lunedì 5 maggio 2025

Zoo Escape – il nuovo album omonimo è una corsa a perdifiato tra punk, glam e britpop


Gli Zoo Escape tornano sulle scene con un disco che è tutto fuorché prevedibile. La band tedesca, divisa tra Berlino e Monaco, ha appena pubblicato il suo nuovo lavoro omonimo — Zoo Escape — in collaborazione con KOB Records, e si tratta di un album che suona come un manifesto di intenti: 13 tracce che fondono la rabbia e l’urgenza del punk ’77 con l’eleganza del glam, i ritornelli killer dell’indie rock anni Duemila e l’ironia disillusa del britpop.

C’è qualcosa di familiare in questi brani, ma nulla suona già sentito. Le chitarre graffiano e accarezzano, le melodie ti restano addosso, e l’attitudine generale è quella di chi ha divorato dischi dei Clash e dei Libertines, ma non ha paura di giocare con la forma canzone, cercando sempre un gancio melodico, un colpo di scena, un'esplosione emotiva.

Tra i momenti più alti del disco spicca “Vertigo”, impreziosita dalla collaborazione con Los Fastidios, che aggiungono un tocco di carisma e coesione a un brano già di per sé trascinante. Ma è tutto l’album a brillare per coerenza e varietà: ogni pezzo sembra pensato per funzionare da solo ma anche per contribuire a un racconto più ampio, quello di una band che non si accontenta di seguire la corrente ma cerca di ridefinire i propri confini.

Con Zoo Escape, la band dimostra di essere arrivata a una maturità artistica capace di reggere il confronto con le migliori realtà europee del genere. Un disco che, pur mantenendo l’irruenza del punk, non rinuncia mai alla cura degli arrangiamenti e alla ricerca melodica. Un lavoro da ascoltare tutto d’un fiato, possibilmente a volume alto.

Non resta che sperare di vederli presto dal vivo, dove — c’è da scommetterci — queste canzoni prenderanno vita con ancora più forza e spontaneità. Nel frattempo, mettete Zoo Escape in cima alla vostra playlist. È uno di quei dischi che vi farà venire voglia di tornare sotto palco.

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