Bad Breeding, la band hardcore punk con sede a Stevenage (Inghilterra), è pronta a pubblicare il quinto album, 'Contempt', in arrivo il 14 giugno su etichetta One Little Independent Records. Il disco segue il successo di 'Human Capital' (2022), un attacco senza pietà alla meritrocazia conservatrice e allo sfruttamento del capitalismo.
'Contempt' alza la posta in gioco ed esplora i continui effetti che l'austerità ha avuto sui lavoratori, in particolare sulla distruzione del pianeta e dei suoi abitanti da parte del capitale. La pubblicazione del disco è accompagnata anche da alcuni saggi in due fanzine, una che segue il giornalista ambientale ed umanitario Aidan Frere-Smith e l'altra che racconta la storia di un senzatetto in una città piena di alloggi inutilizzati. Tra un mix di ritmi propulsive e chitarre furiose, Bad Breeding hanno utilizzato la loro rabbia come arma nella lotta per la sopravvivenza, affermando “perchè questi giorni sono nostri da prendere, coglieteli con unione, amore e rabbia.”
Christofer Dodd (voce) spiega: “Il capitale e i suoi fanti borghesi non nutrono altro che disprezzo per i lavoratori, ed è in quel disprezzo che possiamo trovare solidarietà gli uni con gli altri. Qualunque sia la storia che viene venduta, il disprezzo guida ogni mossa della classe capitalista. Lo vediamo ogni giorno: un'indicibile distruzione dovuta alla guerra e al genocidio sponsorizzato del governo, lo sfruttamento dei lavoratori, lo sventramento del pianeta in cui viviamo. Solo quando realizzeremo ed utilizzeremo il totale disprezzo che nutriamo nei nostri confronti potremo raggiungere un livello di conoscenza di classe che fornirà una sfida adeguata al capitale.”
La frenetica 'Temple Of Victory', in apertura al disco, con le sue laceranti linee di chitarra è stata scritta sulla falsità del nazionalismo reazionario e su come le narrazioni vengono utilizzate per promuovere la disunità in un momento di indigenza nel Regno Unito. Il brano trae ispirazione da un incendio doloso al centro per immigrazione di Manston a Dover. “Sfruttando il leggendario splendore dell'eccezionalismo britannico, la manipolazione dell'establishment ha portato alcuni a festeggiare ai piedi del Tempio della Vittoria, inseguendo percorsi xenofobi per fornire risposte alle loro precarietà quotidiane.”
Il violento 'Survival' vanta un fragoroso pattern di chitarre distorte ed è un po' la chiave per il resto dei temi nel disco: solo una risposta organizzata da parte dei lavoratori può impedire il collasso ecologico del pianeta. “La crisi di sovrapproduzione del capitale e gli incessanti giochi di guerra imperialisti hanno lasciato la terra bruciata o sommersa dai suoi stessi oceani. Ogni anno milioni di persone vengono sfollate a causa di guerre, carestie, distruzione ecologica, fuggendo sempre più lontano verso terre visibilmente orientate al benessere di pochi. Man mano che il pianeta diventa più caldo e meno abitabile, i tentativi del capitale di sopravvivere ed accumulare diventeranno sempre più violenti e disumani. Solo con un'opposizione totale guidata dai lavoratori e sostenuta da un'incrollabile valore per la vita ce l'attuale sistema economico in cui siamo costretti a vivere potrà essere smantellato e ricostruito nuovamente, distruggendo completamente gli antagonisti di classe.”
Devotion' guarda al cieco impegno nei confronti dell'attuale panorama politico in Gran Bretagna, dove la crisi del costo della vita è responsabile della morte di migliaia di persone ogni anno. 'Liberty' discute la truffa del liberalismo ed il modo in cui è servito da facilitatore dell'espansione imperialista occidentale, mascherato con la scusa di portare liberazione e libertà nelle parti meno sviluppate del mondo.
Questi brani cono ricercati, approfonditi, stimolanti. Ogni brutale assalto contiene un messaggio pesante e cruciale. L'album è diretto e di profondo impatto, richiede attenzione ed attira l'ascoltatore nelle conseguenze del mondo ipercapitalista.
Discipline' analizza come l'ossessione del capitale per la produttività abbia avvelenato ciò che resta del pianeta, causando anche indicibili tensioni fisiche e mentali sulla maggior parte dell'umanità. 'Retribution' è un diretto appello alle armi per abolire il nostro impegno nel confronti del sistema in cui viviamo. 'Gilden Cage / Sanctuary' ci chiede di rifiutare gli ornamenti della piccola borghesia, mentre 'Vacant Paradise' e 'Idolatry' sono feroci, inquietanti e caotici. La title-track, in chiusura, riassume l'intero disco affermando che tutti dovremmo essere infuriati perchè l'apatia sta lasciando che il peggiore di noi se la cavi, a discapito di vite innocenti. “La solidarietà attraverso la furia è la chiave, non ci sarà pace senza violenza, combatti con cuore aperto e mente acuta” affermano Bad Breeding.
'Contempt' stato registrato e prodotto ai Chapel Studios da Ben Greenberg, un ingegnere di Brooklyn ex membro dei The Men e metà della band Industrial Uniform. Ha lavorato con numerose band (The Chisel, Metz, cumgirl8, Drab Majesty) e su diverse colonne sonore tra cui quella di 'Mandy' di Johann Johansson.
L'artwork è a cura dell'artista e attivista contro la guerra Peter Kennard. Descritta da John Pilger come tra le più importanti della fine del XX e dell'inizio del XXI secolo, l'arte di Kennard rispecchia le guerre intraprese contro l'umanità, creando opere stimolanti che hanno informato la cultura visiva del conflitto e della crisi nell'era moderna.
Bad Breeding sono Christopher Dodd (voce), Idris Mirza (batteria), Charlie Rose (basso) e Jimmy Guvercin (batteria). Il quartetto si ispira ai Crassi, i pionieri britannici della scena anarco-punk, Rudimentary Peni e Flux of the Pink Indians. Si sono formati nel 2013 e la prima pubblicazione, 'Burn This Flag', arriva nel 2014 tramite HateHateHate Records, per poi allontanarsi dalle etichette e pubblicare in modo autonomo alcuni singoli e l'omonimo album di debutto sulla lunga distanza (2016). Nel 2018 i Bad Breeding si uniscono a One Little Independent Records, con la quale pubblicano l'ep 'Abandonment', seguito dai dischi 'Exiled' (2019) e 'Human Capital' (2022), ottenendo elogi sia dal pubblico che dai media musicali.
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