domenica 7 settembre 2025

MAISON DIEU: Online il nuovo videoclip di Edera e annunciate le prossime date dal vivo


Dopo aver catturato l’attenzione con il singolo “Mandragola” e consolidato la propria identità sonora con l’EP “Herbacea”, i Maison Dieu tornano a colpire con un nuovo tassello del loro universo doom: il videoclip ufficiale di “Edera”.

Il brano si muove tra ritmiche incalzanti, distorsioni imponenti e melodie capaci di insinuarsi nella memoria, mentre il lato visivo – curato ancora una volta dal regista Riccardo Saraceni – amplifica il significato profondo del pezzo. Ormai parte integrante dell’estetica della band, Saraceni riesce a restituire tutte le sfumature e l’impatto emotivo del trio, portando l’esperienza musicale a un livello immersivo.




Guarda il videoclip di “Edera”: https://youtu.be/mZuthf1luro

Ma non è tutto: i Maison Dieu annunciano anche i prossimi concerti dal vivo, realizzati in collaborazione con Church of Crow. Nel mese di ottobre la band sarà impegnata in un mini tour che, partendo dall’Italia, approderà poi in diverse città dell’Est Europa.

Prossime date:


Con Edera e questo nuovo capitolo live, i Maison Dieu confermano la propria crescita come una delle realtà più interessanti della scena doom italiana, capaci di unire potenza sonora, ricerca melodica e un immaginario visivo sempre più definito.

giovedì 4 settembre 2025

Lot Lizards: online il video di “Surprise Party” Il Debut album "The Horrors of Adulting" fuori su Punkerton Records


Direttamente da St. Petersburg, Florida, i Lot Lizards tornano a colpire con il nuovo videoclip ufficiale di “Surprise Party”, singolo estratto dal debutto "The Horrors of Adulting", pubblicato lo scorso 25 luglio su Punkerton Records.

Il brano è una scarica di melodic punk dal retrogusto amaro: tra ironia tagliente e crudezza emotiva, i Lot Lizards raccontano il lato autodistruttivo della crescita, quella sensazione dolceamara di diventare adulti senza perdere del tutto l’attitudine sfrontata. Il video, disponibile su YouTube, rispecchia perfettamente questa energia, unendo umorismo nero e la spinta melodica tipica del trio.

> “The Horrors of Adulting è esattamente ciò che sembra – racconta il frontman Jon Barnes – Essere adulti fa schifo la maggior parte del tempo. Da ragazzini eravamo stupidi a desiderarlo così tanto. Se solo avessimo saputo quanto sarebbe stato un incubo…”



Con 12 tracce incendiarie che affondano le radici nei suoni di Face to Face, Lagwagon, Propagandhi, Bigwig e No Use for a Name, l’album mescola influenze classiche del punk melodico con un’urgenza fresca e un tocco di ruvida intensità del Sud degli States. Dai tormenti morali di “Good Intentions” alle fughe oniriche di “Great Escapes”, i Lot Lizards offrono un concentrato di rabbia catartica e ritornelli da urlare sotto palco.


Formatisi nel 2021, i Lot Lizards – Jon Barnes (voce/chitarra), Alex Trellu (basso/voce) e Mikey Henk (batteria) – hanno già lasciato il segno nella scena punk della Florida grazie a show dal vivo incendiari e testi senza filtri.




📺 Guarda il video di “Surprise Party”: qui

🎧 The Horrors of Adulting è disponibile in vinile (anche in varianti colorate esclusive via Punkerton Records) e su tutte le piattaforme digitali.






mercoledì 3 settembre 2025

ROCKARDÌA – “Novità Passate – Punk Invasion (Live Vocal & Drum Cuts)” Il rock/pop del passato distrutto e ricostruito in versione punk


Nel 2017 i Rockardìa erano una band rock/pop: melodie pulite, arrangiamenti curati, testi innamorati. Una fase importante, certo, ma che oggi non li rappresenta più. Per questo il gruppo ha scelto di compiere un gesto radicale: prendere il loro primo album Novità passate, strapparlo simbolicamente a pezzi e ricostruirlo da zero, con l’attitudine e l’energia di oggi.

Il risultato è Novità Passate – Punk Invasion (Live Vocal & Drum Cuts), sei brani registrati senza editing, senza autotune, senza overdub: niente filtri, solo amplificatori sparati al massimo, pelli martellate e una voce lasciata nuda, grezza, ruvida.

Il punto di partenza è stato “Ora lo so”: nel 2017 ballata dolce e malinconica, oggi trasformata in un assalto punk di 2 minuti e 40 secondi. Chitarre che ringhiano, batteria che non concede tregua, un cantato che passa dalla confessione all’urlo liberatorio: un manifesto della loro rinascita.

E non si tratta di un episodio isolato. “Come se fossi qui” diventa un abbraccio sudato e distorto, “Dove sei?” si trasforma in un’esplosione elettrica, “A due passi dal cuore” invita al pogo senza respiro. Ogni brano conserva il nucleo emotivo delle origini, ma veste ora i colori del punk: sporchi, diretti, vitali.

Non è nostalgia, è appropriazione. Non un’operazione di recupero, ma un atto di forza: prendere quelle vecchie canzoni e farle proprie una seconda volta, senza paura di rovinarle, anzi sporcandole apposta. Per i Rockardìa questo è il senso del punk: suonare come se fosse l’ultima volta, fregandosene di piacere a tutti.


Chi sono i Rockardìa

Formatisi a Casalpusterlengo (Lodi) nel 2011, i Rockardìa nascono dall’incontro tra Paolo “Zake” Zappella (voce) e Mattia “Frasco” Fraschini (chitarra). Dal 2022 la line-up si completa con Gianbattista “Titta” Genco al basso e Michele “Mike” Danieletto alla batteria.

Dopo l’esordio autoprodotto con Novità passate (2017), iniziano un percorso che li porta a virare sempre più verso il punk rock, passando per il singolo “Butta giù quel rum” (2021) e una serie di brani incisivi come “Lo specchio”, “Caro amico mio” e “Ancora vivo”. Nel 2024 pubblicano Metodo punk e Sei Morto (con Fry Moneti dei Modena City Ramblers al violino elettrico), ottenendo ottimi riscontri su radio e streaming.

Nel 2025 firmano con Lunaz Records e ripubblicano il loro debutto in una veste completamente nuova: Novità Passate – Punk Invasion (Live Vocal & Drum Cuts), la definitiva dichiarazione di intenti di una band che ha scelto di rinascere nel segno del punk.






martedì 2 settembre 2025

Lil Sidney pubblica il primo EP "Quando muoio la smetto pt.2" per R.O.D. Records


Esistono ricordi che riaffiorano nei sogni, frammenti che mescolano il reale al surreale. È in questa dimensione onirico-tragica che prende forma il primo EP di Lil Sidney, alias Salvatore Alfieri, uscito per l’etichetta indipendente R.O.D. Records.

Il disco, intitolato Quando muoio la smetto pt.2, si compone di nove tracce che oscillano tra alienazione e catarsi, tra atmosfere dense e sonorità cariche di rabbia e nostalgia. Un lavoro che si pone come manifesto generazionale, cupo e diretto, ma capace di trasmettere idee e visioni con grande lucidità.

Sin dall’intro, che dà il titolo al disco, si percepisce un’urgenza espressiva che accompagna l’ascoltatore lungo tutto il percorso. Brani come “Interludio” e “Graffi (remix)” evocano le vibrazioni della Bristol anni ’90, fondendo echi trip hop e suggestioni alternative. In contrasto, l’energia dall’impronta pop punk di “Danger” (guarda il videoclip qui) apre scenari più immediati e orecchiabili, senza perdere intensità.

L’EP ospita anche collaborazioni significative con KRT, presente sia nel brano in inglese “Something I Ain’t Gona Miss” (video) sia in “Kalashnikov”, traccia breve ma dal forte impatto sonoro. Un percorso variegato che trova un equilibrio tra liriche crude e sincere, mai ridondanti, e un sound che alterna distorsioni, pulsazioni dark e aperture melodiche.

Tra i momenti più intensi spicca “Non fa male”, secondo singolo estratto dal disco, accompagnato da un videoclip disponibile a questo link.

Prodotto e mixato interamente da KRT, il progetto è stato registrato presso la Verde Vigna di Comiso (RG), quartier generale creativo di Sidney e della crew. Con questa uscita, la R.O.D. Records conferma il suo ruolo centrale nel dare voce a nuove realtà dell’underground italiano.

Chi è Lil Sidney

Originario di Vittoria (RG), Salvatore Alfieri è già conosciuto nell’ambiente per essere stato fondatore e leader di band come Overcoma e Renoir. Attivo dal 2018 con l’alter ego Lil Sidney, ha dato vita al collettivo N.G.A.V. (Nothing Good After Venus) insieme ad artisti come Bryan Triplo Six, Repsick, KRT e Lil Sasaki. Dopo i primi lavori su Soundcloud e la raccolta di demo Versacrum (2019-2020), ha pubblicato il live Quando muoio la smetto pt.1 (2021) e i mixtape B3st Fri3nds (2022) e Louder//Loser (2023).

Con Quando muoio la smetto pt.2, il suo primo EP ufficiale, Lil Sidney si afferma come una delle voci più autentiche e originali della nuova scena alternative italiana, capace di fondere influenze hip hop, alt trap, witch house, hyperpop e nu post-emo revival in un linguaggio personale e riconoscibile.

Guarda il videoclip del secondo singolo “Non fa male” https://youtu.be/xa9iGLO2fJ8

ASCOLTA “QUANDO MUOIO LA SMETTO PT.2” 



lunedì 1 settembre 2025

Tim Vantol pubblica il nuovo singolo esplosivo “Let Me F*ck It Up!” – primo estratto dal nuovo album Somewhere In Between




Il cantautore olandese Tim Vantol torna con un’uscita dirompente. “Let Me F*ck It Up!” è un classico istantaneo e il primo singolo che anticipa il nuovo album Somewhere In Between, in arrivo il 3 ottobre 2025.

ASCOLTA IL SINGOLO:

Un inno diretto e ad alta energia, il brano racconta il bisogno di buttarsi, rischiare, sbagliare e vivere a pieno ogni passo del processo – anche quando significa fallire clamorosamente. “L’ho scritta come promemoria che non serve avere tutto chiaro prima di iniziare; a volte il modo migliore per imparare è buttarsi e fare,” spiega Tim Vantol.

Registrata con un’attitudine cruda e live, la traccia cattura lo stesso spirito che Vantol porta sul palco: imperfetto, sincero e pieno di cuore. È una canzone che invita ad abbracciare il caos, senza farsi paralizzare dalla paura del fallimento.




Con la sua voce ruvida e avvolgente, Tim Vantol ha costruito negli anni un legame forte con il suo pubblico europeo e non solo. Il precedente album Better Days (2020) è stato acclamato come il suo lavoro più personale e intimo, capace di unire vulnerabilità e forza. Oggi, dalla sua casa ai piedi delle Alpi bavaresi, continua a scrivere musica che riflette la sua filosofia: accettare le imperfezioni, affrontare i propri demoni e andare avanti senza esitazioni.

Con Somewhere In Between (già disponibile in preorder), Tim Vantol torna con rinnovata energia, regalando brani intimi ma corali, quelli che nascono per essere cantati ovunque: in un bar, sotto la doccia o a squarciagola sulle barricate. “Let Me F*ck It Up!” è solo il primo passo verso quello che si preannuncia come il disco più coraggioso e autentico della sua carriera.

Uscita album: 3 ottobre 2025

WAY MORE SO – "Yeah, Yeah, You’re Right!” Nuovo singolo!


Un trio alternative pop punk nato a Londra, ma con radici italiane ben piantate: i Way More So si formano alla fine del 2023, dopo oltre dieci anni trascorsi nella capitale britannica (dove i membri si sono trasferiti da Roma nel 2012).


Il loro nome nasce dall’unione dei significati di “Way More” e “More So”, un gioco linguistico che riflette bene l’attitudine della band: diretta, emotiva e senza fronzoli.

Il nuovo singolo "Yeah, Yeah, You’re Right!” porta con sé tutto il bagaglio delle influenze che hanno segnato gli anni 2000: dai Blink-182 ai Box Car Racer, passando per gli Alkaline Trio, in un mix che sa di malinconia adolescenziale, energia immediata e quel gusto pop punk che resta sempre attuale.

Un brano che mette in mostra il lato più melodico ma anche il più intenso della band, capace di mescolare sonorità alternative e richiami post-hardcore, senza dimenticare i cori che restano subito in testa.

Ascoltalo su Spotify: link
Guarda il video ufficiale: YouTube



domenica 31 agosto 2025

LOWINSKY – “Brucia” Video Première su Rumore e nuovo album in arrivo


I Lowinsky tornano a farsi sentire con “Brucia”, primo singolo estratto da "Alice inizia a capire", il nuovo album in uscita il 19 settembre 2025 per Waddafuzz Records (Orangle Records) e Rocket Man Records. Il brano è accompagnato da un videoclip che viene svelato in anteprima su Rumore.


Il video, diretto da Carola Mancassola – fotografa e filmmaker con base sul Lago di Como – ci porta dietro le quinte del live che la band bergamasca ha tenuto alla Santeria di Milano nel dicembre 2024. Un piccolo diario visivo fatto di preparativi, backstage e palco, con un valore aggiunto speciale: i Lowinsky hanno aperto quella sera per i Nada Surf, gruppo che ha fortemente segnato il loro immaginario musicale. Nel filmato appare anche Matthew Caws, frontman della band newyorkese. Le due band torneranno a condividere il palco il 17 settembre al Legend Club di Milano, per una nuova data insieme.


Musicalmente, “Brucia” è un pezzo indie pop che vive sull’intreccio delle tre voci del gruppo, costruendo un ritornello immediato e incisivo, capace di restare in testa sin dal primo ascolto. I riferimenti vanno ai Heatmiser, ai Lemonheads e agli stessi Nada Surf, tra malinconia e leggerezza. Il testo, invece, affronta un tema ben più cupo: la disperazione che nasce dall’alienazione sociale, tra notizie drammatiche che scorrono in TV e una quotidianità ripetitiva e senza scampo.

Con questo singolo i Lowinsky aprono la strada a un album che promette di essere una tappa fondamentale della loro storia, un disco capace di fondere introspezione e immediatezza pop.

venerdì 29 agosto 2025

High Disaster – “Preda Facile”: il nuovo singolo che strega e non lascia scampo


Gli High Disaster tornano con un nuovo brano dal titolo emblematico: “Preda Facile”, una canzone che gioca con l’immaginario della seduzione, della dipendenza e del lasciarsi andare al rischio pur di inseguire ciò che si desidera.

Il testo, diretto e pulsante, racconta il paradosso di sentirsi prigionieri ma al tempo stesso complici di una condizione che non si vuole davvero spezzare. “Mi hai stregato baby” diventa un ritornello ipnotico, quasi un mantra, che risuona come confessione e resa allo stesso tempo.

La band costruisce un’atmosfera elettrica, tra strofe serrate e un crescendo che esplode in un ritornello capace di imprimersi subito nella mente. “Preda Facile” è un mix di energia e ossessione, con immagini forti come “mi sveglio legato ma non è il mio letto” e “sono ingabbiato ma è quel che vorrei”, che lasciano intravedere il lato più oscuro e affascinante della relazione raccontata.

Con questo singolo gli High Disaster confermano la loro capacità di unire immediatezza melodica e intensità emotiva, mantenendo un’attitudine che oscilla tra il rock alternativo e l’anima più diretta del punk moderno.
Preda Facile” non è soltanto una canzone da ascoltare: è una presa di coscienza che tutti, almeno una volta, siamo stati prede consapevoli di qualcosa (o qualcuno) capace di stregarci.

Ascolta "Preda Facile"

giovedì 21 agosto 2025

LOS FASTIDIOS – "Sometimes Good Girls Don’t Wear White" fuori il nuovo video


I Los Fastidios tornano con un nuovo video DIY per il brano “Sometimes Good Girls Don’t Wear White”, tratto dal loro ultimo album Lovesteady, pubblicato su Kob Records.

Il video, girato tra due luoghi simbolo della scena punk e alternativa berlinese – il negozio di dischi CoreTex e il club Wild At Heart – racchiude perfettamente lo spirito diretto e genuino della band veronese, da sempre punto di riferimento internazionale per il movimento street punk e ska-core.

Con il solito mix di energia positiva, impegno sociale e amore per la musica, i Los Fastidios confermano ancora una volta la loro capacità di portare avanti un messaggio universale di unità, resistenza e passione.

Il nuovo disco Lovesteady, disponibile su Kob Records, rappresenta un’ulteriore tappa di un percorso che continua a unire melodie contagiose, cori da urlare insieme e testi che fanno riflettere, senza mai perdere la forza comunicativa che ha reso la band un’icona.






domenica 17 agosto 2025

Fatamish - "Spleen" il punk-metal dell'Alto Adige prende forma in un album feroce e multilingue


Dalle montagne di confine tra Italia e Austria arriva Spleen, il primo album full-length dei Fatamish, band altoatesina nata nel 2018 dalle ceneri di vari progetti punk hardcore attivi tra il Trentino-Alto Adige e l’Austria nei primi anni 2000 (Not Bound by Convention, For Daily Use, The Witch, e altri). Un nome, Fatámish, che già racconta tanto: in dialetto pusterese significa “testardo”, un’etichetta che la band indossa con orgoglio, tanto da farne manifesto di resistenza culturale, musicale e linguistica.

La loro sala prove è a Brunico, a pochi chilometri dal confine austriaco, e la formazione è quanto di più “meticcio” possa nascere in un contesto complesso come quello dell’Alto Adige: cinque membri, due italofoni e tre germanofoni, un mix che si riflette naturalmente nella musica e nei testi.


Difficile inquadrare con precisione lo stile dei Fatamish. La base è skate punk e hardcore melodico, ma affiorano senza paura influenze metal – a volte thrash, a volte metalcore – sostenute dalla voce abrasiva di Sebi, frontman dal timbro feroce e istintivo. In contrasto, le linee vocali di Alvaro aggiungono uno strato melodico, creando un dinamismo che diventa cifra stilistica. Il risultato? Una miscela esplosiva che la band stessa definisce hardcore punk/metal.

Il nuovo album, Spleen, si compone di 9 tracce, scritte in italiano, tedesco e inglese. Il titolo è un omaggio alle poesie di Baudelaire e al concetto di spleen come malessere esistenziale, quello stesso malessere che oggi – tra guerre, crisi climatica e deriva autoritaria – ci accompagna come un’ombra silenziosa. L’album diventa quindi specchio di una generazione disillusa, che trova nella musica l’unico antidoto all’apatia e alla paura del futuro.

Tra i brani più significativi:

“Scelte”, una dedica dolente a un amico caduto nel vortice della droga.

“Il grande inganno”, che riflette sul senso della vita e sulle illusioni che la accompagnano.

“berühmt? Du et!”, feroce critica all’industria musicale e a chi sfrutta le band indipendenti, soprattutto in Germania.

“Identity crisis”, brano manifesto per tutta la band: fare musica non è più un hobby da ragazzi, ma un’esigenza vitale, l’unico rifugio dall’inquietudine e dallo scorrere del tempo.

Anche se Spleen è tecnicamente il loro primo album, i Fatamish non sono certo alle prime armi. Alle spalle hanno due EP autoprodotti: Care (2019) e Ophiocordyceps unilateralis (2021), oltre al recente singolo Antikarma del 2024. Con questo disco, però, il progetto prende finalmente una forma più compiuta e ambiziosa.

La band è composta da:

Sebi – voce

Alvaro – chitarra e voce

Schmidi – chitarra e voce

Potze – basso e voce

Simon – batteria


Spleen è un lavoro intenso, viscerale e intelligente, che non ha paura di sporcarsi le mani con tematiche scomode e di mescolare lingue, generi e influenze. I Fatamish portano avanti una visione musicale radicata nel territorio ma capace di parlare (e urlare) a un pubblico molto più ampio. Un disco per chi cerca qualcosa di più del semplice pogo.



venerdì 15 agosto 2025

TALIA CAVASU PUBBLICANO “SCUSAMI UN CAZZO”


Il 15 agosto segna una data da cerchiare in rosso per tutti gli amanti del punk: i Talia Cavasu pubblicano “Scusami un cazzo”, un brano esplosivo e frizzante che mescola energia e leggerezza.
Con sonorità allegre e un ritornello che resta in testa, la band esprime in musica un sentimento tanto diretto quanto liberatorio: dopo aver chiesto scusa troppe volte, arriva il momento di dire basta… e di farlo senza mezzi termini.

Nati appena un anno fa con l’obiettivo di portare la loro idea di musica e punk ovunque ci siano orecchie pronte ad ascoltare, i Talia Cavasu sono la dimostrazione che l’attitudine conta più dell’età della band. “Scusami un cazzo” è una dichiarazione di indipendenza emotiva, un invito a non piegarsi sempre e comunque, il tutto confezionato con il sorriso sfrontato tipico del pop punk.




Ascolta “Scusami un cazzo”




giovedì 14 agosto 2025

MEGG conclude il trionfale set al Vans Warped Tour di Long Beach con il nuovo video “IDC”




Reduce dall’estate più surreale della sua carriera, l’artista alternative punk di Los Angeles MEGG chiude la sua corsa al Vans Warped Tour con l’uscita del videoclip del suo ultimo singolo, “IDC”.

Girato con un budget ridottissimo e tempi strettissimi, il video cattura l’energia ribelle del brano in un turbine di nostalgia e caos.

«Abbiamo realizzato questo videoclip praticamente senza tempo né budget, e il risultato è una corsa frenetica, nostalgica e caotica» racconta MEGG. «È stato uno sforzo di squadra guidato da Rio Noir—un talento pazzesco. È davvero divertente da guardare e penso si percepisca quanto ci siamo divertiti a girarlo».

Co-scritto da Brian Wight, Sophie Shredz e MEGG, e prodotto da Wight e Rob Nagelhout, “IDC” è un inno graffiante e incisivo—un mix tra l’attitudine sfrontata di Joan Jett e la grinta dei primi Green Day. Mixato da Nagelhout e masterizzato dal vincitore di un Grammy John Greenham (Billie Eilish, FINNEAS), il ritornello del singolo sembra sfidarti a non urlarlo a squarciagola.

L’uscita del video arriva proprio mentre MEGG conclude un’indimenticabile esperienza al Warped Tour.

«Salire sul palco con i miei migliori amici al Warped Tour quest’anno è stata l’esperienza più incredibile della mia vita» riflette MEGG. «Io e la mia band siamo cresciuti andando a questo festival da ragazzini… suonare la nostra musica davanti a migliaia di persone, probabilmente come l’atto più piccolo in scaletta… sono ancora senza parole. Grazie Kevin Lyman e Warped Tour! Dire che sono grata è dire poco».




Diplomata al primo programma di Popular Music Performance della USC, MEGG si è costruita una reputazione grazie alla scrittura di brani che superano i confini di genere, a una voce potente e a uno spirito DIY instancabile. Ha condiviso il palco con KISS, The Used e altre icone del rock, ha calcato palchi leggendari di Los Angeles come il Saint Rocke e ha cantato l’inno nazionale per i Dodgers, LA Galaxy e LA Sparks.

Oggi, divisa tra Nashville e le sue radici californiane, MEGG cavalca l’onda di “IDC” verso l’uscita del suo prossimo EP, atteso per questo autunno. Con ancora la sabbia nelle Vans e il dito medio alzato, è pronta a continuare a regalare ai fan gli inni grezzi e senza filtri che amano.




Guarda il video di “IDC”: https://www.youtube.com/watch?v=gOa9H5KdFAQ

Ascolta “IDC”: https://ffm.to/idcmegg



martedì 12 agosto 2025

James Merendino lancia il crowdfunding di "ONLY POSERS DIE: WHY SLC PUNK LIVES ON" per raccontare l’eredità di SLC Punk


James Merendino
, regista e sceneggiatore del cult movie del 1998 SLC Punk, ha lanciato una campagna di crowdfunding per realizzare il suo nuovo progetto: ONLY POSERS DIE: WHY SLC PUNK LIVES ON, un documentario che esplorerà l’eredità culturale e il culto che circondano il film, a oltre 25 anni dalla sua uscita.

Mi interessa capire come questo piccolo film sia diventato un cult,” racconta Merendino. “Voglio parlare con i fan.”


SLC Punk seguiva le vicende di Stevo (Matthew Lillard) e Heroin Bob (Michael A. Goorjian) nella Salt Lake City dei primi anni ’80, tra scontri culturali e l’energia anarchica della scena punk locale. Uscito come piccola produzione indipendente, è diventato negli anni un vero e proprio manifesto per outsider e ribelli di ogni generazione. Nel 2016 Merendino aveva già ripreso in mano la storia con Punk’s Dead: SLC Punk 2, ampliandola per parlare a una nuova generazione.


ONLY POSERS DIE non sarà un semplice “making of”: unisce interviste a cast, troupe, critici e soprattutto fan, per capire perché il film continui a risuonare ancora oggi. Oltre a raccontare la forza dell’etica punk, il progetto metterà SLC Punk in dialogo con altri cult degli anni ’90 come Clerks e Donnie Darko, esplorando il ruolo che queste opere hanno avuto nel plasmare l’identità delle sottoculture.

Le prime riprese si terranno a Salt Lake City con interviste ai veri punk che hanno ispirato i personaggi del film, amici e familiari di Merendino, e momenti live come la proiezione con Q&A del 17 agosto e la serata trivia del 19 agosto presso il Proper Brewing Co..

L’obiettivo è raccogliere 60.000 dollari — con quasi 12.000 già promessi da 156 sostenitori — offrendo ricompense che vanno dal proprio nome nei titoli di coda (10$) a copie digitali del film, foto e tatuaggi inclusi nella pellicola, DVD autografati, fino a ruoli come Associate Producer o sponsor di apertura.

Merendino descrive il progetto come “una lettera d’amore alla comunità punk”, un modo per conservare storie, musica e spirito di un’epoca, ma anche per raccontare come quella stessa attitudine continui a vivere oggi.

Eventi al Proper Brewing Co. – Salt Lake City

Domenica 17 agosto, ore 19.00 – Q&A con James Merendino + proiezione (ore 20.00)

Martedì 19 agosto, ore 17.30 – Meet & Greet + Trivia Night (ore 19.30)

Link alla campagna: Crowdfundr.com/42X7Qa
Instagram di James Merendino

giovedì 7 agosto 2025

SKEETCH: “Born 2 Late” è il nuovo singolo che anticipa l’album Sunny Side of Shitty Town in uscita il 22 Agosto


Dalla Germania con rumore: gli Skeetch, skate punk band di Leipzig, pubblicano il loro nuovo singolo Born 2 Late il 18 luglio per Punkerton Records, anticipando il debutto sulla lunga distanza Sunny Side of Shitty Town, in uscita il 22 agosto.


Il brano è un’ode a tutto ciò che il punk rock ha rappresentato per loro – e per molti altri: un inno generazionale per chi si è sentito “nato troppo tardi”, per chi ha vissuto i gloriosi anni ‘90 solo attraverso bootleg, compilation e reunion tour.

> “Born 2 Late è la nostra lettera d’amore al punk rock” – racconta il cantante Max Schlegel – “È la storia di una generazione cresciuta idolatrando band che non ha mai visto dal vivo nel loro periodo migliore. Ma è anche un messaggio: non sei mai troppo tardi, né troppo vecchio, per il punk.”



Musicalmente, il pezzo è un mix energico e incalzante, pieno di riferimenti e omaggi ai classici del genere, ma con un’attitudine fresca e consapevole. Una vera bomba per fan di Pennywise, Millencolin, Bad Religion e compagnia urlante.

Sunny Side of Shitty Town: un’esplosione di punk, memoria e rabbia lucida

L’album in arrivo promette di essere un viaggio ad alta velocità tra disillusione, sarcasmo e grinta punk, diviso in undici tracce che raccontano la vita in una “shitty town” con lo sguardo sempre rivolto al lato soleggiato delle cose.

Dalle riflessioni generazionali di Born 2 Late, alla critica sociale di Hello Mr. Officer, passando per la crudezza emotiva di Spicy Memories, l’album mescola riff veloci, ritornelli da urlare e una scrittura affilata come una lametta.

Il disco sarà pubblicato su vinile 12" da 140 grammi, in edizione limitata e colorata, in collaborazione con Punk Rock Radar e Cat's Claw Records. La prevendita è già attiva su Punkerton Records.


Chi sono gli SKEETCH?

Nati nei primi anni 2000 sotto l’influenza della colonna sonora di Tony Hawk's Pro Skater, gli Skeetch sono cresciuti a suon di skate punk e hardcore melodico. La band si è formata ufficialmente alla fine del 2021 e ha già collezionato tre EP e tour in tutta Europa.

Il loro suono è diretto, viscerale e pieno di energia – un perfetto equilibrio tra omaggio ai maestri del passato e voglia di spaccare tutto nel presente.




mercoledì 6 agosto 2025

"La Gabbia" il nuovo disco dei Freigeist


Annunciato già nei primi mesi del 2024, La Gabbia segna il ritorno dei Freigeist, storica band fiorentina, con un nuovo album che porta con sé tutta l’energia, la rabbia e la consapevolezza maturate in oltre trent’anni di storia. La pubblicazione è avvenuta lo scorso 1° maggio, scelta simbolica e mai casuale, e rappresenta la prima collaborazione del gruppo con R.O.D. Records, etichetta indipendente italiana che si sta affermando sempre di più come cassa di risonanza per artisti della scena underground nazionale.


Anticipato dall’omonimo singolo – di cui è disponibile anche il videoclip ufficiale su YouTube (guardalo qui) – La Gabbia è un album che si lascia scoprire gradualmente, con una costruzione sonora che non cerca il colpo di teatro immediato, ma conquista traccia dopo traccia. È un disco che ti chiede di ascoltare fino in fondo, e lo fa con intelligenza: ti prende per mano e poi ti travolge.




L’incipit sembra quasi voler mettere alla prova l’ascoltatore, come a dire: “aspetta, c’è di più”. E infatti, quando arriva "Fai come vuoi", non si può restare indifferenti: il finale, con un basso che diventa protagonista assoluto, è da manuale. Ma è con "Miraggio" che il disco trova la sua dimensione più ispirata: è qui che il suono si apre, prende forma e restituisce tutta l’intuizione compositiva dei Freigeist. La successiva "Rispetto" è un altro punto fermo dell’album, manifesto diretto e coinvolgente di un’identità che non vuole e non può passare inosservata.

Il suono è grezzo, potente, trascinante, solo a tratti cupo, ma sempre vivido e vibrante. C’è un equilibrio sorprendente tra la forza degli strumenti e la voce, mai prevaricata ma anzi incorniciata da una strumentazione che sembra avere un’anima propria. Il risultato è un magnetismo sonoro raro da trovare nel genere, capace di evocare emozioni viscerali senza mai scadere nell’autocompiacimento.

Bio:

Il progetto nasce tra il 1989 e il 1990, in piena ondata di occupazioni studentesche del movimento della "Pantera". Firenze è il loro territorio. Dopo anni intensi tra manifestazioni e concorsi (Sinistro Rock, Rock Contest), la band attraversa un periodo turbolento che dal 1994 al 1997 porterà a numerosi cambi di formazione e, infine, a uno stop. Solo nel 2012 il gruppo torna in vita grazie alla volontà dei fondatori Pino (basso) e Stefano (chitarra/voce), che insieme al batterista Adrian Lemasson riaccendono la miccia.

La Gabbia è quindi più di un disco: è un ritorno, una presa di posizione, una dichiarazione d’esistenza. È la dimostrazione che il fuoco punk non si spegne, ma si trasforma e trova nuove vie per bruciare.

martedì 5 agosto 2025

8 Agosto THE RUBBER ROOM, JUDA'S KISS E CORE MATO: LA FESTA ESPLODE!

Via Murata, 49, 28844 Villadossola VB, Italia

Dalle 21 sul main stage, un evento che promette di lasciare il segno. Tre band, tre stili diversi, un’unica serata all’insegna dell’energia, della musica dal vivo e di quel caos organizzato che solo certi palchi sanno regalare.

THE RUBBER ROOM – Direttamente dalla linea immaginaria che unisce Milano e Como, tornano The Rubber Room, pronti a scatenare il pubblico con il loro punk rock ruvido, incalzante e senza fronzoli. Attivi dal maggio 2018, hanno costruito negli anni una reputazione solida grazie a un’attitudine live che non lascia tregua.
Il nuovo EP, Tutto fuori controllo, uscito nell’aprile 2025 per Ammonia Records, ha confermato la loro crescita, portando in dote anche una collaborazione esplosiva con i Punkreas nel singolo Scheletri.
Hanno diviso il palco con Derozer, Rfc, Viboras, Bambole di Pezza e molti altri, portando la loro musica in lungo e in largo per la penisola.

JUDA'S KISS – Si accendono i riflettori su un ritorno clamoroso: dopo 20 anni i Juda's Kiss rimettono piede sul palco della Lucciola in una tappa del provocatorio "Sto caxxo di 2025 tour".
La storica ska-punk band, infarcita di influenze street punk e militante come poche, si è recentemente rimessa in moto, dividendo la scena con leggende del calibro di Arpioni e Banda Bassotti, calcando i palchi di festival iconici come la Festa di Radio Onda d'Urto.
Un ritorno che sa di rivincita, memoria e voglia di spaccare tutto.

CORE MATO – Dalle 23:30 sul PianoB stage, la serata si trasforma in un delirio danzante grazie ai Core Mato: due bassi, cassa dritta e voci pasticciate per una miscela travolgente di indie rock, dance e post-punk.
Un suono che pesta, trascina e costringe il corpo a muoversi, che si tratti di pogo o di ondeggiamenti liberatori sotto il cielo d’agosto.


---

Ingresso gratuito, bar e ristorante attivi tutta la sera, e per chi volesse cambiare ritmo: area balera estiva con musica da liscio.
Un evento che è una festa vera: popolare, trasversale e travolgente.

Link Facebook 

lunedì 4 agosto 2025

A Settembre la prima uscita di Karma Field Records: il ritorno degli Anarcotici con "Io credo alle Fate"


A quindici anni dalla loro ultima pubblicazione, gli Anarcotici rompono il silenzio con una riedizione che non è semplice nostalgia, ma un vero e proprio gesto di rinascita. Io credo alle Fate, in uscita il 23 settembre 2025 per Karma Field Records, è la nuova versione rimasterizzata e riordinata del loro ultimo e più ambizioso album, Io non credo alle Fate (2010). Cambia il titolo, cambia la prospettiva, ma resta intatta quella fame di verità e intensità emotiva che ha reso la band una voce imprescindibile della scena alternativa italiana.

La nuova edizione, curata da Tommaso Mantelli presso il Lesder Studio, porta nuova linfa vitale a un disco già denso e stratificato. Il lavoro sulla resa sonora restituisce profondità e dettaglio senza sacrificare il graffio originale, mentre la tracklist riorganizzata e il nuovo artwork completano una riflessione visiva e narrativa che suona come un atto di fede nell’arte e nella memoria.

Nati nei primi anni Duemila, gli Anarcotici sono sempre stati fuori dal coro: punk nell’attitudine, post-rock nell’ampiezza delle strutture, urbani e viscerali nella scrittura. Hanno attraversato con coerenza oltre un decennio di musica indipendente, lasciando una traccia incancellabile fatta di concerti sudati, parole che bruciano e dischi che non fanno sconti.

Tre gli album all’attivo: Resistenza (2001), manifesto militante e diretto; Iride (2006), il loro lavoro più riflessivo; e infine Io non credo alle Fate, pubblicato nel 2010 e da molti considerato il loro capolavoro, ora pronto a rinascere sotto una nuova luce.

Con Paolo (voce, chitarre), Ricky (chitarre) e Davide (batteria) alla guida, e con le collaborazioni storiche di Simone e Max, gli Anarcotici hanno calcato decine di palchi in Italia e all’estero, sempre con un’energia feroce e senza compromessi. La loro eredità non sta solo nei dischi, ma nell’approccio totale e onesto alla musica, come se ogni brano fosse una presa di posizione, una scelta di campo.

Io credo alle Fate sarà disponibile su tutte le piattaforme streaming dal 23 settembre 2025. Una riapertura dei cassetti della memoria, sì, ma anche un invito ad ascoltare — o riascoltare — una delle band più lucide e coraggiose dell’underground italiano. Perché le fate, forse, esistono. E suonano ancora.

Preordina l'album 
karmafieldrecords@gmail.com

Link:






Email: karmafieldrecords@gmail.com

giovedì 31 luglio 2025

IDONT – Halfway To Nowhere fuori il primo album


Roma, anni ‘90 nel cuore e melodie catchy nel sangue: gli IDONT sono quel tipo di band che non hanno fretta, ma quando arrivano, lo fanno a modo loro. Dopo l’EP di debutto Grow Up del 2018, pubblicato grazie al supporto di Let’s Goat Records e Inconsapevole Records, il trio romano è tornato con un vero e proprio long playing che ha richiesto solo… quattro anni per essere completato.

Halfway To Nowhere è il titolo del primo album ufficiale, un concentrato di punk-rock melodico con lo spirito DIY che li accompagna sin dagli inizi. Registrato tra un procrastinamento e l’altro, il disco prende finalmente forma nell’estate 2025 con il supporto di ben cinque etichette indipendenti: Dinomite Records, Inconsapevole Records, Let’s Goat Records, Scuderie Ducali Records e V10 Records.

Il risultato? Un disco che riesce a suonare fresco, sincero e autoironico, come suggeriscono già i titoli dei brani: Beverly, Dangerous Stupid Words, Another Breakup Song, College Love (In The Aftermath), Wacky Waving Inflatable Tube Guy… Una tracklist che alterna momenti di autoanalisi pop-punk e sberleffi da pogo sotto il palco, senza perdere mai di vista la melodia.

La presentazione fisica dell’album per l’etichetta Dinomite Records – avverrà il 30 agosto 2025, mentre l’album è già disponibile in streaming su tutte le piattaforme.

IDONT non sono qui per rivoluzionare il punk, ma per ricordarci che fare le cose con calma può portare a risultati onesti e divertenti. Punk-rock pigro, ma con il cuore al posto giusto.


mercoledì 30 luglio 2025

THE EXTRAS – “Closer” è l’esordio che ci mancava: punk, caos, sudore e anima


In un panorama rock sempre più diviso tra nostalgia patinata e perfezionismo da plug-in, i THE EXTRAS irrompono con l’urgenza che solo chi ha davvero qualcosa da dire può permettersi. Il loro debutto Closer è un’esplosione emotiva, un manifesto ruvido e senza compromessi che mescola punk, pop e rabbia poetica in un tutt’uno travolgente.


Formatisi a Colonia nel 2023 ma con il cuore (e il sangue) diviso tra Europa e Stati Uniti, i THE EXTRAS sono un caso raro: una band che grida forte senza slogan vuoti, che prende a schiaffi l’indifferenza ma lo fa con stile – e magari anche con un dolcevita bianco, à la Lou Reed.

Dietro il microfono troviamo Elmar Freels, ex chitarrista in tour con i Dumbell fino al CBGB’s, oggi creativo per la Heute Show. Accanto a lui, il newyorkese Jon Manierre, mente musicale, polistrumentista e autore di arrangiamenti che danno davvero "quel qualcosa in più" ai brani. Completano la lineup la chitarrista Krissy Weiffen, doppia outsider (di genere e di genere musicale: viene dal metal), il batterista e produttore Leroy Kaldenbach e il bassista americano Pat Bewick, vero entertainer punk e fratello spirituale di Jon.


Closer è tutto fuorché un disco monocorde. Dalla malinconia disillusa di People (“mi piacciono le persone. In teoria”) al punk scarnificato e ironico di Bad Times (“il testo? Solo il titolo e un ‘Oh yeah’. Basta e avanza”), i THE EXTRAS non cercano soluzioni, ma spazi per restare umani.

C’è rabbia che brucia in The Firm, un brano che vomita fuori il veleno del lavoro salariato, con sonorità più brit che US. Point Blank è un grido contro la rassegnazione, Summer Is Coming è una jam distorta tra Dead Kennedys e Pixies in piena apocalisse climatica, mentre Hellhounds pesca dal blues paranoide e lo rilancia a tutto Motörhead.

Il disco si chiude con una perla assoluta: G. Masina, minuto e mezzo di punk puro in cui le chitarre sono suonate da una leggenda vivente come Sonny Vincent (Dead Boys, CBGB’s, Ramones-era), ancora in fiamme a oltre 70 anni. Non bastasse, sul brano suonano anche Greg Norton (Hüsker Dü) e Jamie Oliver (UK Subs, Anti-Nowhere League).

Sì, avete capito bene: questo è il disco d’esordio di una band appena nata, e già suonano con tre mostri sacri del punk internazionale. Il motivo? L’attitudine, i contatti veri, e tanta gavetta: gli EXTRAS hanno già aperto per Ultrabomb e girato l’Europa con Sonny Vincent, che Elmar ha seguito a lungo come tour manager. Qui, le radici contano.

Un album vissuto, non solo suonato

Parte registrato in Spagna con Paul Grau (Rausch, Emil Bulls), parte autoprodotto da Leroy in Germania, Closer è un disco che suona vivo, imperfetto e potentissimo. Non mancano ospiti (come Annika Manheller, spesso anche dal vivo, e l'ex Yeti Girls Wendelix) e una direzione artistica curatissima: la copertina con il vulcano sottomarino firmata Peter Piller è un perfetto specchio visivo dell’album.

Le influenze? Hüsker Dü, Leatherface, Replacements, Hot Water Music, Hole, Motörhead, Dead Kennedys, Iggy Pop, The Damned… e il commento più azzeccato arriva dal batterista Jamie Oliver:

“You guys smash it!”
Oppure da un certo Wolly Düse:
“Siete troppo rumorosi!”



THE EXTRAS webpage: https://the-extras.de/

TURBOLENT: LA SOLITUDINE COME FORZA NEL NUOVO SINGOLO “ALLEINE ALLEIN”


I thought I couldn’t go on…” — è così che si apre “Alleine allein”, il nuovo singolo dei TURBOLENT, uscito il 25 luglio 2025. Una frase semplice, nuda, ma potente, che introduce un viaggio sonoro e emotivo fatto di insicurezze, isolamento e, soprattutto, rinascita.

Direttamente da Amburgo, i TURBOLENT si muovono con sicurezza tra le coordinate del punk e del rock progressivo, riuscendo a bilanciare impatto sonoro e vulnerabilità emotiva. Attivi dal 2011 e con la formazione attuale dal 2017, la band tedesca ha sempre dimostrato di avere più sostanza che rumore — e questo brano ne è l’ennesima prova.

I worked on myself, crawled out of the darkness”: è questo il punto di svolta di un pezzo che non si limita a raccontare il dolore, ma lo attraversa per trovare una nuova forza. “Alleine allein” diventa così un inno alla solitudine consapevole, quella che non isola ma libera, che ti permette di ricostruirti senza fingere di essere qualcun altro.

Tra chitarre taglienti, ritmi incalzanti e un ritornello agrodolce che resta in testa ("So alleine allein / now I can be that again"), il brano saluta le false vicinanze per abbracciare l’autodeterminazione. Un messaggio forte, gridato con onestà e senza filtri: “Devi solo essere te stesso – e andare bene così”.


Con “Alleine allein”, i TURBOLENT non ci offrono frasi fatte, ma un pezzo di vita vera. Crudo, diretto e profondamente umano. Un brano per chi si è perso, ma ha ancora voglia di ritrovarsi.




Spotify: 

Instagram:

martedì 29 luglio 2025

GOLDSTATE PUBBLICANO IL NUOVO SINGOLO “NOTHING TO LOSE” CON JARET REDDICK E THOMAS NICHOLAS: UN INNO POP PUNK TRA ACCOUNTABILITY E RINASCITA


Fuori ora per Punkerton Records il nuovo singolo della band UK Goldstate con ospiti d’eccezione: Jaret Reddick dei Bowling For Soup e Thomas Nicholas (Thomas Nicholas Band)


I Goldstate alzano la posta con il loro singolo più ambizioso e personale di sempre. Si intitola “Nothing To Lose” ed è disponibile dal 27 giugno per Punkerton Records. Con la partecipazione di due icone della scena pop punk come Jaret Reddick (Bowling For Soup) e Thomas Nicholas (Thomas Nicholas Band), la traccia mescola l’energia malinconica del pop punk dei primi anni 2000 con una maturità lirica tutta contemporanea.

Nato da una notte turbolenta e da una rottura difficile, Nothing To Lose è un vero e proprio sfogo emotivo, che mette al centro l’assunzione di responsabilità e la voglia di ricominciare. Chitarre granitiche, ritornelli da urlare a squarciagola e una produzione potentissima firmata dai fratelli Sam e Joe Graves (Innersound Audio), fanno di questo brano un perfetto esempio di pop punk moderno con un cuore autentico.

Tutta la canzone è fondamentalmente un capriccio musicale,” racconta con ironia il frontman Ben Pritchard, “ma, tipo, orecchiabile.”



E orecchiabile lo è davvero: Nothing To Lose è un inno per chi ha toccato il fondo e ha deciso di affrontare il proprio caos interiore, guardarsi allo specchio e provare a ricostruire. Una canzone che racconta la consapevolezza, il rimorso, ma anche la voglia di crescere e di non mollare.

Parla di quando capisci che il problema potresti essere tu,” continua Pritchard. “È il suono della resa dei conti, dell’affrontare chi ora odia il tuo nome e scegliere di cambiare comunque.”


GOLDSTATE


Direttamente dal Regno Unito, i Goldstate sono una delle realtà più interessanti della nuova ondata pop punk. Formati da Ben (voce), James (chitarra), Jez (chitarra) e Amy (batteria), uniscono l’irruenza e la sincerità del punk moderno con l’attitudine melodica dell’epoca d’oro del genere. Alle spalle esperienze live in altri progetti e una forte visione artistica, anche grazie al coinvolgimento di Ben in BSB TV, piattaforma indipendente dedicata alla scena alternativa.

Con Nothing To Lose, i Goldstate firmano il loro manifesto: un brano che suona enorme, sincero e decisamente pronto per i palchi di mezzo mondo.