All You Need Is Punk Webzine: I Melakha pubblicano il nuovo singolo "Sakaratul Organisir Sangkakala" (S.O.S.)

lunedì 24 febbraio 2025

I Melakha pubblicano il nuovo singolo "Sakaratul Organisir Sangkakala" (S.O.S.)

MOB OF MELAKHA: L’Ascesa della Distorsione Anomala

Ascolta "Sakaratul Organisir Sangkakala" (S.O.S.)

Chi sono i MELAKHA?

I MELAKHA sono un collettivo di distorsione anomala nato nel caos della demagogia dilagante, tra il decadimento della democrazia, la crisi morale e l’ombra della religione in questa nuova era di imitazione della neo-Jahiliyyah. La band si è formata alla fine del 2023 con una lineup composta da Ozi (batteria), Gel (voce), Amru (chitarra), Jazz (chitarra solista) e Dawg (basso).

Il loro principio fondante è il "Memoizm", un concetto dalle origini sconosciute e dal significato ambiguo, ma profondamente radicato nei loro testi. A metà del 2024, hanno rilasciato il loro primo lavoro, "7:3/Red-Dot", un brano carico di critica feroce contro il governo indonesiano e il suo sistema giuridico sempre più oppressivo, che ha tradito i valori fondamentali della Pancasila. Con riff distorti e voci rap aggressive, i MELAKHA si impongono con una forte identità, emergendo dall’underground come una stalagmite che perfora la superficie.

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SAKARATUL ORGANISIR SANGKAKALA: Un Nuovo Mantra Sonoro

Dopo l’impatto di "7:3/Red-Dot", i MELAKHA tornano con una nuova opera intitolata "Sakaratul Organisir Sangkakala", abbreviata in S.O.S. Provenienti dal lato settentrionale di Paris Van Java, i cinque membri della band abbracciano un’evoluzione sonora più oscura e inquietante.

Se il primo singolo era una denuncia cruda contro la decadenza governativa, S.O.S. esplora territori ancora più profondi, analizzando la crisi morale e la scomparsa della religione nell’epoca della fine dei tempi. Fondendo Boom Bap Rap, Hardcore e Post-Punk, i MELAKHA creano un’identità sonora ancora più netta e disturbante, scolpendo ogni verso come un bisturi affilato sulla pelle della società.

Lentamente ma inesorabilmente, si sollevano dal sottosuolo, pronti a scuotere le fondamenta della scena musicale con la loro inconfondibile distorsione anomala.