giovedì 10 aprile 2025

“Lady In Wasteland (The Ballad of Grace Budd)” il nuovo singolo degli Hanged at Sunset





Il brano Lady in Wasteland si addentra in uno dei capitoli più oscuri e disturbanti della cronaca nera americana: l'omicidio della piccola Grace Budd, una vicenda realmente accaduta e tristemente celebre per la sua crudezza, avvenuta per mano di uno dei più noti serial killer del ventesimo secolo, Albert Fish. La canzone non si limita a descrivere i fatti, ma tenta un’operazione ben più complessa e inquietante: offre un punto di vista narrativo inedito e disturbante, quello dell'assassino stesso. Attraverso questa scelta narrativa provocatoria e spiazzante, il brano cerca di svelare l’abisso della follia e dell’orrore umano, rendendo tangibile l’oscurità che può celarsi sotto la superficie dell’apparente normalità.



Lady in Wasteland non è semplicemente una cronaca cantata, ma un’immersione nelle profondità più buie dell’animo umano. Il testo conduce l’ascoltatore in un viaggio disturbante, che mette in discussione i concetti stessi di male e di mostruosità. Il brano pone infatti l’accento su un aspetto fondamentale ma spesso trascurato di queste tragedie: il volto del male non è sempre quello che ci si aspetta. Albert Fish non era un individuo emarginato, né un folle riconoscibile a prima vista. Era un uomo di mezza età, all’apparenza innocuo, perfino mite, capace di guadagnarsi la fiducia delle famiglie e dei bambini. Un "uomo nero" che non si nascondeva nell’ombra, ma camminava liberamente alla luce del sole, confondendosi con il resto della società.



È proprio questa normalità apparente a rendere il racconto ancora più agghiacciante. La canzone suggerisce che il vero pericolo non sempre proviene da ciò che appare minaccioso, ma da ciò che riesce a mascherarsi meglio: un predatore in abiti da pastore, un lupo silenzioso e paziente nascosto tra le pecore. Lady in Wasteland invita quindi l’ascoltatore a riflettere sulla natura ambigua del male, sull’inganno dell’apparenza e su quanto sia fragile la linea che separa la civiltà dalla barbarie.



La musica stessa accompagna e amplifica questa narrazione, alternando momenti più lenti e riflessivi ad esplosioni di suoni crudi e taglienti, come a voler tradurre in suoni lo squarcio emotivo provocato da una storia tanto atroce. È un brano che inquieta, scuote, e proprio per questo non lascia indifferenti. Attraverso il racconto dell’omicidio di Grace Budd, Lady in Wasteland solleva domande profonde sull’essere umano, sulla capacità di riconoscere il male, e sulla paura più grande di tutte: quella che il vero mostro non sia nascosto nell’oscurità, ma viva tra noi, sotto mentite spoglie.






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