Dopo oltre venticinque anni di silenzio, i Drill For Absentee tornano con “Strand of a Lake, Vol. 1 & 2”, un doppio EP che segna il primo nuovo materiale della band dal 1998. Pubblicato da Expert Work Records e in uscita il 24 ottobre, il lavoro rappresenta una rinascita artistica e umana per il trio post-hardcore/math-rock originario di Philadelphia, Pennsylvania.
Seguendo la scia della recente ristampa in vinile di “Circle Music +4”, Strand of a Lake si presenta come due capitoli complementari di un’unica narrazione sonora. Il primo volume affonda le radici nel passato, evocando le tensioni nervose e gli intrecci ritmici del math rock anni ’90; il secondo, invece, si apre a nuove prospettive, esplorando strutture più progressive e sperimentali, come un dialogo tra passato e presente.
“Il nostro nuovo suono parte dalle fondamenta post-hardcore di allora, ma si arricchisce di tutte le influenze che abbiamo assorbito negli ultimi venticinque anni”, racconta Michael Nace, voce e chitarra della band.
Il bassista Kevin Kelly aggiunge: “Abbiamo vissuto e suonato in tanti progetti diversi, ma al centro di tutto resta lo stesso spirito. Drill For Absentee suona ancora come Drill For Absentee.”
Una reunion nata quasi per caso: Nace scopre la scena math rock contemporanea su YouTube e decide di rimettere mano a vecchi frammenti sonori. Da lì nasce “Hums”, il primo nuovo brano, e la collaborazione a distanza con Kelly (oggi a Los Angeles) e il batterista Ken Kuniyoshi, direttamente da Okinawa, Giappone.
“Essere separati da oceani non ha fermato il processo creativo – spiega Kuniyoshi – anzi, ci ha resi una vera band internazionale.”
Il risultato è un album doppio che unisce due epoche e due modi di creare musica.
Volume 1 è un tuffo nell’urgenza degli anni ’90: chitarre spezzate, tensione emotiva e quella scrittura nervosa che richiama June of 44, Slint e Shipping News.
Volume 2, invece, espande l’universo DFA con ritmiche intricate e paesaggi sonori più ampi, frutto del lavoro remoto e della libertà sperimentale concessa dal tempo e dalla distanza.
“Siamo dei viaggiatori nel tempo”, conclude Nace. “Queste canzoni onorano i nostri sé degli anni ’90, ma abbracciano la libertà del presente.”
Tracklist
1. Hums
2. The Bad Days of Blonde, Black Nails
3. Skating
4. Placating the R_Sinbow
5. 7riangles
6. Desert Flame
7. Revenge Arc
8. Styli
BIO
Formatisi nel 1995, i Drill For Absentee hanno plasmato la scena post-hardcore di Philadelphia con un suono complesso, poetico e spigoloso, che univa la precisione del math rock alla crudezza emotiva del punk più viscerale.
Dopo due decenni di pausa, tornano con un progetto che conferma la loro eredità di pionieri dell’underground americano, unendo tecnologia, distanza e nostalgia in un’opera fuori dal tempo.
Bandcamp
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