Il gruppo hardcore svedese First In Line celebra il suo 30° anniversario con il nuovo album "Connect the Dots". 19 tracce ad alta velocità, grezze ed energiche, che rappresentano il meglio della scena hardcore di Linköping. I First In Line portano avanti la bandiera dell'hardcore veloce e melodico dal 1994, originariamente con il nome Prehistoric. Con questa nuova uscita, il quartetto distilla decenni di passione hardcore in pura energia senza compromessi.
"Connect the Dots" è stato registrato presso i South Sound Studio da Hobo Rec, prodotto, mixato e masterizzato da Ulf Blomberg. L'album è stato pubblicato il 24 gennaio su vinile e piattaforme digitali dall'etichetta Lövely Records.
I First In Line iniziarono nel 1988 come Prehistoric con Timor Tanriverdi alla batteria, Jörgen Sjöström alla chitarra, Stefan Angeltorp alla voce ed Errol Tanriverdi al basso. Dopo qualche anno, Stefan lasciò il gruppo e Henrik Hane prese il suo posto come cantante. In seguito si unì Nikola Rasic come chitarrista solista, e i Prehistoric continuarono fino al 1993, quando Nils Javefors divenne il nuovo cantante.
Nel 1993 i Prehistoric pubblicarono uno Split CD con gli Allena e apparvero in diverse compilation fino al 1994, quando la band cambiò ancora cantante, questa volta con Niklas Gunrin, e cambiò anche nome diventando First In Line. Nel 1998 Errol passò alla voce in occasione del primo singolo "I Know (Bridge of Compassion)", seguito nel 1999 dal singolo "Backside LKPG/F.I.L" (sempre con Bridge of Compassion).
Nel 2000 la band si prese una pausa che durò fino al 2008, quando decise di tornare sul palco. Patric Lind si unì come bassista e, da allora, la band ha suonato in tutta la Svezia, pubblicando gli album In the Land of Filth and Honey, ...We are Watching e Wake Up!.
Qual è il punto? I First In Line hanno radici nell’hardcore americano, lo stile con cui sono cresciuti e che amano: grezzo, veloce, senza fronzoli, un’esplosione di energia. "Siamo furiosi per tutte le ingiustizie e la stupidità del mondo e dobbiamo tirarle fuori dalla testa e metterle nelle canzoni. Speriamo che arrivino direttamente al cuore di chi ascolta, accendendo la voglia di combattere e magari diventando anche un piccolo ingranaggio in un meccanismo che può cambiare il mondo."
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