Anticipato dal primo singolo e poi dal secondo brano “Hara-kiri of the Capitalist Model by Its Own Users”, accompagnato da un lyric video feroce e disturbante, Bicephalous si presenta come un’opera compatta e brutale, capace di incanalare l’energia dei Tigerleech in una forma ancora più densa, oscura e distruttiva. Il nuovo assetto della band, con una sezione ritmica rinnovata e l’aggiunta di una seconda chitarra, porta il suono del gruppo a un livello superiore: più sfaccettato, più cupo, più potente
Attivi dal 2013, i Tigerleech si sono sempre distinti per la loro capacità di fondere influenze stoner, sludge e hardcore in una miscela ruvida e diretta, che non lascia scampo. Dopo il demo Danse Macabre (2014) e un primo EP autoprodotto nel 2016, la band si è costruita una solida reputazione dal vivo tra Rennes, Valenciennes e Saint Brieuc, arrivando nel 2019 alla pubblicazione del primo album The Edge of the End, prodotto da Andrew Guillotin e ben accolto dalla critica.
Durante la pandemia, la band ha lavorato a Melancholy Bridge (2021), secondo disco in studio che ha segnato un’evoluzione più melodica e introspettiva, pur mantenendo intatta la carica emotiva e la tensione del loro stile. Dopo i palchi del Hellfest Off e del Napalm Festival, e l’apertura a Ecstatic Vision a Parigi, i Tigerleech si sono rimessi in marcia con un solo obiettivo: spingersi oltre.
“Bicephalous”: due teste, un solo grido
Il titolo Bicephalous suggerisce dualità, conflitto interiore, ma anche un’unità minacciosa e mostruosa. È un disco che urla contro i modelli decadenti della nostra società, come esplicitato nel titolo del singolo “Hara-kiri of the Capitalist Model by Its Own Users”, e che mette in musica un senso di alienazione e collasso imminente. Le chitarre ringhiano, la sezione ritmica martella, la voce graffia come carta vetrata: i Tigerleech non cercano compromessi, ma un impatto totale.
Con Bicephalous, i Tigerleech si confermano come una delle realtà più intense e coerenti del panorama sludge/hardcore europeo. Un disco che non lascia spazio alla luce, ma che trova bellezza e verità nella decadenza. Disponibile ora su tutte le piattaforme digitali.
Ascolta "Bicephalous"
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