Dopo le atmosfere dreampop e slowcore del loro secondo EP “Rêverie”, la band torna alle distorsioni più magmatiche e ai ritmi uptempo degli esordi, firmando un brano che mescola introspezione e inquietudine, dolcezza e disperazione.
“Noiadrama” è il sequel ideale di “Astratta”, e racconta la presa di coscienza dell’impossibilità di trovare conforto nel rifugio interiore. È il suono di una mente lucida ma intorpidita, sospesa nel dubbio tra apparenza e verità, tra ciò che si mostra al mondo e ciò che brucia dentro.
Una vera e propria denuncia al conformismo della società contemporanea, che impone di sembrare felici mentre si annega nei propri pensieri.
La canzone si apre con un groove di batteria serrato, seguito da muri di chitarre e da un basso pulsante che ne sostiene la tensione emotiva. La voce diventa il filo conduttore di un viaggio sonoro che cresce fino alla strumentale finale, dove il suono si satura progressivamente in un intreccio di chitarre — una pulita, una distorta — e una ritmica densa e inesorabile.
Un climax liberatorio che lascia sospesi in una domanda: la fine del brano è anche la fine dei pensieri?
CREDITS
Registrato, mixato e masterizzato presso VDSS Studio Recording da Filippo Passamonti
Artwork di Simone Evangelista
Musica e testi dei Vera Slö
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