribelle e agli anni migliori


C’è una scintilla particolare che solo certi brani sanno riaccendere, quella sensazione di libertà, caos e possibilità che appartiene agli anni migliori. È esattamente l’effetto di “It Was Never a Phase”, il nuovo singolo di MØRE, in uscita venerdì 14 novembre 2025 per Skadoosh! Records (sub-label di Lunaz Records). Un ritorno potente che affonda le radici nel pop-punk dei primi Duemila, ma con la maturità e la consapevolezza di chi, crescendo, non ha mai del tutto abbandonato il proprio cuore ribelle.

Il progetto milanese guidato da Federico Moretti firma un brano che suona come una lettera d’amore a un’epoca in cui il pop-punk era più di un genere musicale: era un’identità, uno stile di vita, un modo di stare al mondo.
It Was Never a Phase” è un viaggio nei ricordi — serate al parco con una chitarra consumata, amici che diventavano famiglia, sogni urlati tra power chord e skateboard — ma con i piedi ben piantati nel presente. Una riflessione sincera sulla crescita, sull’appartenenza e su ciò che rimane vivo anche quando tutto il resto cambia.

A colpire è soprattutto la capacità del brano di parlare sia ai ventenni di oggi sia a chi quegli anni li ha vissuti sulla propria pelle e ora può guardarli con affetto, distanza e un pizzico di nostalgia.
Again, we’ll carry on”, canta MØRE — ed è difficile non credergli.

Il singolo mescola sapientemente influenze come The Wonder Years, Blink-182 e New Found Glory, fondendo l’energia ruvida del pop-punk anni 2000 con una produzione attuale, pulita e incisiva. Il risultato è un brano immediato, emotivo e autentico, capace non solo di evocare un’epoca ma di riportarla in vita in chiave contemporanea.

It Was Never a Phase” è una dichiarazione d’intenti: riaccendere la fiamma di un genere che ha segnato una generazione e renderlo di nuovo urgente, vivo, contagioso.


Nato nel 2023 da un’idea di Federico Moretti, MØRE è il frutto di un ritorno istintivo alla scrittura dopo un periodo di pausa. Moretti, già attivo nella scena milanese con i progetti My Sad Melody e Nothing Before Fate, ha calcato palchi storici come Rolling Stones, Rainbow Club e Rock N Roll, portando con sé un bagaglio artistico ricco e maturo.

Con MØRE ha scelto di recuperare le atmosfere pop-punk ed emo dei primi anni Duemila, affrontandole però con un nuovo sguardo: quello di un adulto che parla di genitorialità, amore, tempo che scappa via, senza rinunciare alla verve che lo ha formato.

Nel 2025 il progetto si arricchisce con l’ingresso di Marco Zeni (basso), Matteo Sagramati (chitarra) e Federico Pettorru (batteria), che portano nuova energia e una dimensione ancora più band-oriented.

It Was Never a Phase” è più di un singolo: è un promemoria.
Di ciò che siamo stati, di ciò che siamo diventati e di quella fiamma punk che — per alcuni — non era affatto solo una fase.




Ascolta "It Was Never a Phase" "https://youtu.be/oj9v7GGGs8c?si=Voy77ZF_84JyKwc0"

venerdì 14 novembre 2025

JENNIFER IN PARADISE: “TORRENTE” È IL LORO PRIMO ALBUM


Con TORRENTE, in arrivo il 14 novembre 2025 per That Feeling / Believe in collaborazione con Sangue Acido Dischi, i Jennifer in Paradise firmano un debutto che ha il sapore di un’urgenza collettiva. Un lavoro compatto e viscerale, nato per scorrere senza ostacoli e colpire con la forza di un impatto emotivo diretto.

Registrato e mixato da Alessandro Gavazzi presso lo Shatterdome Studio, l’album si muove con naturalezza attraverso territori sonori differenti ma coerenti: l’alternative rock più abrasivo, la pesantezza ruvida del nu metal, le atmosfere sature e liquide dello shoegaze, la tensione nervosa del post punk e infine la crudezza dell’hardcore. Nove brani che non cercano una sintesi, ma che esistono come un unico flusso ininterrotto, un movimento continuo tra intensità e fragilità.

Torrente” come metafora del presente
Il disco è un attraversamento dell’inquietudine personale e generazionale: un percorso tra rumore e silenzio, tra il bisogno di espressione e la vertigine dell’esposizione. I Jennifer in Paradise affrontano temi come depressione, alienazione, erranza, identità frammentata e corpo vulnerabile, ma trovano anche spiragli di rinascita attraverso la natura, l’istinto e il gesto creativo.


La scrittura diventa così un atto di resistenza: un’azione concreta per dare forma all’informe, per restituire voce al silenzio e senso a un mondo in cui tutto sembra dissolversi.

Il release party
La presentazione ufficiale di TORRENTE è fissata per il 22 novembre al Wishlist Club di Roma, in collaborazione con Radio Rock: un’occasione per vedere la band portare sul palco la densità emotiva e sonora del loro primo lavoro.


TRACKLIST

1. Sigaretta


2. Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi


3. MinorMale


4. 7000Animali


5. Blu Violento


6. Fucsia


7. Torrente


8. Rovine


9. Schiuma

SUNSET RADIO: “TU DOV’ERI?” – UN RITORNO CARICO DI NOSTALGIA E FERITE APERTE


Dopo il recente show a Milano, i Sunset Radio riaccendono i motori e si preparano a tornare con un nuovo singolo destinato a lasciare il segno. “Tu dov’eri?” uscirà su tutte le piattaforme digitali il 14 novembre e sarà accompagnato da un videoclip diretto da Edoardo Giuliani, capace di tradurre in immagini il peso emotivo del brano.

Il nuovo singolo segna un ulteriore passo avanti per la band ravennate, da sempre abile nel mescolare alternative rock, malinconia e melodie taglienti. “Tu dov’eri?” è un pezzo che parla di legami spezzati, di amicizie che sembravano indistruttibili e che invece si sono consumate lentamente, quasi senza che ce ne si accorgesse.


Il testo scava nel terreno complicato delle assenze improvvise: il momento in cui realizzi che qualcosa non c’è più, e l’unica domanda che rimane è proprio quella che dà il titolo alla canzone. Tra serate vuote, sigarette condivise, risate di circostanza e quella sensazione di vuoto che arriva quando tutto è già crollato, il brano diventa una lettera aperta a chi è sparito senza fare rumore. Un racconto di silenzi pesanti e nostalgia, di ciò che si è stati e non si potrà più recuperare.

La regia di Giuliani promette di amplificare questi sentimenti, trasformando la storia in un viaggio visivo tra ricordi, mancanze e luoghi che conservano ciò che abbiamo perso.

Con “Tu dov’eri?”, i Sunset Radio continuano a confermarsi una delle realtà alternative rock più emotivamente autentiche della scena italiana. Un singolo che parla a chiunque abbia visto un rapporto sgretolarsi sotto i propri occhi — e abbia continuato a chiedersi, ancora oggi, dove fosse l’altra persona quando tutto ha iniziato a cadere.