mercoledì 23 luglio 2025

È uscito “Blossom”, il nuovo brano dei Dusty Eyes




Ci sono momenti in cui il mondo sembra troppo.
Le città, con le loro luci fredde e il rumore costante, ci sovrastano. Le giornate scorrono veloci, e noi rincorriamo il tempo, a volte inciampando. Eppure, anche nei giorni più stanchi, qualcosa dentro di noi continua a tendere verso la luce. Una forza silenziosa, invisibile, ma ostinata.

È da questa tensione interiore che nasce “Blossom”, il nuovo singolo dei Dusty Eyes.
Un brano che si fa carezza e respiro, attraversando la fragilità umana con uno sguardo gentile, come una mano tesa a chi, pur sentendosi smarrito, non smette di cercare un posto in cui fiorire.

Tra atmosfere che mescolano malinconia e speranza, Blossom si muove su territori sonori vicini alla new wave e al post-punk, evocando i Cure più luminosi, ma anche certo alternative denso di poesia e resistenza. Il risultato è una ballata sospesa, costruita su equilibri delicati: chitarre sognanti, una sezione ritmica avvolgente, e la voce di Alessandro Duprè che scivola tra i versi come un racconto sussurrato sotto la pelle.

Il testo è una dichiarazione d’intenti: accogliere la propria vulnerabilità, viverla come risorsa. Non è un inno alla forza eroica, ma alla resilienza quotidiana, quella che ha il volto di un fiore che sboccia in mezzo al cemento, piano, senza clamore.

Dietro i Dusty Eyes c’è una storia fatta di incontri e radici condivise.
Nati a Latina nel 2021, il progetto prende forma dalla collaborazione tra Alessandro Duprè (voce) e Andrea Giovanetti (batteria), ai quali si uniscono Daniele Todino al basso e Filippo Franzè alla chitarra. Insieme, costruiscono un suono che fonde folk, country, post-punk e rock alternativo, dando vita a una narrazione musicale profonda e viscerale.

Il nome stesso della band — Dusty Eyes — richiama l’immaginario ruvido e romantico dell’America polverosa, quella degli occhi stanchi che guardano lontano e delle mani sporche di terra, pronte a cercare qualcosa di prezioso anche dove sembra non esserci più nulla.

Con “Blossom”, i Dusty Eyes ci regalano un piccolo scrigno emotivo, un invito a non temere la delicatezza. Perché, in fondo, è proprio lì che germoglia la vera forza.






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