sabato 10 maggio 2025

"Vietato Scopare" il nuovo singolo del Mecha PRJT che prende in giro l’astinenza forzata digitale



Vietato Scopare” non è solo un titolo che ti strappa una risata o un’esclamazione indignata – è un manifesto, una provocazione, un cortocircuito linguistico e culturale. È il nuovo singolo di una band che non ha paura di entrare a gamba tesa su uno dei temi più scivolosi e surreali dell’era digitale: il sesso, o meglio, la sua assenza.

Il brano si presenta come una cavalcata indie rock alla Strokes, energica e ritmata, ma sporcata (in senso buono) da una drum machine incalzante e un synth finale che sembra voler chiudere tutto in una bolla post-internet, tra meme e alienazione. Ma è nel testo che si gioca la partita vera.

Il gruppo parte da una serie di domande volutamente ingenue:

> “Fare sesso? Fare l’amore? Accoppiarsi? Condividere un’intimità? Ma che cazzo significa tutto questo?”


Un elenco di formule che nella loro banalità linguistica svelano l’ansia contemporanea nei confronti della sessualità, vissuta sempre più come prestazione, inadeguatezza o frustrazione. E da qui il salto logico – e ironico – verso il mondo degli Incel, quei maschi eterosessuali “involontariamente celibi” che trovano rifugio in forum come il Forum dei Brutti, dove l’odio verso sé stessi si trasforma spesso in odio verso gli altri.

La band si cala nei panni di questi utenti, ma non li deride: li imita, li esaspera, ne fa una caricatura proprio per mostrare quanto assurda – e tragicamente reale – sia la loro condizione. Il tono è leggero, sarcastico, ma mai superficiale. È un gioco, sì, ma un gioco che graffia.

Vietato Scopare” è un brano che spinge a farsi domande scomode ridendo, a riflettere su quanto poco sappiamo – o vogliamo sapere – della nostra intimità. E lo fa con uno stile riconoscibile, libero, diretto. In poche parole: è punk.




Ascolta "Vietato Scopare"




giovedì 8 maggio 2025

“Eusebio” è Il Nuovo Singolo Dei Preferisco Ignazio





"Eusebio" è il secondo singolo che insieme a “Mirasole1 i Lysine che andrà a comporre lo split EP “Rovi” della quale fa parte anche l’omonima traccia in collaborazione.
Eusebio è un brano dall’attitudine punk che parte con a chitarra acustica per sfociare in chitarre elettriche stracolme di fuzz su intrecci di basso e una batteria che ha come scopo quello di picchiare le pelli il più forte possibile.
E’ brano legato a un periodo buio per tutti quanti, il periodo dei lockdown che per chi ama la musica (suonata e ascoltata) è stato durissimo. Rimanere da soli significa anche e soprattutto fare i conti con se stessi, con i mostri che ci portiamo dentro, con le persone che siamo e con i rimpianti che ci portiamo dentro. È doloroso ma fare i conti con il passato è un opportunità, regala la possibilità di fare crollare il ponte e andare avanti.
Credits: Registrato presso la sala prove dei Preferisco Ignazio da Andreas Macrì. Produzione, mix e master a cura di Andreas Macrì e Simone Umbaca presso Cygnus Music Studio. Voce : Federico Minù Chitrarra : Emanuele Ippopotami, Marco Sticchi Basso : Andrea Di Ruggero, Batteria : Ludovico Minù Cori : Emanuele Ippopotami
Foto di Alberto Musso.




Preferisco Ignazio : Spotify - https://bit.ly/41QhrJs 

È uscito “D!SNEY PUNK IS NOT DEAD, Vol.1” il nuovo Ep dei Joanna + Release Party il 10 Maggio al Defrag di Roma!



D!SNEY PUNK IS NOT DEAD, Vol.1” è il nuovo EP in uscita su tutte le piattaforme digitali e in versione fisica (CD, Musicassetta colorata) il 9 Maggio e contiene anche il singolo “IL MONDO È MIO” feat. LaVaLend, cantante e strega cantastorie del mondo nerd & fantasy italiano, consolidando ancor di più quel vincente crossover tra il mondo punk e quello disney tipico della band romana.

Un nuovo capitolo per la band Disney Punk Rock romana in questo EP volume 1 incentrato principalmente sulle Disney princesses con un sound volutamente dalle forti sonorità pop punk (New Found Glory, Simple Plan, Sum 41 e Neck Deep) e note emo. 

L’album è stato registrato presso gli Audio Container Room da Roberto Proietti Cignitti, mixato e masterizzato da Luca Incerti e artwork originale del disegnatore Teo Eustass Paolicelli e Sabato 10 Maggio verrà presentato ufficialmente al Defrag di Roma con un Release party esplosivo.

È una giostra che va e i JOANNA sono qui per suonarvele con il loro Disney Pop Punk!

mercoledì 7 maggio 2025

I The Briefs non invecchiano: diventano solo più strani


I The Briefs sono vivi, rumorosi e ancora assolutamente in forma. A 25 anni dalla loro nascita, la storica band punk rock di Seattle torna con un nuovo 7" che suona esattamente come dovrebbe: breve, diretto, sudicio quanto basta, e con quell’ironia tagliente che li ha sempre distinti.

Il lato A, “Hospital Elevator”, ci porta in un’America notturna e stropicciata. Ce lo racconta Steve E. Nix, chitarrista e voce del gruppo:

> “Ci sono visite in ospedale più tranquille, e poi ci sono quelle squallide, con poliziotti, gente in crisi d’astinenza, tipi loschi ammanettati e tutto il resto. E tu stai cercando la tua ragazza alle 4 del mattino, in ascensore. La canzone parla di cose così. Con un bel ritmo.”



Un piccolo noir punk, dove tra flash al neon e paranoia, il beat incalzante accompagna immagini surreali ma fin troppo reali.

Sul lato B troviamo “Mary Ann”, definita dalla band semplicemente come:

> “Gidget andata a male.”



In due parole: pop culture deviata, surf senza sole e una ragazza che ha preso la strada sbagliata. Bastano pochi accordi e una melodia che morde per portarci lì dove tutto si rovina — ma in modo deliziosamente punk.

Registrato in un solo giorno con Kurt Bloch (già dietro il banco del loro 7" di debutto, nonché nome leggendario della scena di Seattle), questo nuovo singolo è un ritorno al suono grezzo e urgente degli esordi. Nix aggiunge:

> “Registrare con Kurt è sembrata subito la cosa giusta da fare. Sa perfettamente come si fa un singolo punk. Queste canzoni sono esattamente quello che vogliamo pubblicare: brevi, belle e dirette. E se ci conosci, capisci subito che siamo noi. Musica per gente con ratti domestici.”



I The Briefs dimostrano ancora una volta che il punk non è questione di età, ma di attitudine. E loro, quell’attitudine, non l’hanno mai persa.

Ascolta Hospital Elevator





Hai Paura del Buio? Gli Slugchop Ti Ci Buttano Dentro con “Abisso”

SLUGCHOP “ABISSO” LA NECESSARIA DISCESA ALL’INFERNO





Se il nuovo singolo degli SlugchopAbisso” andasse in anagrafe a farsi rilasciare un documento di identità, presenterebbe Rammstein alla voce 'peso', Slipknot alla voce 'altezza', System of a Down alla voce 'capelli' e Rob Zombie alla voce 'occhi'. Un calderone fumante di ingredienti esplosivi che rendono unico e riconoscibile questo mix letale di suoni.

Abisso” prosegue idealmente il viaggio cominciato con “Face Yourself”: l’uomo in copertina, in bilico su una piramide di corpi, ora si è lanciato nell’ignoto. E quella che ascoltiamo è la sua discesa negli inferi. Un moderno archetipo dantesco, inseguito dalle proprie paure, ugualmente smarrito nella selva oscura, braccato dalle bestie che incarnano i suoi vizi. Ecco quindi che Il “faccia a faccia con il Diavolo” diventa metafora di uno scontro e confronto con le parti di sé più spaventose e oscure: terrificante ma necessario, questo confronto è la chiave per uscire dal proprio inferno personale.

Il videoclip è stato registrato al Monsters-A-Live Club con regia di Mattia Sarao: maschere, ombre e distorsioni danno vita a un rituale sonoro apocalittico e liberatorio.





Gli Slugchop si formano ufficialmente nel 2019 poco prima della pandemia, che segna una battuta di arresto ancor prima di partire. Dopo un’obbligata pausa pubblicano il loro album di debutto, “Face Yourself”, dalla celebre massima ripresa da Socrate “Conosci te stesso”. L'album è stato registrato e mixato dalla band, master presso Wave studio, località Caldine (FI), l'album viene pubblicato su varie piattaforme nel Dicembre 2021.

Con “Face Yourself”, gli Slugchop esplorano il tema dell’identità e del rapporto con sé stessi, invitando l’ascoltatore a un confronto diretto con le proprie maschere. È un invito a tuffarsi nell’ignoto e nell’incertezza, a scavare nella parte più profonda di sé per diventare davvero ciò che si è. Le maschere, presenti anche nell’immaginario visivo del gruppo, incarnano sfaccettature diverse dell’individuo, ognuna con un proprio significato simbolico.

Nell'Ottobre 2024 pubblicano “Para Bellum”, brano di rottura che funge da spartiacque tra “Face Yourself” e le nuove produzioni della band.

ASCOLTA "ABISSO”!










martedì 6 maggio 2025

Contro il mobbing a colpi di punk: ascolta “Il Velo” degli Splintera




Gli Splintera urlano forte con il nuovo singolo “Il velo”: un concentrato di hardcore melodico alla californiana, impastato con la furia dei riff granitici ispirati al metal più tagliente. Il pezzo corre veloce, aggressivo, senza fronzoli — un pugno in faccia a chi resta in silenzio davanti all’ingiustizia.

Con il tiro alla Strung Out come colonna vertebrale, “Il velo” mette a nudo il dramma del mobbing sul lavoro, lo fa in italiano, senza filtri, per arrivare dritto al punto. È un grido per chi si sente schiacciato da ambienti tossici, per chi combatte ogni giorno con i propri demoni interiori e non trova spazio per respirare.

Ma questo brano non è solo denuncia: è anche resistenza. È una scossa, una spinta a non arrendersi. Anche quando il buio sembra totale, una via d’uscita c’è. “Il velo” è per chi lotta, per chi cade e si rialza, per chi ha bisogno di sentirselo dire forte e chiaro: non sei solo, non mollare.

Il videoclip è stato prodotto da MadLight, mentre montaggio e regia sono stati affidati a Davide Fanton.



Gli Splintera si formano nel 2019 dall'unione di un gruppo di amici provenienti dalla scena underground veronese, tutti già attivi precedentemente con differenti esperienze musicali. La formazione, dopo qualche aggiustamento comprende Mirko "Cape" Capellari al basso, Andrea "Four" Poletto alla chitarra/voce, Francisco "Sisco" Gasparini voce, Francesco "Franco" Vantini, chitarra/voce e Daniele "Pj" Poletto alla batteria.

Il sound del gruppo è di matrice punk rock californiana e prende la velocità, le melodie e l'immediatezza dell'hc melodico senza disdegnare alcune virate nell'hardcore piu' potente ed urlato con testi personali con riflessioni sulla vita di tutti i giorni prevalentemente cantati in inglese. Da luglio 2020 la band entra a far parte del roster di Sorry Mom! e dopo la pubblicazione di due singoli, un album a marzo 2021 e un altro singolo nel febbraio 2022, l’anno dopo la band fa uscire il disco "These are our favourite songs" seguito dal nuovo singolo “D.A.D. (Disagio a domicilio)”.

Dopo svariati concerti in territorio nazionale e non, in apertura a band come Zebrahead, A Wilhelm scream, No fun at all, Stick to your guns e le nostrane Derozer, Punkreas, Shandon, iniziano il 2025 con l’uscita del singolo “Il velo”, con un videoclip di anticipazione del loro terzo disco.

Le parole d'ordine sono sempre le stesse: suonare e divertirsi. Stay tuned! Stay Splintera!




ASCOLTA "IL VELO”!


“Cold Coffee”: i Jellygoat raccontano il lato più cupo dell’anima




I Jellygoat tornano sulla scena con il nuovo singolo “Cold Coffee”: un caffè ormai freddo, amaro, con una mosca caduta dentro. Un concentrato di decadenza grunge, una scarica di disillusione su ritmiche punk, arricchite da riff alternative.

La voce narrante è quella di un uomo inerme sull'asfalto dopo un volo di venti piani. O forse è il suo fantasma. Notte fonda, la pioggia ha smesso di cadere, i lampeggianti illuminano la strada mentre le auto della polizia si allontanano. Lei non dice nulla, lui si è lanciato dall'attico di una palazzina in periferia. Un litigio finito nel peggiore dei modi, il peso del senso di colpa, una vendetta senza vincitori. Nessun lieto fine, solo la cruda descrizione di un epilogo inevitabile: “I'm falling 20 floors below \ now my candles are on fire and all I know \ this conversation was my funeral”.

O forse è solo un brutto sogno. Nessuno può dirlo.



I Jellygoat nascono e si evolvono nella periferia milanese a partire dal 2012 circa.

Nella prima fase dell'esistenza della band le canzoni sono concepite a 4 mani e due gole, da Alessio Corrado e Davide Borroni, che poi lascerà la band per motivi di salute a cavallo della pandemia.

La band produce due EP e diversi cambi di formazione.

Il sound è decisamente rock, con l'anima folk e punk, e le radici ben piantate negli anni 90. Alla fine del 2022 la band ha uno scatto di orgoglio e si riforma, come la muffa più ostinata. Ritorna alla batteria Gianluca Carioti, il basso prende definitivamente la forma di Jeff Di Fazio, e dopo qualche mese di ricerca anche la casella del chitarrista viene riempita, con l'arrivo dalle valli bergamasche di Dylan Carrara.

La nuova line up si mette al lavoro a testa bassa su una decina di brani scritti e conservati in questi anni nella testa di Alessio.

Il sound si appesantisce rispetto ai dischi precedenti e le canzoni selezionate

confluiscono in un nuovo lavoro prodotto nella primavera del 2024 al Trai Studio di Inzago, dal titolo "Hearts/Scars", uscito l'11 ottobre.

Nello stesso anno la band firma con Sorry Mom! con la quale esce il singolo "Sux".

“Cold coffee” è il secondo singolo del 2025, preceduto da “Monster”.




ASCOLTA "COLD COFFEE”!


lunedì 5 maggio 2025

Frammenti: fuori il nuovo singolo “Torneremo a Guardare le Stelle”, dal prossimo album “Merce”




I Frammenti tornano con “Torneremo a Guardare le Stelle”, il nuovo singolo che anticipa l’uscita di Merce, l’album che segna il ritorno della storica band torinese. Un brano che incarna tutta la poetica viscerale e la tensione emotiva che da sempre caratterizzano il gruppo, attivo sin dal 1991 e tra i pilastri dell’hardcore punk italiano.

ASCOLTA IL SINGOLO:





GUARDA IL VIDEO SU INSTAGRAM: https://www.instagram.com/p/DJJ8y42i7Ar/

Torneremo a Guardare le Stelle” è un grido di liberazione, una riflessione cruda e lucida sulla disumanizzazione imposta da una società fondata sulla mercificazione e sull’alienazione. Il brano si muove tra fragilità e rabbia, trasformandole in consapevolezza e riscatto. Una narrazione collettiva ma intima, che rivendica il diritto di riscoprirsi umani, autentici, liberi dai condizionamenti e dagli impulsi compensatori che ci trascinano lontano da noi stessi.

Il singolo è un manifesto poetico e politico che risuona con l’urgenza del presente, un invito a sollevare lo sguardo e tornare a immaginare. Perché in un mondo che ci vuole consumatori più che persone, guardare le stelle diventa un atto di resistenza.

Tratto da Merce, in uscita il 25 maggio, l’album contiene 14 tracce che mescolano vecchia e nuova scuola, senza etichette né compromessi. I Frammenti attraversano le contraddizioni dell’esistenza con la lucidità di chi ha scelto di non voltarsi dall’altra parte. Un viaggio che parte dal personale per diventare collettivo, che celebra le radici e chi ha tracciato la strada prima di noi.

Con Merce, I Frammenti riaffermano la loro attitudine libertaria e situazionista, la stessa che li ha portati a calcare oltre 500 palchi in tutta Europa, a intrecciare hardcore, wave e suggestioni progressive, e a rimanere una voce imprescindibile nella scena underground italiana.

Il brano è accompagnato da un videoclip disponibile su Instagram, diretto da Luca Saini, voce dei Frammenti. Il video traduce visivamente questo panorama distorto: un collage di cliché digitali in cui ribellione ed edonismo si confondono. Violenza patinata, street-wear, politica fast-food e sottoculture underground si fondono in un unico flusso pop. Un montaggio serrato che combina archivi personali, immagini di library e frammenti rubati per creare un divertissement feroce, un “blob” che graffia lo schermo e provoca lo spettatore, rifiutando ogni neutralità visiva.

Torneremo a guardare le stelle. E sarà rivoluzione.

FRAMMENTI su Facebook e Instagram

Zoo Escape – il nuovo album omonimo è una corsa a perdifiato tra punk, glam e britpop


Gli Zoo Escape tornano sulle scene con un disco che è tutto fuorché prevedibile. La band tedesca, divisa tra Berlino e Monaco, ha appena pubblicato il suo nuovo lavoro omonimo — Zoo Escape — in collaborazione con KOB Records, e si tratta di un album che suona come un manifesto di intenti: 13 tracce che fondono la rabbia e l’urgenza del punk ’77 con l’eleganza del glam, i ritornelli killer dell’indie rock anni Duemila e l’ironia disillusa del britpop.

C’è qualcosa di familiare in questi brani, ma nulla suona già sentito. Le chitarre graffiano e accarezzano, le melodie ti restano addosso, e l’attitudine generale è quella di chi ha divorato dischi dei Clash e dei Libertines, ma non ha paura di giocare con la forma canzone, cercando sempre un gancio melodico, un colpo di scena, un'esplosione emotiva.

Tra i momenti più alti del disco spicca “Vertigo”, impreziosita dalla collaborazione con Los Fastidios, che aggiungono un tocco di carisma e coesione a un brano già di per sé trascinante. Ma è tutto l’album a brillare per coerenza e varietà: ogni pezzo sembra pensato per funzionare da solo ma anche per contribuire a un racconto più ampio, quello di una band che non si accontenta di seguire la corrente ma cerca di ridefinire i propri confini.

Con Zoo Escape, la band dimostra di essere arrivata a una maturità artistica capace di reggere il confronto con le migliori realtà europee del genere. Un disco che, pur mantenendo l’irruenza del punk, non rinuncia mai alla cura degli arrangiamenti e alla ricerca melodica. Un lavoro da ascoltare tutto d’un fiato, possibilmente a volume alto.

Non resta che sperare di vederli presto dal vivo, dove — c’è da scommetterci — queste canzoni prenderanno vita con ancora più forza e spontaneità. Nel frattempo, mettete Zoo Escape in cima alla vostra playlist. È uno di quei dischi che vi farà venire voglia di tornare sotto palco.

domenica 4 maggio 2025

"La diversità in note": musica, inclusione e solidarietà al Selvaviva di Turbigo



Tre band. Tre generi. Un solo messaggio: la diversità è una ricchezza.

Sabato 25 maggio 2025, il palco del Selvaviva di Turbigo (MI) accoglierà la seconda edizione de "La diversità in note", concerto di beneficenza che unisce la potenza della musica alla forza dell'inclusione. L'appuntamento è dalle ore 19:30, e in scaletta ci sono tre band che non hanno paura di mescolare le carte: VersozerO (metal italiano), Shake (rock), e BlockBastards (punk hardcore). Generi diversi, ma uniti dallo stesso spirito: abbattere le barriere, sia quelle musicali che quelle sociali.

L’evento non è solo un concerto, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti: dimostrare che la diversità – nelle persone, nei suoni, nei vissuti – non è un ostacolo, ma un valore da celebrare. L’atmosfera che si respira è quella di una serata dove nessuno resta indietro, e dove musica e solidarietà diventano strumenti per costruire un futuro più inclusivo.

Al centro della serata anche il tema delle disabilità invisibili, troppo spesso ignorate o sottovalutate. A parlarne sarà Pamela De Rosa, Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e voce attiva nel promuovere consapevolezza e diritti. Il suo intervento rappresenta un momento importante per dare spazio a storie, difficoltà e conquiste che non si vedono a occhio nudo, ma che meritano ascolto e comprensione.

Tutto il ricavato sarà devoluto ad Apmarr, associazione impegnata con il progetto "Disabilità invisibili", a sostegno di chi affronta ogni giorno sfide silenziose ma realissime.

Una line-up potente, un messaggio necessario e una causa che ci riguarda tutti: "La diversità in note" è molto più di un concerto. È un invito a partecipare, a condividere, a esserci.

Dettagli evento:

Titolo: La diversità in note

Data/Ora: Sabato 25 maggio 2025, ore 19:30

Luogo: Selvaviva, Turbigo (MI)

Artisti: VersozerO, Shake, BlockBastards

Beneficiario: Apmarr – Progetto “Disabilità invisibili”


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A sei anni dall'album "L'eleganza", tornano i torinesi Fiori con il nuovo album "Distinti saluti"


L'album nasce dall’intreccio di scritture elaborate nel corso del 2024. Il progetto si inserisce nel panorama rock, mescolando influenze che spaziano dalla musica alternativa italiana degli anni ’90 – tuttora in buona salute, sebbene meno visibile – a sonorità internazionali che abbracciano traiettorie rock, punk e post-punk.

Alla ricerca di una costante credibilità testuale, il disco affronta tematiche sia attuali che intramontabili: dalla superficialità con cui osserviamo il mondo, all’importanza di coltivare un pensiero critico e libero (‘Pensa’), fino alla dipendenza dal consumismo da poltrona, acuita dall’avvento dell’e-commerce (‘Comprami le cose’).

Il progetto denuncia il tentativo di globalizzare e omologare pensieri ed emozioni attraverso una programmazione subdola ed efficacissima, suggerendo come unico antidoto il risveglio della coscienza interiore (‘Corpi a sangue freddo’).

Tra le tracce spicca una reinterpretazione di una canzone di Lucio Dalla (‘Meri Luis'), che racconta una storia bellissima: personaggi stanchi di sentirsi intrappolati nella loro funzione sociale primaria decidono di cambiare vita riscoprendo il senso dell’amore.

Il disco prosegue intrecciando visioni ancestrali, psichedeliche e cariche di riferimenti a religione, bene e male (‘Caino o Abele’), accostate a percorsi più intimi che, con poche linee, disegnano un viaggio perpetuo tra passato, presente e futuro (‘Canone inverso’).

Verso la conclusione del percorso, si rivela un’anima old-school: un desiderio di non pentirsi di aver preso le distanze da ogni convenzione e, al contempo, di sottolineare la differenza tra chi si lascia trascinare dalla mediocrità e chi ha bisogno di affermare la propria identità, rifiutando certe derive di potere (‘Distinti saluti’).

Il viaggio si chiude con un divertissement dalle sonorità elettroniche (‘Occhi’), che, oltre ad accompagnare i titoli di coda del disco offrendo un momento di riflessione, descrive in musica il dramma dell’isolamento e dell’emarginazione.

Distinti saluti’ si configura come un concept unico: in un mondo che può renderci vittime o carnefici, la responsabilità non ricade sul contesto esterno, ma sul poco tempo che dedichiamo a guardare negli occhi degli altri.



BIOGRAFIA


I Fiori sono una rock band di Torino composta da tre musicisti di lunga esperienza: Giuseppe Azzariti alla batteria, Sandro Serra alla chitarra – entrambi già membri dei Titor, storica formazione del punk hardcore italiano – e Luca Pisu al basso, noto per il suo passato nei Fratelli di Soledad. La loro musica si muove tra l’energia di Minneapolis e il dinamismo di Washington DC, mantenendo salde le radici torinesi, patria dei Negazione. Nel 2019 la band ha pubblicato il primo album, 'L'eleganza', interrompendo poi le attività a causa della pandemia.

LINK

giovedì 1 maggio 2025

×hellsanti× torna con il nuovo singolo "Mai Come Voi"



In uscita questo venerdì, ×hellsanti× presenta "Mai Come Voi", il suo nuovo singolo che segna un altro tassello nel percorso solista dell’artista. Un brano diretto e personale, in cui si mescolano introspezione e rabbia lucida, tra sonorità cupe e melodie affilate.

Con "Mai Come Voi", ×hellsanti× alza il tiro e prende le distanze da chi uniforma e giudica, rivendicando un’identità fuori dagli schemi, sincera e tagliente. Una voce che grida senza filtri, come ci ha abituati, ma con una maturità sempre più evidente.


pearl moth esplora le tematiche del piacere femminile e della liberazione sessuale nel nuovo doppio singolo dal titolo Soaked and See-through


Ascolta Soaked and See-through

Il progetto alt-rock di Roma pearl moth esplora le tematiche del piacere femminile e della liberazione sessuale nel nuovo doppio singolo dal titolo Soaked and See-through.
La prima traccia, Impending Bloom, è stata pubblicata il 14 marzo, mentre il singolo completo della seconda traccia, Oh Feel You, uscirà il 2 maggio.

E se, in Amleto, il tragico destino di Ofelia si ribaltasse e, anziché annegare, avesse un orgasmo nell’acqua? Questa è la premessa del doppio singolo che esplora tematiche di liberazione sessuale e autoerotismo. 

Le due canzoni, seppur diverse a livello sonoro, sono interconnesse, con tematiche e testi ricorrenti.

Impending Bloom ha una forma più primitiva e viscerale, facendo affidamento sulla ripetizione e l’alternarsi di pochi accordi, un costante e insistente movimento per raggiungere un climax. Una collezione di immagini viste attraverso occhi socchiusi, avvolta da un crescendo umido e viscoso di chitarre sgangherate e campioni home-recorded. La versione finale è costruita attorno a una primissima bozza di sole chitarra e voce, non presenta un tempo prestabilito e la struttura si basa su un ritmo senza griglia né metronomo.

Oh Feel You, d’altra parte, ha un approccio più unitario sia al testo, stabilendo un’ambientazione e citando più esplicitamente l’opera di Shakespeare, sia alla musica, tramite un arrangiamento più elaborato, con una struttura ritmica cristallina caratterizzata da batterie euforiche ed energiche. Il gioco di parole del ritornello sottolinea il tema centrale della dicotomia tra vita e morte, esplorato ulteriormente ponendo al suo centro il piacere. Infine, il culmine viene raggiunto nel gioioso e travolgente assolo di chitarra finale, che sboccia come la primavera, immerso nella luce del sole.

Le influenze provengono da un immaginario folk, strutture e accordi grunge e post-punk e paesaggi sonori minimal wave.



BIO

Come le falene da cui il progetto prende il nome, pearl moth esplora l’oscurità in cerca di luce, svolazzando fra grunge, dream pop e folk. La sua musica è fatta di contrasti, chitarre distorte e voci dolci, natura brulicante di vita e fredda vastità dello spazio profondo. 

Nato come progetto solista della cantautrice romana Camilla Crisciotti, pearl moth si è ben presto evoluto raggiungendo una forma ibrida che coinvolge tre collaboratori presenti nelle fasi di arrangiamento e produzione: Francesco Pizzoni (chitarrista), Marco Clelio Palmieri (chitarrista e produttore) e Marco Fabrizi (produttore specializzato in colonne sonore). Dal vivo, pearl moth diventa una band di cinque membri, con l’aggiunta di basso (Tiziano Passacantilli) e batteria (Romolo Vitolo).

CONTATTI

Lowinsky e Long White Clouds, tre giorni consecutivi di live!


Lowinsky & Long White Clouds, busy weekend!

Un fine settimana molto busy per la famiglia Tenderfoot Corps:

giovedì 01/05/2025:
Lowinsky live acustico al Concertone di Piazzale degli Alpini - Bergamo, ore 16.30

venerdì 02/05/2025:
Long White Clouds live a Ink Club - Bergamo, ore 22 (w/ Madaoki, The Useless 4)

sabato 03/05/2025
Lowinsky live al Joshua Blues Club - Albate (CO), ore 21 (w/ Samu Nava)

Cosa aspettarsi dalle due band bergamasche?
Indie rock vecchia scuola, emozione e chitarre!







martedì 29 aprile 2025

PAINKILLERS “stanotte” IL DIBATTITO INTERNO TRA AMORE E DIVERTIMENTO

Una notte di contrasti, tra amore e fuga, tra desiderio e smarrimento: di questo parla il nuovo singolo dei Painkillersstanotte”.
stanotte” è una scarica pop-punk che cattura il caos emotivo delle notti più turbolente. Con uno stile diretto e spigoloso, la band racconta una relazione appesa tra amore e rancore, tra la voglia di restare e quella di sparire nel rumore di una festa e nei fumi dell’alcol.
Il protagonista del brano è bloccato in questo limbo: riflessioni rapide, taglienti e spesso contraddittorie scandiscono il testo, fino a esplodere nel grido liberatorio del ritornello – “non perdiamoci stanotte” – che dà voce alla tensione tra il voler dimenticare e il non riuscire a lasciar andare. La struttura del pezzo alterna strofe rappate a ritornelli potentissimi, trasportando l’ascoltatore dentro la confusione emotiva di una notte che non si dimentica.

I PainKillers nascono nel 2013 da un’idea di Federico Palaia e Stefano Calzà, oggi rispettivamente chitarrista e batterista/cantante. Il gruppo, completato da Andrea Casati alla voce e Davide Baschieri al basso, si inserisce fin da subito nella scena punk underground milanese, distinguendosi per una forte spinta verso la sperimentazione e il rinnovamento sonoro.
Il debutto discografico in lingua inglese arriva con l’album Storyteller, seguito dai singoli I Won’t Be Home For A While, Broken Heart e On My Own. Nel 2023 pubblicano l’album NEW END, punto di svolta nella ricerca di un sound più personale e definito.
La nuova fase della band prende forma con il progetto IN SOSPESO, secondo album in uscita tra il 2024 e il 2025, interamente in italiano. Un lavoro che fonde pop-punk, hip-hop e atmosfere urban, in un continuo dialogo tra radici e futuro, tradizione e innovazione.
Con "stanotte", i PainKillers dimostrano ancora una volta la loro capacità di raccontare emozioni vere, senza filtri, restituendo la confusione e la bellezza delle relazioni umane nella loro forma più cruda e autentica.




ASCOLTA "stanotte”!


lunedì 28 aprile 2025

"Anomalocaris" identificarsi con un fossile estinto Il nuovo singolo dei Tramontana ci insegna come sopravvivere



Anomalocaris, il nuovo singolo dei Tramontana, è un manifesto di lucidità e sincerità artistica: dietro ad un una strumentale graffiante, ma semplice, si cela il messaggio edificante del riuscire a stare bene anche in un mondo inospitale.

“A volte si è prede, a volte predatori” è quello che dicono quelli che di solito prede non lo sono mai. In fondo siamo tutti animali strani, anomali e dalle forme incomprensibili, storti, asimmetrici e proprio per questo in grado di adattarsi a vivere anche in un ambiente ostile. Con Anomalocaris i Tramontana si collocano fuori dalla catena alimentare, fuori dalle ansie che la musica è solita generare nei suoi interpreti. Un gruppo di fossilizzati nello spirito e nella carne che ondeggia verso un domani uguale a ieri a suon di screamo su chitarre Midwest-emo.


La complessità del titolo potrebbe far presagire un brano articolato, che si prende molto sul serio. Anomalocaris si pone invece in termini opposti: una struttura lineare che non rinuncia agli stilemi identificativi della band, maestra nell’intrecciare riff di chitarra facendone risaltare i colori, dai più chiari ai più scuri, per un suono vigoroso quanto armonioso, Non ha senso tormentarsi perché si è fuori tempo, ci ricordano i Tramontana, poiché prima o poi lo saremo tutti, e forse lo siamo già. Tanto vale farci la pace e fare di noi stessi il nostro ambiente, allineandosi a quel nichilismo attivo di cui scriveva Nietzsche: se la realtà là fuori non ti soddisfa o non ti fa stare comodo, allora inventala.


A riprova di quanto si senta bene la band, infatti, Anomalocaris suona insolitamente felice. Uno slancio positivo che trasporta l’ascoltatore all’interno della sala prove dei Tramontana, mentre stanno preparando il prossimo concerto. La forza della loro musica risiede nel far trasparire limpidamente un mood tangibile e per niente retorico in cui è facile identificarsi. Anomalocaris è il terzo, nonché il più difficile da pronunciare, singolo dei Tramontana dal loro album d’esordio Ferite in uscita il 9 maggio per Kosmica Dischi. Un lavoro solido, granitico, un percorso intrapreso con l’obiettivo di uscirne nuovi, migliori, armati solo di una voce che graffia e da chitarre Midwest-emo.

Tour:
10/05 Casale Monferrato - Ol Mal De Co
16/05 Piacenza - Coop Infrangibile
17/05 Arona - Ca' de pop
30/05 Torino - CPG
13/06 Vercelli - Vicolo Schilke
21/06 Torino - Take Care fest
18/07 Novara - Nóva
25/07 San Giorgio M.to - Desperate Hills fest
31/08 Sezzano - Cascina Bellaria


VIPERA “ACHILLE” UN VIAGGIO OSCURO NELL’INQUIETUDINE


I Vipera tornano con il loro secondo singolo: “Achille”. Il brano affonda le radici in un groove metal cupo e potente, cantato in italiano, con accelerazioni thrash e rallentamenti alternative che creano un’atmosfera densa, a tratti claustrofobica. Una combinazione perfetta per chi ama le sonorità di Pantera e In.Si.Dia, tra riff granitici e dinamiche imprevedibili.

Il testo di “Achille” scava a mani nude nelle ferite della condizione umana contemporanea: stress, dipendenze, ansia, e quella lenta consapevolezza di “invecchiare male”. Una quotidianità che scivola nell’automatismo, dove resta una sola ragione per andare avanti. Poi il gesto, ripetuto, cieco: “Sale in macchina e preme a fondo, occhi vuoti lo guardano nel profondo”. Un’immagine netta, quasi cinematografica, che lascia il segno.

Segno che viene reso immagine nella copertina del singolo ideata da NocciolaNocci.



Vipera nasce a Rosà (VI) nell’ottobre del 2022 con l’obiettivo di proporre musica originale in lingua italiana, portando in superficie emozioni e inquietudini personali e collettive. Inizialmente orientata verso sonorità stoner rock, la band evolve nel 2023 verso un sound più crudo, contaminato da metal e progressive.

La lineup attuale dei Vipera è formata da: Christian Baggio “Baio” alla voce, Bernardo Cardeal “Berna” alla chitarra, Dimitri “Jimot” Martini alla batteria e Marco “Caronte” Nerboldi al basso.

I testi di Vipera raccontano le paure, i vizi e i mostri interiori del nostro tempo, con l’intento di dare voce a ciò che spesso viene taciuto. “Achille” è solo un altro passo in questa discesa controllata nell’oscurità.




ASCOLTA "ACHILLE”!




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domenica 27 aprile 2025

Davide Amati piega il rock a suo piacimento L’omonimo disco è un viaggio furioso tra distorsioni, vulnerabilità e rivoluzione sonora





Davide Amati piega il rock a suo piacimento
L’omonimo disco è un viaggio furioso tra distorsioni, vulnerabilità e rivoluzione sonora


Davide Amati esordisce con il suo primo omonimo album, un manifesto di ribellione artistica che sfida le convenzioni e che non si lascia contenere da etichette precostituite, ma si muove libero tra testi intensi e sonorità estreme e hard rock.

 

Frutto dell'incontro con Frankie Wah dei Little Pieces of Marmalade, già chitarrista di Manuel Agnelli, il disco nasce da una sintonia tra due artisti uniti dalla ricerca di nuove forme espressive. La collaborazione con Frankie ha preso vita portando alla produzione dell'album tra lo studio personale dell'artista a Santarcangelo di Romagna e l'Isola Studio di Milano, con il supporto di Giulia Formica (Baustelle, Selton, Colombre) alla batteria e la guida tecnica di Guido Andreani che lo ha registrato e finalizzato.

 

L'album si distingue per un sound autentico e viscerale: chitarre distorte, una voce lasciata volutamente pura, senza filtri, e un'energia che oscilla tra impeto rock e lirismo evocativo. La fusione tra la duttile vocalità di Davide e il suo modo istintivo di suonare, mai canonico, crea un'identità forte e riconoscibile. L'influenza del blues rock si mescola con un'attitudine moderna, in un continuo gioco di contrasti tra potenza e delicatezza, tra amore e tormento.

 

L’album si apre con Rabbit, un inno alla resistenza dell’artista indipendente, per poi accelerare con Campi Elisi, dove il rock 'n' roll si alterna a momenti di resa e di preghiera. Il groove funk di Amore Mio Che Fai introduce un'ironia tagliente, mentre Baby Rock N Roll gioca con elementi prog e atmosfere fiabesche. Tra le tracce più intense troviamo anche Ti Amo Di Brutto, una dichiarazione d’amore senza freni, e Baciarti Bruciarti, un grido di dolore e desiderio che si consuma tra fiamme e cenere. L'irriverente Sexy Sceriffa aggiunge un tocco di humor e provocazione, mentre Tu Sei Tu chiude il disco con una riflessione sulla libertà e l’identità, abbattendo i confini dell’ego.




Con questo esordio Davide Amati imprime il suo nome e la sua visione musicale in un disco che non accetta limiti. Ogni traccia è un atto di trasformazione e un'affermazione di indipendenza, un'opera che si muove tra sperimentazione e tradizione, portando il rock moderno verso nuove frontiere. Un album da ascoltare con il volume al massimo, per perdersi e ritrovarsi tra le sue distorsioni e le sue verità senza filtri. Dopo i singoli Rabbit e Campi Elisi, l’omonimo album di Davide Amati esce il 18 aprile 2025, corredato dalle note di copertina di Luca Damiani, musicologo e conduttore radiofonico su Rai Radio 3, dove ha recentemente trasmesso Rabbit nel programma “Sei Gradi”. Il disco verrà presentato live in un tour che parte dallo Zalib di Roma il 30 aprile.

Tour:

30 aprile - Zalib, Roma
2 maggio - Teatro Il Lavatoio, Santarcangelo di Romagna
7 maggio - Germi, Milano
8 maggio - Cortile Cafè, Bologna
17 maggio - Petit Arquebuse - Forlì

Link:




“Rêverie” il nuovo EP dei Vera Slö


Réverie” è il secondo EP ufficiale dei Vera Slö in uscita il 25 Aprile 2025 per Kosmica Dischi.
La band, dopo lo shoegaze più tradizionale degli esordi con “Astratta”, ha esteso il suo baricentro di influenze, guardando anche alla scena slowcore e dreampop e lasciando più ampio respiro alla sezione ritmica, sempre più centrale e trainante in questa uscita.
Concettualmente il disco affronta i temi dello scorrere del tempo, della nostalgia, dei sogni mancati e delle speranze silenziosamente custodite: è un disco autunnale, a tratti splenetico, a tratti ottimista.
Nell’opening “Gravare (di sotto)” l’ascoltatore potrà ritrovare le sonorità shoegaze che caratterizzavano il disco precedente, contaminate con percussioni più febbrili e atmosfere
meno dilatate, salvo poi deflagrare in “Visione Periferica”, dove un’atmosfera più quieta e riflessiva, con suggestioni persino psichedeliche, accompagnerà il momento più introspettivo e malinconico del disco. La title track “Rêverie” riporta invece la narrazione su frequenze più
frastornanti e nu-grunge, riassumendo in sé quasi tutte le tematiche raccontate all’interno della tracklist. L’EP termina con “Böcklin suona”, una ballad downtempo dalle tinte Slowdive e Cocteau Twins, a chiusura di un percorso di riflessione su un difficile stato liminale: l’essere troppo giovani per definirsi vecchi, e al tempo stesso troppo vecchi per definirsi giovani.

Tracklist:
1. Gravare (di sotto)
2. Visione Periferica
3. Rêverie
4. Böcklin suona

Vera Slö


Vera Slö è un progetto shoegaze nato nel Lazio meridionale nell’estate 2023
dall’incontro di Christian Bonaventura
(voce, chitarra), Simona d’Aguanno (voce, basso), Davide Longo (chitarra) e
Vincenzo Cerbone (batteria). La band ha il preciso intento di rappresentare su tela il caotico silenzio delle periferie attraverso la rêverie omessa e negata delle persone che le abitano.
Un mondo di cui i quattro componenti
della band sono essi stessi partecipi, costellato da fuzz saturati, pizze al taglio, skate e Tassoni.
Registrano il loro primo ep “Astratta” a gennaio 2023 presso il VDSS studio di Filippo Passamonti (curatore del processo di Mix e Master), pubblicato il 17 Maggio 2024 con l’etichetta romana Kosmica Dischi preceduto dall’uscita del singolo “Astratta” il 3 Maggio 2024. Il 25 Aprile 2025 è prevista l’uscita del loro nuovo ep “Rêverie”, preceduto dal singolo omonimo “Rêverie” uscito il 4 Aprile 2025.

LINK SOCIAL & CONTATTI
Mail. verasloband@gmail.com

giovedì 24 aprile 2025

"Depression Is a Fashion" è il nuovo EP dei Megan Is Missing




"Depression Is a Fashion" è il nuovo EP dei Megan Is Missing, in uscita il 25 aprile 2025 per Controcanti Produzioni.


Seconda prova in studio per la band napoletana, ormai un power trio da un anno, sempre meno garage e sempre più hardcore. Canzoni urlate in faccia, ritmi tribali, distorsioni… Ogni canzone è concepita come un pretesto per pogare. I Megan Is Missing incarnano il filone punk di band dalla dimensione autodistruttiva sempre al limite della sua stessa esistenza, immolati al credo secondo cui “ogni concerto è come se fosse l’ultimo”.



Guarda il video di 'Failure':




TRACKLIST

1. Antiposer

2. Failure

3. Missing Heads

4. Strasberg

5. Bite It (GG Allin)


BIOGRAFIA

I Megan Is Missing sono un quartetto punk/hardcore nato a Napoli nel 2021. Il loro nome è ispirato all'omonimo film di Michael Goi, che affronta temi come il disagio adolescenziale, il bullismo, gli abusi familiari e i pericoli delle relazioni online. Nel 2023 hanno pubblicato il loro EP d’esordio, ‘First Cuts’, per Controcanti Produzioni.



LINK

martedì 22 aprile 2025

Guacamaya pubblicano “Come Bussole Senza Rotta”, il nuovo album dei veterani del combat rock




È uscito il nuovo attesissimo album dei Guacamaya, dal titolo “Come Bussole Senza Rotta”. Un lavoro maturo, intenso, libero da definizioni di genere, che porta avanti con coerenza e passione il percorso iniziato oltre vent’anni fa dalla band tra combat rock e punk rock, nata dalle ceneri dei Fuckoceri nella zona di Novara.


"Come Bussole Senza Rotta" rappresenta l’evoluzione naturale del suono e della visione dei Guacamaya: un album che non si limita a suonare ma che vive e fa vivere. La band torna a un approccio più introspettivo, già esplorato in Clessidra Senza Sabbia, ma con una nuova veste sonora, più "californiana", lontana dalle ruvidezze garage e vicina a un’impronta melodica, a tratti folk e cantautorale, senza mai abbandonare l’energia del punk e la forza espressiva dell’hardcore.

Ad arricchire il disco ci sono anche importanti collaborazioni, che aggiungono profondità e suggestione ai brani. In L’Aquilone #2, la voce narrante di Daniele Coccia de Il Muro del Canto guida l’ascoltatore in un viaggio toccante e poetico. In Avviso ai Naviganti, reinterpretazione del brano della Banda Bassotti dedicato a Sigaro, la voce di Marino Severini dei Gang dà nuova luce a parole che da sempre sono manifesto di resistenza e memoria. In Via Umbria emerge tutta la potenza vocale di Path, mentre in Atarassofobia è l'estro di Dj Myke a lasciare il segno, con scratch e incursioni sonore che aprono la strada a nuove contaminazioni.

Due omaggi profondi e sentiti completano il quadro: Fiaba degli Skruigners e Avviso ai Naviganti vengono rivestiti di nuove atmosfere, che mettono in risalto la bellezza e la forza delle parole, capaci di colpire il cuore di chi ascolta.

Il disco è stato registrato al Musik Factory di Magenta da Fabio Console, mentre mix e mastering sono stati curati da Antonio Nevone presso il Duff Rec Studio di Cosenza. La parte grafica è firmata Motorcity Graphics, che ha saputo interpretare visivamente l’anima del progetto.

Il singolo Io Non Suono Per Te, uscito nelle scorse settimane, ha fatto da apripista all’album, sintetizzando lo spirito di questo nuovo capitolo: autentico, diretto, urgente.

Dopo un percorso ricco di tappe fondamentali – da Un Altro Mondo a Fino all’Ultimo Bandito, passando per Il Sangue e la Polvere, il celebrativo Come un Pugno nello Stomaco e il più recente Clessidra Senza Sabbia – i Guacamaya dimostrano ancora una volta di essere una delle voci più sincere e radicali della scena indipendente italiana.

“Come Bussole Senza Rotta” è un disco da ascoltare tutto d’un fiato, con le orecchie, con la testa e con il cuore.


GUACAMAYA - Biografia




Il progetto Guacamaya prende forma nel 2003 dalle ceneri dei Fuckoceri - gruppo anarcopunk della zona di Novara - e primo progetto della coppia Reb-Elena.
Dopo continui cambi di formazione nel 2005 la band inizia a girare nei locali occupati della zona e a comporre le prime canzoni, ma la svolta avviene in concomitanza con l'uscita di UN ALTRO MONDO - cd autoprodotto in collaborazione con il Collettivo Rossomagenta e distribuito da KOB records e SIEMPRE CONTRA records ed il tour di presentazione dove la band spara canzoni in ogni parte del nord e centro italia, in svizzera e Germania dividendo la barricata insieme a band come Gang, Malavida, Atarassia Grop, Los Fastidios, Blisterhead, Cisco, Modena City Ramblers, Duff, Linea, Rappresaglia, Gavroche, DCP, La ghenga del fil di ferro...e partecipa a diverse compilation.

Nel 2009 e praticamente "on the road" registrano e si producono FINO ALL'ULTIMO BANDITO che solca il passo definitivo della band verso un suono di militanza e di riflessione tanto vicino al folk rock ma sparato con la rabbia e la brutalità tipica dello street punk.
Al Meeting delle Etichette Indipendenti (MEI) di Faenza il 28 novembre 2010 ricevono il "RICONOSCIMENTO ALL'IMPEGNO SOCIALE 2010" da PUNKADEKA, premio che in passato era toccato a Banda Bassotti, Los Fastidios, Atarassia grop, Malavida e Linea.

Dopo un anno on the road con un tour italiano ed europeo a maggio 2011 entrano in studio e dopo sei mesi di lavoro sfornano "IL SANGUE E LA POLVERE". Il cd esce coprodotto da RUSTY KNIFE rec./KNOW YOUR RIGHTS rec/LANTERNA PIRATA DIY/TOSCANA PUNK ROCK/ROCK OUT FASCISM. Esaurito in poche settimane ed accolto in maniera entusiasta da fans e addetti ai lavori, il cd viene ristampato nei primi mesi del 2012 dalla ONE STEP RECORDS e distributo anche nei negozi in Italia da VENUS ITALIA/MANINALTO! (digitale) e con l'aiuto della KOB RECORDS, in Francia da RUSTY KNIFE REC. e in Spagna con l'aiuto di REDSTAR 77.

Il 2013 è l'anno del decennale e registrano presso l'INDIEBOX MUSIC HALL di Brescia il loro cd celebrativo dal titolo "COME UN PUGNO NELLO STOMACO" contenente tracce inedite e alcune rarità. Il cd prodotto in serie limitata DIGIPACK da 500 copie viene prodotto dal binomio KOB RECORDS/RUSTY KNIFE RECORDS con la preziosa collaborazione di Rock Out Fascism.Parte subito il tour che li vede nuovamente muoversi su e giù per tutta la penisola.A Settembre 2013 la band si sgancia dalla KOB RECORDS e ReB fonda una sua etichetta indipendente chiamata OUT OF CONTROL Produzioni in cui ovviamente i Guacamaya entrano di diritto.
Da questo momento però inizia una serie di tira e molla con vari componenti della band che porteranno poi ad un periodo di inattvità.In questo periodo trovano comunque il tempo di registrare "WITHOUT PEOPLE WE'RE NOTHING" sotto la guida di Giulio (5MDR) che contiene l'intera scaletta live dei Guacamaya registrata in studio e con uno o più guest di band amiche in ogni traccia. Il cd finanzierà la costruzione di una scuola primaria intitolata a Vittorio Arrigoni a Gaza.

Dopo mesi di silenzio e inattività dovuto in gran parte all'impegno di Reb con OUT OF CONTROL tornano nel 2023 con un nuovo album CLESSIDRA SENZA SABBIA e con una nuova formazione.

L'album segna una nuova maturità nella scrittura della band , che proseguirà con il nuovo album IO NON SUONO PER TE che vedrà la luce ad aprile 2025.

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