Recensione "Il Capo" dei CRAC Rural Core
"Il Capo" si presenta come una critica tagliente e diretta alla figura autoritaria e narcisistica, incarnata dal "capo" descritto nel testo. La struttura del brano, caratterizzata da versi brevi e incisivi, riesce a creare un senso di ritmo che enfatizza il contenuto sarcastico e satirico.
Il testo dipinge un personaggio carismatico, ma subdolo, che domina grazie alla manipolazione e alla vanità. La figura del capo è un archetipo universale, che trova eco sia nel mondo lavorativo sia in contesti più ampi, come la politica o le relazioni sociali. L'autore utilizza immagini forti e simboliche – il leone affamato, Cesare tradito da Bruto – per sottolineare l'inevitabile destino di chi si erge sopra gli altri con arroganza: l'isolamento e il tradimento.
La ripetizione finale dei versi "Il capo ha sempre ragione / Il capo non commette errore / Il capo non sente dolore" è tanto ironica quanto efficace nel sottolineare la visione distorta di onnipotenza che il capo ha di sé. La ripetitività potrebbe essere vista come un ritornello, perfetto per imprimere nella mente dell'ascoltatore il messaggio del brano.
"Il Capo" è un brano potente, che riesce a unire un testo ironico e satirico.
IL CAPO
Il Capo è un inno di ribellione contro l'abuso di potere, una riflessione sul narcisismo e le ingiustizie quotidiane. Suoni distorti che portano nella Londra degli anni '80 e '90 miscelando ritmiche che spaziano dal metal al punk.
La canzone dipinge un ritratto spietato di un leader narcisista e manipolatore, capace di muoversi con astuzia tra la folla, sfruttando la debolezza altrui per ottenere ciò che
desidera. Attraverso un linguaggio diretto e tagliente, il testo dipinge il potere, la vanità e l’inganno, culminando in un ritornello ripetitivo che sottolinea l'arroganza del capo, il quale sembra non avere mai torto.
BIO
Reno (voce e chitarra degli Atropina Clan), Max (batteria dei Dialcaloiz) e Poison (Valsusa Trash Crew)...Tre pessimi elementi provenienti da Bussoleno (Valle di Susa) si incrociano più volte nelle jam della Taverna Tortuga di Chianocco, si sentono affini sia musicalmente
che umanamente e iniziano a scrivere… Nascono i CRAC.
Rabbia e denuncia sociale sono gli ingredienti di questo nuovo progetto che unisce testi cantautoriali a sonorità distorte ed elaborate.
Arrangiamenti curati, testi diretti e mai banali, nessuna collocazione di genere se non UNDERGOUND.
Scrivono e compongono usando l'arte contro l'individualismo e la vanità.
CRAC Rural Core...
IN RAGE WE CRAC!
I CRAC Rural Core sono:
Nazareno "Reno" Maiolo, voce e chitarra
Giacomo Cella, basso e cori
Massimiliano Allemand, batteria
IL CAPO CREDITS:
Nazareno "RENO" Maiolo - voce e chitarra
Giacomo “Jack” Cella - Basso e cori
Massimiliano Allemand - Batteria
Registrato, mixato e masterizzato da Stefano Cordaro presso il Ceppa Studio a Rivoli
(TO)
Art work by Scrivimi Presto
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