Se è vero che per iniziare qualcosa di nuovo c’è bisogno di una fine, allora risulta importante riflettere su ogni “new end” e sulle possibilità che questa possa creare.
“NEW END”, il nuovo e la fine, due concetti apparentemente opposti che però entrano inevitabilmente in contatto.
Attraverso numerose contrapposizioni, l’EP tratta il tema della fine e dei suoi risvolti, interpretandola come un evento sempre nuovo, diverso e generatore di cambiamento. La fine non è solo la conclusione di qualcosa, ma anche la base per un possibile inizio. L’idea di unire concetti apparentemente lontani, a tratti opposti, è ciò che accomuna tutto il progetto, ne dà il titolo, ne affronta i temi e dà un significato all’artwork della copertina (metà colorato e metà in bianco e nero) e alle influenze musicali.
Non a caso, nei brani si trovano sonorità che attingono a generi diversi, dal pop alla trap, fondendosi con elementi classici del pop-punk californiano.
Come scritto durante l’annuncio di questo nuovo progetto: “Sarà un nuovo inizio, o forse, una nuova fine”
TRACK BY TRACK
“NEW END (intro)” si presenta come introduzione alla “new end”. Narra di un momento catartico nel quale all’ascoltatore vengono posti degli interrogativi. Il brano vuole accogliere l’ascoltatore, introducendolo ai temi che verranno trattati, la fine, l’inizio, l’introspezione e i rimpianti. Si crea così un spazio di intimità e riflessione sincera tra artista e ascoltatore, spazio in cui si sviluppa l’intero album: una “new end”
“PERSO NEI GUAI” è l’essenza del dramma adolescenziale e giovanile. Nel brano il protagonista del racconto parla di sé stesso e si ricorda delle volte in cui si è sentito perso, solo, non capito. Si ricorda delle volte in cui ha sbagliato e in cui si è smarrito nelle sofferenze, negli errori e nei guai. La presa di consapevolezza del protagonista, però, è quella di voler sempre e comunque rimanere sé stesso, nel bene e nel male, nella sofferenza e nella gioia, pur dovendo vivere una vita “perso nei guai”.
“ROTTO DENTRO” racconta di un ragazzo tormentato da un senso di inadeguatezza che lo segue ovunque. L’ansia fa da padrona nell’interazione con gli altri e la tristezza travolge ogni situazione. A questo si aggiunge una sottile, ma pressante, imposizione a nascondere questi sentimenti, a fingere di star bene e di essere felice. Questo porta il protagonista alla conclusione di essere “rotto dentro”, di avere qualcosa che non va. Una rottura che però non preclude di provare sentimenti e che necessita un aiuto esterno per poter guarire. Il protagonista non si arrende e continua a “cadere ancora una volta e rialzarsi”.
“GIOVENTÙ BRUCIATA” canta della sensazione di aver bruciato e buttato via la propria gioventù. Il fuoco dei propri sogni, delle aspettative della vita, dell’io interiore ha bruciato la giovinezza del protagonista, lasciandone solo cenere. Il brano narra dell’incapacità di vivere, o di aver vissuto appieno la propria giovane età, spesso proprio a causa dei drammi o del troppo “fuoco” con cui vengono vissute le esperienze. La consapevolezza di aver bruciato la propria giovinezza porta alla ricerca di scappare, per poi trovarsi presto di fronte ad una realtà alla quale non è possibile girare le spalle. Il protagonista cerca di non guardare in faccia la propria giovinezza, la quale continua a riproporgli dinanzi agli occhi la realtà delle cose. Se in principio cerca di scappare, alla fine non può che rendersi conto che è impossibile fuggire. L’unico modo possibile per superare il passato, è accettare che il fuoco possa bruciare e, a volte, ridurre tutto in cenere.
“DIMMELO” è l’unica richiesta che pone il protagonista dopo la fine di una relazione. E' una storia d’amore riletta dopo la sua fine, al termine della quale il protagonista ha la necessità di sentirsi dire che non si merita la sofferenza che ha provato. Tra ricordi di situazioni passate e citazioni di discorsi fatti, vuole che la persona di cui era innamorato ammetta i suoi errori e dica in modo chiaro che la relazione in cui i due erano implicati non fosse vero amore, ma un “amore bugiardo”
I PainKillers sono una band pop-punk/alternative nata nel 2013. La formazione è composta da Andrea Casati, cantante e chitarrista, Stefano Calzà, cantante e chitarrista, Davide Baschieri, bassista e Federico Palaia, batterista. Il primo lavoro discografico in inglese, “Storyteller”, esce nel 2020 sotto etichetta Valery Records. A Luglio 2021 viene pubblicato il singolo “I Won’t Be Home For A While” con Artist First. A Febbraio 2022, con l’inizio della collaborazione discografica con BeNext Music (distribuzione Sony) viene pubblicato il brano “Broken Heart”, nel quale sperimentano nuove sonorità in una commistione di generi. Ad Agosto 2022 esce “On My Own”, brano con il quale la band prosegue con la propria sperimentazione, alternandola ai classici elementi del pop-punk. A Gennaio 2023 annunciano un grande cambiamento: un disco in italiano. Nei primi mesi del 2023 escono due singoli, “PERSO NEI GUAI” e “GIOVENTÚ BRUCIATA”, estratti dall’EP "NEW END" uscito a fine marzo. Le sonorità del gruppo hanno radici nel punk e nel pop-punk californiano, dalla loro nascita ai nostri giorni. Non mancano però caratteristiche di tanti altri generi musicali: dal pop alla trap. Nei brani sono presenti strumenti e suoni innovativi nel genere pop-punk: la sperimentazione è ciò che più appassiona tutti i membri del gruppo.
ASCOLTA "NEW END"!
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