mercoledì 25 giugno 2025

FORGOTTEN DREAM reinterpretano “Kids” di Current Joys: una cover intensa tra grunge e dream-pop


I Forgotten Dream tornano con un nuovo singolo che è una dichiarazione d’intenti: “Kids”, reinterpretazione struggente del celebre brano di Current Joys, è disponibile ora grazie a Too Loud Records.

Originari di Cremona, i Forgotten Dream si muovono con naturalezza tra le ombre del grunge anni ’90 e le suggestioni ovattate del dream-pop, intrecciando chitarre distorte e melodie eteree in un’atmosfera che guarda anche allo shoegaze. Con “Kids”, la band non si limita a rifare un classico, ma lo filtra attraverso la propria identità sonora, rendendolo ancora più crepuscolare, ruvido e intimo.

Prodotta, registrata, mixata e masterizzata al Titans Lab Recording Studio dal producer Riccardo Daga, questa nuova versione mette in luce la capacità del gruppo di amplificare la vulnerabilità e l’intensità emotiva del brano originale, restando fedele al suo spirito ma donandogli nuova vita.

Dopo l’ottimo riscontro dell’album “Distorted Karma” (Too Loud Records), “Kids” segna l’inizio di un nuovo percorso per la band, continuando a scavare nei temi che da sempre ne caratterizzano l’estetica: il conflitto interiore, la disillusione della giovinezza, la fragilità emotiva.

Una cover che è molto più di un omaggio: è un viaggio nel cuore di una generazione inquieta, rivisitato con sensibilità e coraggio.

martedì 24 giugno 2025

Pinerolo, 28 giugno: Nazareno “Reno” Maiolo porta in scena “La coscienza di Reno – lo spettacolo”





Lo Stranamore di Pinerolo sarà il “teatro” che ospitarà l’incontro con l’autore Nazareno "Reno" Maiolo, scrittore e voce autentica dell’underground, in occasione della presentazione del suo libro "La coscienza di Reno, Il Mantello di Bussoleno e altri racconti". L’evento si terrà il 28 giugno 2025 alle ore 21.30 presso il circolo A.R.C.I. Stranamore, situato in Via Ettore Bignone 89, a Pinerolo (TO). ingresso con tessera ARCI
Sabato 28 giugno allo Stranamore di Pinerolo va in scena qualcosa di diverso: La coscienza di Reno – lo spettacolo. Non la solita presentazione di un libro, ma un reading teatrale emozionante, crudo, a tratti ironico e a tratti struggente. Un viaggio nelle ombre e nelle luci della nostra umanità.
Durante l’incontro, l’autore accompagnerà il pubblico in un viaggio immersivo all’interno del suo universo letterario, esplorando le atmosfere cupe e suggestive della Val di Susa, tra leggende locali, riflessioni personali e inquietudini esistenziali.
Attraverso aneddoti inediti e la lettura di alcuni estratti del libro, Reno offrirà ai presenti uno sguardo esclusivo sul suo processo creativo, rendendo i lettori parte integrante della sua narrazione.
Un’esperienza intensa e coinvolgente, che si muove tra le molteplici sfaccettature dell’animo umano, con la sensibilità, l’irriverenza e l’ironia punk che contraddistinguono l’autore.
Un’occasione imperdibile per gli amanti della letteratura noir e gotica, per chi desidera scoprire un autore capace di fondere passato e presente in racconti che lasciano il segno.
Sul palco Nazareno “Reno” Maiolo – scrittore, operaio, musicista punk e attivista culturale – porta se stesso, i suoi racconti e le sue cicatrici, con la forza della narrazione dal vivo e l’autenticità di chi ha sempre usato l’arte per restare vivo.
Il libro, La coscienza di Reno – Il mantello di Bussoleno e altri racconti, è una raccolta di storie ambientate in Val di Susa, ma parla a tutti:
“Sono storie che vi faranno sorridere, riflettere, forse anche commuovere.
Sono frammenti di vita, pezzi di ricordi, domande che tutti, prima o poi, ci facciamo.
Sono racconti che parlano di persone normali in situazioni straordinarie,
o forse di persone straordinarie che vivono situazioni fin troppo normali...”
La Coscienza di Reno: Il Mantello di Bussoleno e altri racconti di Nazareno "Reno" Maiolo
Una bella raccolta di racconti brevi che esplorano i confini tra mistero, introspezione e realismo, ambientati nella suggestiva Val di Susa.
Il racconto principale, Il Mantello di Bussoleno, gotico ambientato nel 1508, in cui un omicidio porta alla luce giochi di potere, superstizioni e riti segreti, immergendo il lettore in un’atmosfera cupa e avvincente.
Altri racconti affrontano temi universali e contemporanei: Attraversamento Finale ironizza sull’aldilà con un’ambientazione surreale e burocratica, mentre La Morte non è che l’inizio esplora un viaggio esistenziale e onirico tra tormento e speranza. Il quotidiano trova spazio in storie come Paola, il ritratto toccante di una donna che riscopre sé stessa, e Giornataccia, una vivida serata punk rock tra giovani disillusi ma vitali.
La Val di Susa è il cuore simbolico dell’opera, un luogo di resistenza e memoria che unisce storie diverse con una scrittura schietta e sensibile. Reno Maiolo ci regala un’opera capace di emozionare, divertire e far riflettere sui lati più oscuri e luminosi della condizione umana.




Biografia Nazareno “Reno” Maiolo




Nazareno "Reno" Maiolo è un musicista, scrittore e attivista culturale, nato a Locri (Calabria) il 27 settembre 1980. Trasferitosi con la famiglia in Val di Susa nel 1982, ha intrecciato la sua vita personale e artistica con questo territorio, che ispira gran parte delle sue opere. Operaio di professione, Reno è un punto di riferimento nella scena underground italiana, riconosciuto per il suo impegno nella musica, nella promozione culturale e nelle battaglie sociali.
Percorso Musicale
Nel 1998, fonda gli Atropina Clan, una band punk rock che diventa un simbolo della scena indipendente italiana. Con oltre 300 concerti e tre album all’attivo ("Niente tecnologia... ma cantina, vino e concerti", "Allergia", e "Essere Umani"), la band affronta tematiche sociali e personali con uno stile diretto e incisivo.
Reno ha inoltre esplorato nuovi orizzonti con progetti come NUDO, un viaggio intimo e introspettivo inaugurato dal singolo "VELENO", e con i CRAC Rural Core, che fondono punk e metal in brani energici e di denuncia come "Padre Nostro". Ha collaborato con i Katzoni Animati, reinterpretando sigle di cartoni animati in chiave rock, e con I 60 Beat, rivisitando i classici italiani degli anni ’60.
Organizzazione di Eventi
Dal 2010, Reno è l’ideatore del LIVE FOR LIFE, un festival benefico che ha raccolto migliaia di euro a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo. Con 14 edizioni e oltre 50 band partecipanti, il LIVE FOR LIFE rappresenta un esempio di come la musica possa sostenere cause importanti e unire comunità diverse. Inoltre, Reno ha promosso eventi come il CAPPUNK, il Punk in Valley, il La Scena Festival e le serate Punk Rock Night, rafforzando la scena musicale indipendente della Val di Susa e di Torino.
Impegno Sociale
Reno è attivamente coinvolto nel Movimento NO TAV, opponendosi alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità in Val di Susa, e nella difesa dei diritti umani. Per lui, l’attivismo è un’estensione naturale della sua visione artistica, orientata verso la giustizia sociale e ambientale.
Scrittura
Oltre alla musica, Reno è un appassionato scrittore. Collabora con diverse testate realizzando articoli e recensioni trattando musica e temi sociali. Il 15 dicembre 2024 pubblica il suo primo libro autoprodotto “LA COSCIENZA DI RENO, Il mantello di Bussoleno e altri racconti”, una raccolta di racconti ambientati in Val di Susa. Questi testi intrecciano le leggende locali con riflessioni profonde sull’animo umano, offrendo un ponte tra passato e presente.



lunedì 23 giugno 2025

LIFEBOATS “Blossom Serenade” – Un’ode punk alle emozioni forti e alle feste che non dimentichi

LIFEBOATS
Blossom Serenade” – Un’ode punk alle emozioni forti e alle feste che non dimentichi




Con un titolo che potrebbe trarre in inganno, Blossom Serenade non è una passeggiata primaverile nei campi fioriti. È piuttosto un’onda d’urto emotiva: un EP che suona forte, crudo e sincero, firmato dai Lifeboats.

Il nuovo lavoro della band è una dichiarazione d’amore al punk più istintivo, quello che non ha paura di esporsi, urlare i propri sentimenti e farlo sopra chitarre distorte, batterie incalzanti e melodie che restano in testa. È un concentrato di energia che sa anche essere malinconico, capace di alternare momenti di furia sonora ad aperture più intime, ma sempre con il cuore ben visibile.

A completare il quadro, il videoclip che accompagna l’uscita – guarda qui – è un tuffo nelle notti vissute al massimo, tra feste, amici, luci soffuse e quell’atmosfera da “vorrei non finisse mai”. Un invito a ricordare, a ballare, a sentirsi vivi.




Blossom Serenade merita la vostra attenzione.
Ascoltatelo qui su Spotify, magari a volume alto.

I Lifeboats ci mettono anima, distorsione e fiori. Il risultato? Un piccolo inno punk ai ricordi che contano.



LE SCHIENE DI SCHIELE “DANZE DELLA SFIGA” UN MANUALE POST-PUNK DI SOPRAVVIVENZA ALLA DISFATTA


Danze della sfiga, il nuovo disco de Le Schiene di Schiele
Un tragicomico trattato post-punk che insegna l’arte di cadere


Danze della sfiga è il nuovo album de Le Schiene di Schiele, band post-punk torinese che provoca a suon di pugni nello stomaco, alla ricerca di reazioni sopite tra chi ascolta. Otto tracce, otto inciampi su cui cadere, farsi male e imparare.
Difficile ballare bene nella vita: c’è chi inciampa sul lavoro, chi nei traumi familiari, chi sotto il peso delle aspettative. È da questa metafora che parte Danze della sfiga, il nuovo disco de Le Schiene di Schiele, storie di ordinaria disfatta per raccontare il lato più amaro e grottesco dell’esistenza umana con l’urgenza, la rabbia e l’ironia di un post-punk viscerale e impegnato.
Il disco nasce inizialmente come un EP, registrato a luglio 2024 negli studi di Tundra Recordings a Torino. L’incontro con Davide Lasala di EDAC Studio però cambia la traiettoria: il produttore intuisce il potenziale del progetto e propone alla band di espanderlo in un vero e proprio album, dando il via a
un serrato flusso creativo che culmina nelle registrazioni tra fine 2024 e inizio 2025.
Il risultato è un lavoro diretto, rumoroso e feroce, ma anche sorprendentemente lucido. Un disco che non grida mai a vuoto, ma incide e arriva preciso dove vuole approdare: una danza sbagliata, questo è certo, ma liberatoria. Nel brano manifesto La danza della sfiga, la band abbraccia con orgoglio l’imperfezione del passo sbagliato, una sorta di pogo catartico, uno sfogo collettivo che non cerca giustificazioni, ma le brucia nel fuoco dell’ironia. Perché la sfiga, in fondo, è l'espressione che usiamo quando non abbiamo più alibi, quando cadere è l’unica cosa che si può fare.
I restanti brani della tracklist amplificano tale visione: Martini Dry racconta il lavoratore di un’azienda d’armi che tenta di salvarsi la coscienza (“se non lo faccio io, lo farà qualcun altro”), Romanzo Russo sbeffeggia i sempiterni e inutili consigli da bar. 10 Giugno è una lettera d’amore e di morte scritta a un ideale pericoloso, Caino dà voce all’emarginato che la storia ha già condannato. In Ti voglio bene, brano in collaborazione con Fitza, la band cambia registro e affonda nella memoria familiare: un dialogo immaginario tra madre e figlia, dove il dolore si trasforma in comprensione e perdono.
Danze della sfiga è un disco che non fa sconti a nessuno, nemmeno a chi lo ha scritto. È il racconto crudo di semplici vite in bilico, dove ogni inciampo lascia un livido, ma rende indietro una canzone da gridare su un palco o da sussurrare in cuffia. Perché a volte, per restare umani, serve solo sapere ballare male. Il nuovo disco de Le Schiene di Schiele è uscito il 20 giugno per Edac Music Group. Il release party si è tenuto il 21 giugno a Torino all’inaugurazione del Ramo
d’Oro in Galleria Umberto I.
Tour:

● 26 giugno - Stormi Festival (Piossasco)
● 27 giugno - Alvarado street pub (Roma)
● 28 giugno - corto maltese (Fabriano)
● 13 luglio - Ziggy club (Torino), opening Quercia


Le Schiene di Schiele

Le Schiene Di Schiele nasce nel 2020 tra Torino e la Val di Susa quando Giacomo Scarcella (chitarra) e Daniele Baldassarre (basso) incontrano Francesco La Greca (voce) e Andrea De
Marchi (batteria), dando vita ad una band di matrice alt-rock, ma che rimane aperta a contaminazioni senza la paura di avvicinarsi alle scabrose sonorità del pop.
Nel 2021 pubblicano il loro EP d’esordio intitolato L'Abbandono, lavoro che gli permette di calcare palchi come quello del Festival Alta Felicità e del CAP10100 di Torino, sia da headliner che come
spalla di artisti quali Meganoidi e Medusa. Pubblicano i singoli Schadenfreude e Gervaise M., rispettivamente nell’autunno 2022 e nella primavera 2023, anno che li vede protagonisti di numerosi live nel Nord Italia, tra i quali svetta la partecipazione al Salza Music Festival.
A giugno 2024 approdano alle finali nazionali di Arezzo Wave, mentre in inverno si lanciano nelle registrazioni del loro primo album presso Edac Studio a Como. Nel 2025, mentre il tour invernale
prosegue con date in locali quali lo Ziggy Club di Torino, la band pubblica Caino e Martini Dry, primi singoli che anticipano l’album d’esordio, in uscita per Edac Music Group e distribuito da Believe.
Influenze: Touch & Go, Maruja, Squid, IDLES, Black Midi, Verdena, Il Teatro Degli Orrori, Slint.

TRACKLIST:
1. Martini dry
2. Romanzo russo
3. La danza della sfiga
4. 10 giugno
5. Il ricevimento
6. Caino
7. Ti voglio bene
8. Valore aggiunto?

Credits:
Tracce 1, 2, 3, 4, 5 e 7 registrate da Davide Lasala e Andrea Fognini presso Edac Studio (Como).
Tracce 6 e 8 registrate da Matteo Rizzo e Sandrino Vendrame presso Tundra Recordings (Torino).
Mixato e Masterizzato da Davide Lasala e Andrea Fognini di Edac Studio.
Voci di Francesco La Greca. Chitarre di Giacomo Scarcella. Basso di Daniele Baldassarre.
Batteria di Andrea De Marchi.
Con il contributo alla voce di Beatrice Fita (Fitza) in "Ti Voglio Bene".
Artwork di Francesco Marrapodi.
Foto di Simone Cossu.

venerdì 20 giugno 2025

DRÅPSLAG – “Kir & Komplimanger” Fuori il nuovo lyric video!


DRÅPSLAG – “Kir & Komplimanger
Fuori il nuovo lyric video!





https://youtu.be/mi73JqKYnGM?si=rnZ-zmPOb23QdeK5

La canzone è estratta dall’EP Kir & Komplimanger, in uscita il 27 giugno 2025 per Distat Records: quattro tracce tra punk e oi! tirato e diretto, da bere tutto d’un fiato.

Bio:

Tutto è iniziato durante la pandemia del 2020: un uomo, una cucina piena di lattine vuote, una chitarra in mano. Era Markus, isolato in una casa infestata dal virus nel Götaland settentrionale (Svezia), vicino alla montagna di Lugnås. In quel silenzio carico di fantasmi e memoria, con la voce spezzata e il cuore pieno, ha scritto una canzone. Poi un’altra. Poi un’altra ancora. Le ha pubblicate su Facebook, quasi per esorcizzare la solitudine. E qualcuno ha iniziato ad ascoltare.

Tra questi c’era Pelle, che ha chiesto: “E se ci mettessimo un po’ più di distorsione?”. Da lì è nascono i Dråpslag. Markus al basso e voce, Pelle alla chitarra e voce, Emil (già nei Brute Force Trauma) alla batteria. L’alcol non è sparito, ma le lattine ora erano piene. L’urgenza creativa ha preso il sopravvento: cori da oi!, ritornelli ruvidi e sinceri, tante nuove idee e un numero imprecisato di potenziali 7’’ punk da scolpire.

Dopo i primi due EP del 2024 (Framstupa punkläge e Punkbullterrier), nel 2025 è tempo di tornare con “Kir & Komplimanger”, la terza uscita della band.
Quattro brani che mescolano disillusione, sarcasmo e genuina energia working class.

Tracklist:

1. Dra åt helvete – 1:22


2. Knoggjärnsvaggvisa – 2:28


3. Kir och komplimanger – 3:54  (Focus track)


4. Blod och krossat glas – 3:48



Line-up:

Pelle – chitarra e voce

Markus – basso e voce

Emil – batteria


Dråpslag online:





giovedì 19 giugno 2025

PUNK & SALAM – III EDIZIONE

Musica e cucina: il 28 giugno a Crema torna l’appuntamento più godurioso dell’estate




Link Facebook 

Una serata che è ormai diventata una piccola tradizione per chi ama i power chord e i tortelli cremaschi: sabato 28 giugno, nel cuore del Parco Bonaldi a Crema, torna “Punk & Salam”, alla sua terza edizione. Dalle 18 fino a mezzanotte, cinque band si alterneranno sul palco per riempire l’aria di distorsioni, mentre sotto al palco scorreranno birre artigianali, vinelli, salumi e specialità locali da leccarsi i baffi.

Line up:

Rossodannata

Kansas City Shuffle

Tomama

Circus Punk

Marysun Nicotina


Cinque band, cinque attitudini diverse, ma con un solo filo conduttore: il punk suonato come si deve, senza fronzoli e con tanta voglia di far festa.

Punk rock & cucina cremasca

Perché il nome non mente: Punk & Salam è davvero l’incontro perfetto tra musica ruvida e cibo della tradizione. In menu ci saranno:

Tortelli cremaschi de @casadeiravioli_crema

Salva e tighe, combo da intenditori

Pane e salame de @la_futura_salumi

Il leggendario Fiatella (pane e cipolle, per stomaci forti e cuori puri)

Dolci della casa, piatti aperitivo e un sacco di altre leccornie

Il tutto annaffiato da birra artigianale de @labuttiga e vinelli megabuoni


Dove e come:

Parco Bonaldi, proprio davanti al Bar Parco
Dalle 18:00 alle 24:00
Prenota il tuo tavolo al 392 4172227


---

Musica dal vivo, panini unti, sorrisi veri e un parco che suona: Punk & Salam è un evento che sa mescolare punk attitude e ospitalità lombarda come nessun altro.

Non fatevi fregare: prenotate il tavolo, portate gli amici, venite affamati.
Vi aspetta una notte di musica e magnate, in perfetto stile DIY.

Gallamesh tornano con “Conditioned Pt. 2”: un EP che scuote e riflette

Gallamesh tornano con “Conditioned Pt. 2”: un EP che scuote e riflette




La scena metalcore olandese è in fermento: la band di Amsterdam Gallamesh ha pubblicato ieri il suo attesissimo secondo EP, Conditioned Pt. 2, tramite Suburban Records . Un lavoro crudo, intenso ma riflessivo, che affronta temi moderni come la dipendenza digitale, la fragilità emotiva e la catarsi collettiva nei live – temi che rimettono al centro l’identità e la connessione.




I Gallamesh portano avanti la loro sperimentazione sonora: riff pesanti alla Chimaira, vocalità influenzate da Lamb of God e breakdown degni di Kublai Khan TX, il tutto condito da passaggi di flow che richiamano il mondo hip‑hop . La title track, Conditioned, testimonia un’evoluzione matura della band, con un frontman che si cimenta anche in flow serrati su ritmiche incalzanti .

Apre l’EP Now It Ends, brano lampo (circa 1:30) che concentra tutta l’energia della band: groove durissimi, silenzi carichi e una performance che celebra l’essenza stessa della scena metal . Il videoclip ufficiale – visibile qui sopra – trasmette al massimo l’adrenalina live che la band ha vissuto grazie alla scena fin dagli anni del liceo .

Lotus scava nei rapporti tossici con la tecnologia: la combinazione tra shouted vocals e una clean outro inquietante evidenzia una riflessione sul “consumo digitale” degli individui .

La traccia Conditioned Pt. 2 (titolo omonimo) è un viaggio introspettivo che mette in discussione quanto le nostre scelte e opinioni siano il frutto di condizionamenti esterni, invitandoci a riscoprire empatia verso noi stessi e gli altri .


Dietro alla scrittura e alla produzione c’è la mano esperta del chitarrista Jeroen van der Lee, che ha registrato e mixato tutto nel suo studio personale. Alla batteria, Daan Nieboer – già alla consolle di Cornerstone Audio e Swanslaughter – ha curato anche il mastering finale .


Dopo il rilascio dell’EP, i Gallamesh sono pronti a tornare on stage per il Popronde NL nel prossimo autunno – un'occasione perfetta per godersi dal vivo la loro carica travolgente .

Conditioned Pt. 2 è un passo avanti per Gallamesh: un EP sia potente che carico di significato, in cui peso e introspezione coesistono, offrendo un’esperienza completa. Se hai bisogno di musica che ti scuota – dentro e fuori – è arrivato il momento: il groove c’è, e lo senti dal primo secondo.

Ascoltalo su tutte le piattaforme streaming, guarda il video qui sopra e preparati a una nuova ondata metalcore made in Netherlands.

Gallamesh


mercoledì 18 giugno 2025

È uscito per La Tempesta Dischi, "Animale", il nuovo singolo dei Melt!!


Ascoltalo subito al link: https://bfan.link/animale

Un urlo primordiale, una sberla punk che dalla foresta si abbatte sul tessuto urbano metropolitano. "Animale" è una corsa a tutta velocità tra le strade della città, sulle ali dell’high speed rock.

È il terzo brano pubblicato dopo la reunion della formazione Vince/Teo/Gian.


ANIMALE
Testo e musica di Gianluca Dal Bianco.

Registrato, mixato e masterizzato nel giugno 2024 da Maurizio Baggio a La Distilleria Produzioni Musicali di Bassano del Grappa (VI).

Produzione artistica: Maurizio Baggio e i Melt

Copertina di Gian.

Vince: chitarra
Teo: basso e cori
Gian: batteria e voce

Testo:

ANIMALE



Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

e sono un delinquente

Uh!


Forza! Sforza!

Scava la fossa

Dentro la bara

C’e’una bestia morta aaah



Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animaleeeeeaaahhhr



Non voglio più mangiare,

Mi sento ancora male

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale



White, Zebra 



I MELT

I Melt nascono nel 1992 a Lugo di Vicenza, con una formazione che comprende Vince (chitarra, voce), Teno (chitarra, voce), Teo (basso, voce) e Gian (batteria, voce). Dopo alcuni cambi nell’organico della band, il gruppo si riduce ad un power trio composto da Vince, Gian e Teo. Nel 1995 i tre pubblicano il loro primo demo, omonimo, per la Derotten Records; quindi, nel 1997 esce l’album d’esordio, “Bravi Ragazzi”, completamente autoprodotto. Nel 1999 la band pubblica il suo secondo album, “Sempre Più Distanti”, co-prodotto con K.O.B. Records. Nel 2000 avviene un radicale cambio di formazione: Vince lascia la band e Teno torna alla chitarra e ai cori, mentre Teo passa alla voce principale. L’anno successivo, i tre appaiono nel cortometraggio “Il Topo Ordina: Alice Deve Morire!”, scritto e diretto da Maria Signorini e Federico Crosara, contribuendo alla colonna sonora con due brani inediti. Sempre nel 2001 i Melt partecipano al “Mondo Perfetto Tour 2001” che li porta, come supporto ai Derozer, nei maggiori locali e club italiani. Il terzo album, “Specchio”, prodotto da Giorgio Canali, viene pubblicato dalla Derotten Records nel Maggio del 2002. Nel Gennaio del 2003 si ha un nuovo avvicendamento nelle file dei Melt: Gian lascia la band e Diego viene reclutato come nuovo batterista. Nel 2006 esce “L’Intonarumori”; l’album, ancora una volta prodotto da Giorgio Canali, è pubblicato da La Tempesta Dischi, l’etichetta discografica indipendente dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Il singolo “L’intensità standard del vuoto” è accompagnato da un videoclip disegnato e diretto da Davide Toffolo e Michele Bernardi. Il video viene trasmesso sui principali canali musicali televisivi, tra cui Mtv. Nel settembre 2009 i Melt, assieme agli altri artisti del collettivo Vivaniente, danno vita ad un progetto di sonorizzazione della poesia “L’urlo” di Allen Ginsberg. Il 20 novembre 2009 esce, sempre per La Tempesta Dischi, il quinto album della band vicentina, “Il nostro cuore a pezzi”, prodotto da Arc-en-ciel (Enrico Molteni dei Tre Allegri Ragazzi Morti). La band si scioglie nel 2014, ma nel 2019 torna con la formazione storica composta da Vince, Teo e Gian per una nuova serie di concerti; tra questi, si segnala la partecipazione all’edizione 2022 del Venezia Hardcore Fest, nella quale i Melt hanno suonato come co-headliner.


Formazione:  

Vince: chitarra, voce                             

Teo: basso, cori             

Gian: batteria, cori                         

Discografia: 

Demo “s/t” (Derotten Records, 1995)


                     “Bravi Ragazzi” (Autoprodotto, 1997)


                    “Sempre Più Distanti” (K.O.B. Records, 1999)


      “Specchio” (Derotten Records, 2002)


                    “L’intonarumori” (La Tempesta Dischi, 2005)





                    “Il nostro cuore a pezzi” (La Tempesta Dischi, 2009) 







SEBAK urlano il crollo emotivo in “Tabula Rasa”




SEBAK
“TABULA RASA”
UN URLO DI ESASPERAZIONE

Un grido disperato, un'esplosione di rabbia e fragilità. Con il nuovo singolo “Tabula Rasa”, i SEBAK mescolano l’urgenza del punk con l’oscurità tagliente del post punk, dando voce a chi ha esaurito ogni briciolo di tolleranza.

Tabula Rasa” racconta il momento in cui la pressione interna è troppa, quando la mente non regge più e l’unica via è urlare fino a crollare. Il brano è costruito come un dialogo a due voci: da una parte l’io, dall’altra la sua coscienza, che tenta di riportarlo in equilibrio. Un viaggio sonoro e psicologico, dove l’andamento incalzante e il cantato a due voci trascinano l’ascoltatore dentro una crisi emotiva autentica.




Nati a Viterbo nel 2022, i SEBAK sono una band post punk che si nutre dell’energia ruvida della scena inglese contemporanea. Parlano di alienazione, di odio per la monotonia e l’omologazione, ma anche della luce in fondo al tunnel. Invitano a non farsi terra bruciata intorno e a restare umani: aiutare e lasciarsi aiutare.

Sul palco portano un muro di suono fatto di rumore vivo, basso tagliente e batteria dritta, in un’atmosfera che trasuda sincerità e tensione.

Tra i live più significativi troviamo l'apertura alla LoveGang all'Encore festival di Viterbo nel 2023, sul palco dell'eco sound di Caprarola nel 2024 con SaraFine e Samuel dei Subsonica e a maggio 2025 l'apertura agli StrungOut al CuevaRock di Cagliari.




ASCOLTA "TABULA RASA”!




martedì 17 giugno 2025

24 Ore di Niente: l’esordio in italiano di Andrea Caccese tra pop-punk e hardcore melodico


C’è un momento in cui ogni musicista sente il bisogno di tornare a casa — non tanto in senso geografico, quanto emotivo. Con 24 Ore di Niente, Andrea Caccese lo fa nel modo più diretto possibile: cantando per la prima volta in italiano. Il suo nuovo progetto, in uscita il 18 giugno, è un piccolo manifesto di rinascita creativa. Un EP breve ma denso, che abbandona il filtro dell’inglese per scavare nel linguaggio della memoria e dell’urgenza, con radici ben piantate nel terreno del pop-punk e dell’hardcore melodico.


Il progetto arriva dopo anni trascorsi a esplorare territori più rarefatti e atmosferici, come dimostrano i precedenti lavori con Dead Rituals e Francis Moon. Ma con 24 Ore di Niente, Caccese riscopre l’immediatezza e l’energia che hanno plasmato la sua formazione musicale — quella scena fatta di concerti sudati, amicizie nate sotto ai palchi e testi urlati a squarciagola, anche quando non tutto era chiaro.

Il primo singolo, “Vento del Nord”, è uscito il 16 maggio e vede la partecipazione di Silly Sam, musicista friulano dalla sensibilità affine. Il brano è una corsa a perdifiato, malinconica e rabbiosa, che mescola cori da stadio e melodie graffianti, con una produzione diretta che lascia spazio al sentimento più che alla perfezione.

Inizialmente concepito come una serie di singoli da pubblicare a cadenza irregolare, l’EP ha preso forma quasi all’improvviso. “Ci sono già tante nuove idee che mi frullano in testa”, racconta Andrea, “e questo primo lavoro è stato un bel modo per iniziare a confrontarmi con un nuovo linguaggio creativo: scrivere in italiano”. Una scelta che suona naturale, specie considerando l’anima autobiografica dei testi e la volontà di comunicare senza filtri.

Se questo è l’inizio, allora siamo curiosi di vedere dove ci porteranno le prossime 24 ore di niente — che in realtà, di vuoto, non hanno proprio nulla.




“Nora”: il dolore ha un suono ruvido e sincero nel nuovo singolo dei Last Fist Hero




I Last Fist Hero pubblicano “Nora”, un brano punk rock dal tono malinconico che affronta con intensità il tema del lutto.

Nora” è una dedica a chi non c’è più, ma anche un invito a non dimenticare ciò che conta davvero. Nella perdita, restano i ricordi più belli, i momenti vissuti insieme, il vuoto che lascia chi se ne va… ma anche la speranza di potersi ritrovare, un giorno, dall’altra parte.

Una canzone autentica, ruvida e toccante, che unisce la forza del punk rock alla delicatezza del dolore umano.



I Last Fist Hero nascono in Calabria nel 2014 e pubblicano nello stesso anno il loro primo EP. Nel 2015 esce il loro primo album con Pan Music Production. Dopo una lunga pausa, tornano nel 2023 con il singolo natalizio “Xmas Night”, seguito da “Living Dead” (febbraio 2024).

Nel maggio 2024 firmano con Sorry Mom! e rilasciano i singoli “Modern Times” e “Amnesia” (in collaborazione con Spreco e MadJack). Lo stesso anno aprono l’unica data italiana degli Zebrahead al Legend Club di Milano (25 luglio), mentre “Last Chapter”, pubblicato il 21 marzo, conferma il loro ritorno solido e coerente.

Attualmente la band si è trasferita stabilmente a Bologna, con una nuova formazione per basso e batteria. Il progetto prosegue con l’intento di pubblicare nuova musica ogni due mesi, consolidando una presenza costante e energica nella scena punk rock italiana.




ASCOLTA "NORA”!


lunedì 16 giugno 2025

I Talia Cavasu hanno pubblicato il loro "Greatest Tits"!





I Talia Cavasu sono tornati, e lo fanno a modo loro: rumorosi, sfrontati e con tanta voglia di fare casino. A breve pubblicheranno nuove canzoni inedite in italiano, e le porteranno anche live, perché certe cose vanno gridate in faccia, non solo ascoltate in cuffia.

Ma nel frattempo, guai a dimenticare il passato.
Anzi, meglio celebrarlo con stile… e con le tette al posto giusto!

Ecco quindi che la band ha deciso di regalarci il proprio Greatest Hits, anzi — come piace chiamarlo a loro — il Greatest Tits. Un titolo che è tutto un programma e un manifesto: dissacrante, diretto e assolutamente Talia Cavasu.

Nel frattempo, ricordate che stanno lavorando a nuovi singoli rigorosamente in italiano!








Good Morning Cernobyl' sfidano la Religione con “Underfaith”




Con “Underfaith”, i Good Morning Cernobyl' esplicitano la loro visione critica e diretta su un tema spinoso e attuale.

Ispirato dalla frase «No single book were behelden by me – Oh, no question I cannot do answer», tratta da “Quintessence” dei Darkthrone (album Panzerfaust), il singolo è un atto d’accusa contro ogni forma di dogmatismo ideologico e religioso.

Nel mirino finiscono le imposizioni estetiche e comportamentali, le guerre, le crociate moderne condotte in nome della fede. I GMC rispondono schietti e determinati: “Siamo dalla parte dei bambini, siamo dalla parte della pace”. Ma alla fine la domanda si fa inevitabile: “È questo il vostro Dio?” La risposta è chiara: la verità non si trova in un libro.

Il videoclip che accompagna “Underfaith” è ambientato in una chiesa in rovina, simbolo visivo del messaggio del brano. Protagonista, una figura di rottura: una prete donna che, impugnando un libro che ricorda Covenant dei Morbid Angel, celebra un anti-esorcismo sulla band stessa.

C'è da aspettarsi un brano black metal, giusto? Sbagliato.

“Underfaith” è puro punk. Un riff grezzo e frontale, un ritmo serrato, e tutta la rabbia del punk ruvido e veloce diventano veicolo di una riflessione cruda e onesta su come anche i gesti più quotidiani siano condizionati da ideologie antiche, mai veramente messe in discussione.



I Good Morning Cernobyl’ nascono a Perugia nel 2018 e propongono un punk energico con testi in inglese. Hanno all’attivo un EP omonimo (2020), lo split “Coverbyl #1 – Playing the Lockdown”, e il primo full-length “No Time to Fear” (2023), accolto con entusiasmo da critica e pubblico europeo. Dopo numerosi live, tra cui l’Humus Festival e un tour in Germania, nel 2024 la band è tornata in studio per una nuova serie di uscite realizzate in collaborazione con Sorry Mom!.

La formazione attuale vede Giuliano Picciafuoco (voce, chitarra), Massimo Margaritelli (voce, basso), Lorenzo Bonamente (voce, batteria) e Gabriele Mameli (voce, chitarra): una line-up pronta a scardinare certezze a colpi di feedback e verità scomode.




ASCOLTA "UNDERFAITH”!


domenica 15 giugno 2025

Lysine – “Varsavia” chiude lo split Rovi


A distanza di qualche mese da Mirasole, i Lysine tornano con un nuovo brano: si intitola “Varsavia” ed è uscito il 13 Giugno su tutte le piattaforme. Il pezzo rappresenta l’ultimo tassello di Rovi, uno split EP realizzato insieme ai Preferisco Ignazio.

Il progetto vede la collaborazione tra due realtà dell’alternative italiano che, pur muovendosi su coordinate differenti, condividono un approccio personale e curato. Varsavia prosegue il percorso dei Lysine tra suoni eterei e atmosfere sospese, con una produzione che privilegia le sfumature e una scrittura dal respiro riflessivo.

Lo split Rovi è un piccolo esempio di come la scena indipendente italiana continui a muoversi sotto traccia, costruendo dialoghi tra band, città e stili diversi. Un ascolto consigliato a chi è in cerca di nuove uscite nel panorama alternative/post-rock nostrano.

Ascolta “Varsavia”: Spotify

venerdì 13 giugno 2025

Online il nuovo disco dei WALLY GATORS: "Welcome to the WALLYVERSO!!!"


È uscito su tutte le piattaforme digitali per F-M-S Records, etichetta indipendente di FMS FckMain Stream, l’album Welcome to the WALLYVERSO, ultima fatica dei WALLY GATORS, band storica del punk rock torinese attiva dal 1993. Welcome to the WALLYVERSO è il primo album che la band distribuisce on line nelle piattaforme digitali, dopo oltre trent’anni di attività.

Welcome to the WALLYVERSO
"Welcome to the WALLYVERSO!!!" è un disco di puro Punk Rock composto da 13 tracce. Dodici brani inediti che raccontano di personaggi reali e di episodi di vita vissuta accaduti dopo l'uscita del precedente lavoro, "Holy Cow", uscito a fine 2022. A chiudere l’album una cover dei Ramones "I'm making monster for my friend". "Welcome to the WALLYVERSO!!!" è un disco immediato, senza troppi fronzoli. La registrazione in presa diretta esprime con un suono ruvido e ben amalgamato tutta l'energia di questi cinque giovincelli in pista ormai da trentadue anni!BIO
I Wally Gators nascono nel 1993 a Torino. Ad accomunare i componenti birra e punk rock. Cresciuti con i grandi classici del genere rimangono fedeli alla linea e continuano a scrivere pezzi.
I WallyGators hanno all'attivo, oltre a molti concerti nel nord italia, alcune demo, tre Cd ed un vinile 7" insieme ai Grabbies.

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I WALLY GATORS sono: Big Paul - voce Miky - chitarra Slide - chitarra Kalle - basso Manager - batteria
Welcome to the WALLYVERSO CREDITS:
Registrato al: KAMPARI MOLOTOV STUDIOS Produzione: Wally Gators, Marco “KIRI” Chierichetti Mix e mastering : Marco “KIRI” Chierichetti

Ultimo singolo per i Preferisco Ignazio: fuori "Arrivederci Marat"

Arrivederci Marat” Singolo Preferisco Ignazio


È il terzo e ultimo singolo, insieme a ‘Varsavia’ de i Lysine a chiudere lo Split EP collaborativo.

Arrivederci Marat è una ballad, l’unica ballad de i Preferisco Ignazio una chitarra acustica trasporta l’intero brano dall’inizio alla fine con intrecci di chitarre elettriche che fanno da ambiente, una linea di basso ben salda e la batteria che arriva solo nell’esplosione finale che strizza l’occhio allo shoegaze.

E’ un pezzo fuori dal tempo, scritto ormai 5 anni fa ma potremmo benissimo averlo scritto ieri. Crescere è sempre difficile e passare da un periodo ad un altro della propria vita è doloroso, lasciare alle spalle i propri fantasmi è una delle cose più difficili che si impara a fare vivendo.
Marat fu uno dei grandi protagonisti della rivoluzione francese , ma a differenza di Robespierre che a un certo punto decise di bruciare il mondo nelle fiamme della rivoluzione, Marat per non fare spegnere il fuoco brucio se stesso.


Credits: Registrato presso la sala prove dei Preferisco Ignazio da Andreas Macrì.
Produzione, mix e master a cura di Andreas Macrì e Simone Umbaca presso Cygnus Music Studio.
Voce : Federico Minù Chitarra : Emanuele Ippopotami, Marco Sticchi Basso : Andrea Di Ruggero, Batteria e Glockenspiel : Ludovico Minù Cori : Emanuele Ippopotami

Foto di Alberto Musso.

Preferisco Ignazio :

giovedì 12 giugno 2025

IVENOP feat. Duracel: “Mille Scelte” è il nuovo inno pop punk contro l’alibi generazionale

Mille Scelte
IVENOP feat. Duracel
in uscita venerdì 13 giugno 2025


IVENOP feat. Duracel: nel nuovo singolo pop punk non c’è più spazio per le scuse


Gli IVENOP tornano con un nuovo singolo che segna un passo deciso nella loro evoluzione artistica, e lo fanno in compagnia di un ospite d’eccezione: Zamu, voce e penna dei leggendari Duracel, nome culto della scena punk rock italiana. Il risultato? Un brano intenso, diretto, senza fronzoli. Pop punk ruvido, sincero, fatto di schiaffi in faccia mascherati da melodia.



Il pezzo affonda le mani in una delle dinamiche più tossiche del nostro tempo: il continuo bisogno di trovare un colpevole esterno per tutto ciò che va storto. Una società abituata a puntare il dito, a cercare un nemico, a scaricare la colpa su “qualcosa” o “qualcuno”. Ma gli IVENOP, con l’energia che li contraddistingue, ribaltano la prospettiva: a volte, anzi spesso, il problema siamo noi.



Non è un brano che si accontenta di suonare bene (lo fa, e alla grande!) ma ha l’urgenza di dire qualcosa. Dietro le chitarre graffianti e una linea vocale che alterna rabbia e lucidità, si nasconde una riflessione che non lascia scampo: le scelte sbagliate hanno un volto, ed è spesso il nostro. Ma non c’è giudizio né moralismo, solo consapevolezza. Quella che nasce quando smetti di raccontartela e inizi a guardare davvero in faccia il passato, per non sbagliare di nuovo strada.



Il featuring con Zamu aggiunge al brano una profondità e un’attitudine che sa di storia vissuta, di live sudati nei centri sociali, di chilometri in furgone e parole gridate con il cuore in gola. Un incontro naturale, quasi inevitabile, tra due realtà che condividono lo stesso DNA: onestà, punk e voglia di spaccare senza compromessi.



Il brano sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire da venerdì 13 giugno. Un nuovo tassello nel percorso degli IVENOP, che continuano a costruirsi una voce sempre più riconoscibile all’interno del panorama underground italiano.



Se cercate il pop punk patinato e da playlist estive, questo singolo non fa per voi. Ma se avete bisogno di un pezzo che vi dica le cose come stanno, con l’onestà brutale di chi ci è passato, allora avete trovato pane per i vostri denti.


IVENOP

IVENOP è una nuova voce nel pop punk italiano, un’esplosione di energia e melodia che affonda le radici nella ribellione sonora degli anni 2000 e la rilegge con uno stile fresco, diretto e profondamente personale. Nati dall'urgenza di esprimere ciò che spesso resta inascoltato, gli IVENOP raccontano le fragilità, i sogni e le contraddizioni di una generazione in bilico tra nostalgia e futuro. Con testi taglienti e sinceri, riff potenti e ritornelli da sing-a-long sotto il palco, la band trasforma ogni brano in un grido collettivo, un rifugio per chi non ha mai smesso di credere che la musica possa ancora scuotere anime e coscienze. Dopo essersi fatti notare con una serie di singoli autoprodotti che hanno catturato l’attenzione della scena underground, gli IVENOP sono pronti a salire di livello, portando il proprio sound nei cuori e
nelle cuffie di un pubblico sempre più vasto.

IVENOP non è solo una band: è un’attitudine. È tutto quello che hai urlato in una stanza da solo, ma adesso lo urliamo insieme.







"FUGA" dei TLA: il ritorno dello ska punk vicentino


Preparatevi alla fuga, i TLA sono tornati!

La band vicentina pubblica un nuovo singolo dal titolo "FUGA", un brano che combina liriche aggressive con l’energia travolgente dello ska punk. Il risultato è un inno per tutte quelle persone che si sentono fuori posto e che vogliono evadere da ciò che le tiene prigioniere.

Il singolo è stato registrato e mixato da Andrea “Spazza” Rigoni, già noto per il suo lavoro con i Derozer, e accompagnato da una copertina firmata dall’artista Marco About.

FUGA è disponibile su Spotify, YouTube e su tutte le principali piattaforme di streaming a partire dal 13 giugno.





Sal Rinella e le Pallottole – “Mezz’ora ma non di più” fuori il 13 giugno: «Mi dico mezz’ora, ma non di più. E resto»

13 Giugno – “Mezz’ora ma non di più” è il nuovo singolo di Sal Rinella e le Pallottole


Dal 13 giugno esce su tutte le piattaforme di streaming “Mezz’ora ma non di più”, il nuovo singolo di Sal Rinella e le Pallottole.
Un brano breve ma denso, 1 minuto e 59 secondi, che non fa sconti e arriva dritto al punto, come un pensiero che ti scoppia in testa prima di riuscire a metterlo a tacere.
La canzone racconta quel momento preciso in cui vorresti mollare tutto, ma decidi di resistere ancora un po’. Una lotta continua con l’indifferenza, la violenza, l’odio diffuso e la paura di mettere in discussione la propria “normalità”: tetto, telefono, libertà apparente. È la voce di chi non ci sta a lasciarsi andare, ma ogni volta si ripete: “Mezz’ora ma non di più”.

Ogni volta che sto per andarmene, mi fermo. Prendo tempo. Mi dico: mezz’ora, ma non di più. E intanto resto ancora un po', mettendo in pausa la mia vita

Il brano anticipa il nuovo EP, in uscita a settembre per Ammonia Records, e segna un punto importante nel percorso del progetto: registrato da una formazione coesa e affiatata, suona compatto, diretto, con sostanziali differenze nella scrittuta e nella cura dei brani.
Le batterie sono state registrate ai Rocker TV Studios da Samuele Cristel, mentre la produzione, affidata a Dario “Crancy” Campana, si è svolta al Crancy Studio, con una cura attenta fino all’ultimo dettaglio.

Sal Rinella e le Pallottole tornano con un pezzo che non chiede permesso.
“Mezz’ora ma non di più” è una corsa contro il tempo, un pensiero urgente da ascoltare tutto d’un fiato