lunedì 30 giugno 2025

NoDrip – “Quelli Che Malpensano”: il punk urbano come arma contro la paranoia sociale

NoDrip pubblicano “Quelli Che Malpensano”, il nuovo singolo




Dopo il debutto con l’EP “Bonus Tracks” i NoDrip tornano con “Quelli Che Malpensano”, il nuovo singolo in uscita il 27 giugno 2025, pubblicato da Ammonia Records e Attitude Records. Il brano è un’esplosione di sarcasmo, sfiducia e rabbia urbana che fotografa con lucidità e disincanto il presente.

ASCOLTA IL SINGOLO:




La ricetta dei NoDrip è molto personale se non inconfondibile, frutto di un mix ruvido di punk rock ed elementi urban. Attraverso queste lenti prende forma la loro visione, che porta i NoDrip a firmare quello che potrebbe essere definito il terzo atto di una trilogia generazionale: dopo “Quelli che benpensano” di Frankie hi-nrg mc (1997) e “Quelli che non pensano” di Marracash (2019), arriva ora “Quelli che malpensano”, un ritratto crudo di una generazione iperconnessa, disillusa e costantemente sospettosa.

Tra truffe quotidiane, solitudini digitali e moralismi di facciata, il brano racconta la paranoia sociale contemporanea con un’attitudine feroce e diretta. Il sospetto non è più una debolezza, ma un’arma di difesa. Nessuno si fida più di nessuno, nemmeno di sé stesso.
L’autoanalisi si fa collettiva, mentre le liriche affilate si intrecciano a un sound grezzo e istintivo, figlio della scena punk ma contaminato da influenze urbane.




"È nata un po’ per sfogo e un po’ per ridere delle paranoie che ci girano in testa ogni giorno", raccontano i NoDrip. "È quel momento in cui ti senti osservato, giudicato, e ti viene voglia di dire tutto in faccia, senza filtri. Con il nostro stile: diretto, incazzato e anche un po’ ironico."
Il singolo segna anche l’ingresso ufficiale in formazione di Niccolò Fabbian (Millennial Daze), che contribuisce a definire la nuova identità della band e apre le porte a una fase creativa in costante evoluzione. Il prossimo EP è già in lavorazione e uscirà a fine ottobre 2025, promettendo una maturità artistica ancora più marcata, senza perdere la voglia di graffiare.

Quelli Che Malpensano” è prodotto e mixato da Gianluca Veronal presso Attitude Studio Milano, con Alessandro Strada come assistente di studio.

I NoDrip sono Gianluca Veronal (voce e chitarra), Angelo Merico (voce e basso), Charlie Amendola (batteria) e Niccolò Fabbian (voce e chitarra).

VIAGRA BOYS al Flowers Festival: il 5 Luglio il ritorno in Italia della band più sfrontata del post-punk con il nuovo disco tra caos, ironia e verità scomode

VIAGRA BOYS | Si avvicina l'unica data estiva italiana della band post punk

VIAGRA BOYS

La band più audace e dissoluta del post-punk odierno sarà live per una data unica estiva al Flowers Festival di Torino col nuovo album

La band post-punk più istrionica della Svezia torna tra pochi giorni in Italia per un’unica data estiva: i Viagra Boys saranno tra i protagonisti del Flowers Festival di Collegno (TO), la sera di sabato 5 luglio, nell’area spettacoli allestita nel Cortile della Lavanderia a Vapore nel Parco della Certosa. I biglietti per lo speciale concerto sono acquistabili su Ticketone e Mailticket.



Gli eroi del post-punk di Stoccolma hanno pubblicato ad aprile il nuovo album, intitolato "viagr aboys" tramite la loro nuova etichetta indipendente, Shrimptech Enterprises. Co-prodotto dal collaboratore di lunga data Pelle Gunnerfeldt insieme alla band, viagr aboys incanala l’umorismo osservazionale affilato del gruppo e la loro singolare capacità di smantellare tutto e niente allo stesso tempo, mescolando vita reale e arte. Lo show torinese sarà l’unica occasione estiva per ascoltare dal vivo il nuovo disco.



VIAGRA BOYS

5.07.2025 – Flowers Festival - Collegno (TO) 

Cortile Lavanderia a Vapore

Parco della Certosa, Corso Pastrengo 51, 

Biglietti: euro 35 € + prev.

Disponibili su Ticketone e Mailticket.




Il primo singolo tratto dal disco, “Man Made of Meat”, trae ispirazione dalle esperienze del frontman Sebastian Murphy durante un tour negli Stati Uniti con i Queens of the Stone Age, passando il tempo nei Walmart americani. Il brano è spinto da linee di basso e riff di chitarra incisivi, e con l’escalation del caos, aumenta anche il senso di complicità di Murphy, che culmina in una confessione tanto cupa quanto riconoscibile: “Odio quasi tutto quello che vedo, e vorrei solo sparire.”



Nel 2022 la band ha pubblicato il terzo album, Cave World, una satira vulcanica contro complottisti e no-vax. Quell’album ha segnato anche il debutto televisivo del gruppo negli Stati Uniti con una performance al Jimmy Kimmel Live!, e ha ottenuto attenzione da parte di NPR, Pitchfork, The Fader, V Magazine, The Needle Drop, e molti altri.



Con il nuovo album Murphy ha cambiato direzione, guardando più dentro se stesso:

Tutta quella roba politica era estenuante”, ammette ridendo. “Questo è come un album omonimo, ma un po’ semplice e stupido — perché così sono io.



C’è chi dice che i Voagra Boys siano uno specchio in grado di mettere in luce l’assurdità dell’esistenza e le illusioni della realtà, un giudizio contorto sulla società occidentale guidato da un basso incalzante, una festa esagerata 24 su 7 sull’autostrada dell’acido. O forse, più che altro, una cruda presa in giro della mascolinità moderna, che offre narrazioni di evasione prive di qualsiasi forma di autoconservazione, come un’oscura porta di un vicolo sul retro della psiche umana.



Metafore a parte, i Viagra Boys sono un sestetto inarrestabilmente crudo, composto da musicisti jazz di formazione classica, tatuatori amanti del karaoke e veterani della scena hardcore, che sfornano suoni spastici e pulsanti dagli inferi della musica rock contemporanea, una forza maggiore del punk travolgente dei tempi che furono.



Il cantante e frontman Sebastian Murphy, un po’ Iggy Pop e un po’ Hank Williams, incarna tutto quello che i Viagra Boys rappresentano in ultima analisi: un’azione frammentata e forse disillusa, avvolta e tenuta insieme da una spavalderia inestinguibile, da apparizioni esplosive e da un songwriting pieno di risorse.



I testi di Murphy riflettono spesso sull'assurdità e l'arretratezza del mondo moderno, sebbene eviti di prescrivere convinzioni o di schierarsi. Pertanto, la musica della band è caratterizzata da una critica giocosa ma incisiva delle follie e delle contraddizioni della società, impostata su una produzione pesante ed esplosiva.


I Viagra Boys hanno ottenuto un notevole successo e consensi, esibendosi in spettacoli sold-out in tutto il mondo. Il loro impatto si estende alla scena musicale svedese, dove hanno vinto premi come Album dell'anno e Best Live Act agli Swedish Grammis & P3 Guld Awards, evidenziando il loro ampio fascino e influenza.

domenica 29 giugno 2025

The Same Stars: il disco postumo di una band mai esistita

The Same Stars, il magnifico esordio di una band che non esiste più.


Ermanno Valeriano, aka The Same Stars, ci regala una perla indie rock, a cavallo tra emo e power pop. Di quelle molto rare da trovare da questa parte dell'Atlantico. Talmente rare che forse hanno persino un po' di paura a mostrarsi.


"Estate 2021. Inizio a scrivere qualcosa per un nuovo disco. "Notes From The Fall", il primo album dei The Same Stars, uscito nel 2020, era scarno, minimalista, e ormai mi pento di averlo pubblicato così, così spoglio in termini di arrangiamenti. Le nuove canzoni devono essere qualcosa di diverso, e non voglio essere conosciuto come "il tipo con la chitarra acustica". Voglio un album elettrico. Ok, non ho una band, ma non mi interessa; lo farò comunque. Così mi metto a scrivere, e scrivo. Inizio 2022. Entro in studio. Le sessioni di registrazione sono fantastiche, è la mia parte preferita di tutto il processo. Non programmo nulla, invento tutti gli arrangiamenti di chitarra e voce sul momento. Le canzoni prendono forma, e sono davvero soddisfatto. Mi prendo il mio tempo. Finiremo le sessioni, l'album sarà pronto per la fine dell'anno. Tuttavia, è un periodo molto intenso della mia vita, e in qualche modo passano i mesi, e il disco rimane lì. Poi mi convincono a mettere insieme una band per suonare queste canzoni dal vivo. Provo, ma sento che qualcosa non va. Non mi sento a mio agio. Questi vecchi vestiti mi stanno stretti, scomodi. Non mi va di cantare sul palco. Sono una persona diversa ora, un musicista diverso, e non mi piace essere costretto a fare qualcosa che non voglio. Perdo l'amore per queste canzoni, per questo disco. Succedono cose complicate nella mia vita. È un periodo dannatamente difficile. E siamo già a settembre 2024. Basta così. Capitolo chiuso. Nel frattempo ho formato un'altra band, e il mio amore è tutto per loro e per questa nuova musica che riflette chi sono veramente e tutto quello che mi è successo in quest'anno pazzo, così pieno di dolore. Tuttavia, gettare tutto nel nulla sarebbe un peccato. Devo pubblicare questo disco, è una questione di rispetto per il lavoro, il tempo e l'energia spesi su di esso. Inizio a girare un video fai-da-te per "I Keep Running" e trovo un po' di entusiasmo di nuovo. Il mio amico Carlo (Pinchetti) si offre di aiutarmi con il lancio del disco. È di grande aiuto, e sento che posso fidarmi di lui, è una brava persona. E così eccomi qui a scrivere di "A Forever Home" e tutto il resto. Non avevo voglia di farlo, perché quest'album fa riaffiorare molti ricordi che preferirei dimenticare. Immagino che quel tipo con il cappello da caccia avesse ragione..."Don't tell anybody anything. If you do, you start missing everybody.”" EV





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venerdì 27 giugno 2025

Campa torna con “Storie da raccontare”: l’estate pop punk tra sogni, errori e ricordi da collezionare



L’estate pop punk di Campa piena di Storie da raccontare


A pochi mesi dall’EP d’esordio Loop (NEEDA Records, 2025), Campa ritorna con Storie da raccontare, un nuovo singolo prodotto da Luca Incerti dei WEL. Il brano sfrutta la spensieratezza del pop punk per rendere il sentimento di leggerezza tipico di un’estate fatta di avventure e momenti da condividere.
Storie da raccontare è un invito a godersi la gioventù senza farsi frenare dallo stress quotidiano. Su ritmiche frizzanti e attraverso testi sinceri, Campa canta il desiderio di vivere ogni sogno, anche a costo di sbagliare, pur di collezionare ricordi indimenticabili.

BIOGRAFIA

Luca Campagnaro, in arte Campa, è un artista classe 1996 della provincia di
Venezia. Fin da bambino si appassiona alla musica punk, nella quale trova rifugio per evadere dalla quotidianità. Dopo anni di gavetta nelle band punk di
provincia come chitarrista e cantante, si dedica all’autoproduzione e nel 2021 dà
vita al suo progetto solista con la pubblicazione del primo singolo “C’era una volta”. Nel 2022, insieme al batterista Charlie Amendola, pubblica una serie di singoli che lo introducono alla scena pop punk e gli fanno guadagnare attenzione. Nel 2024 inizia la collaborazione con Ince dei WEL alla produzione, In occasione del Cipre Lab Summer Fest apre ai Sick Tamburo. Il 28 febbraio 2025 arriva il suo primo EP Loop.

PROFILI SOCIAL

Spotify: Campa
YouTube: campaluca
Instagram: campaluca_
Facebook: Luca Campa
TikTok: campaluca_

giovedì 26 giugno 2025

SLACKRR: “Better Days” è il nuovo inno pop punk per chi non smette di sperare




La scena pop punk britannica torna a far parlare di sé grazie a SLACKRR, una delle band più instancabili e sincere dell’underground UK. Il nuovo singolo “Better Days”, disponibile dal 20 giugno per SBÄM Records, è una ventata di speranza, un inno energico e melodico dedicato a chi sta affrontando momenti difficili ma non ha perso la voglia di crederci.

Nati e cresciuti nella scena DIY, i SLACKRR hanno costruito il proprio nome a colpi di sincerità, concerti instancabili (oltre 700 show in UK, USA ed Europa!) e canzoni che parlano al cuore dei fan. “Better Days” conferma tutto questo: un brano scritto nell’autunno del 2024 per il loro prossimo album, previsto per l’estate 2025, che mescola ritornelli da cantare a squarciagola, chitarre taglienti e una carica emotiva che non lascia indifferenti.

Il cantante e chitarrista Scott descrive così il brano:

> “È una canzone scritta per incoraggiare. Volevamo lanciare un messaggio di forza collettiva e resilienza.”



Ed è proprio il ritornello a racchiudere il cuore del messaggio:

> “I can say, that we hoped for better days, we’ll be forever standing strong, never falter, moving on”



Seguito da un bridge che rincuora:

> “Until your darkest days are gone, we’ll find the strength to carry on!”



“Better Days” è una canzone per chi sta lottando, per chi sente il bisogno di una mano, di un coro, di una voce che gli ricordi che non è solo. La produzione è diretta e sincera, fatta per essere suonata ad alto volume e cantata sotto palco, sudando e abbracciando sconosciuti.




Chi sono gli SLACKRR?

Difficile non rimanere colpiti dal curriculum della band: tre album all’attivo, uno dei quali uscito per l’etichetta di Vinnie Fiorello (Less Than Jake / Fueled By Ramen), apparizioni su BBC Radio One, Rock Sound Magazine, Kerrang! Radio e persino una colonna sonora per PlayStation 5.

I loro live hanno infiammato festival come Rebellion, Isle of Wight, The Fest (Florida), Takedown, MPF e tanti altri. Ora, con il supporto di SBÄM Records, i SLACKRR sembrano più pronti che mai a conquistare anche il pubblico europeo.




Prossimi live nel Regno Unito – giugno 2025

27 – The Sub, Blackpool

28 – MK11, Milton Keynes

Ascolta “Better Days” su tutte le piattaforme digitali:


TIGERLEECH — “Bicephalous”: l’urlo bifronte del nuovo sludge francese


Il quartetto sludge/hardcore parigino TIGERLEECH è tornato, e lo fa con il botto: “Bicephalous”, il loro album più oscuro e potente, è finalmente disponibile in formato fisico e digitale grazie alla collaborazione tra Octopus Rising e Argonauta Records.

Attivi dal 2013, i Tigerleech hanno costruito negli anni una miscela brutale e senza compromessi di sludge, stoner e hardcore, suonando nei peggiori club della scena francese e affilando un’identità sonora che trova oggi la sua massima espressione proprio in Bicephalous. L’album segna una vera e propria rinascita per la band: nuova sezione ritmica, secondo chitarrista, e un suono ancora più greve e viscerale, che guarda da vicino a mostri sacri come Crowbar, YOB, Red Fang e Mastodon.




Tra i brani più incisivi spicca “Hara-kiri of the Capitalist Model by Its Own Users”, manifesto sonoro e politico, accompagnato da un lyric video che amplifica l’impatto già devastante della traccia. Il titolo non lascia spazio a dubbi: è una dichiarazione di guerra alle contraddizioni del sistema, sparata in faccia con tutto il fango e il feedback che solo il miglior sludge sa regalare.

Il percorso della band è stato tutt’altro che lineare. Dopo l’esordio Danse Macabre nel 2014 e il primo full-length The Edge of the End nel 2019, i Tigerleech hanno continuato a macinare chilometri e distorsione, arrivando alla maturità artistica con Melancholy Bridge (2021), lavoro più introspettivo e melodico, prodotto come il precedente da Andrew Guillotin.

Oggi, con Bicephalous, i Tigerleech voltano ancora pagina: più cattivi, più pesanti, più determinati che mai. Un album che è allo stesso tempo un ritorno alle radici e un passo avanti nell’evoluzione del genere, in grado di soddisfare gli amanti del doom più fangoso e del punk più rabbioso.



"Le Macerie": il nuovo video degli Ivanoska che racconta ciò che resta




C'è un silenzio che arriva solo dopo le urla. È quello che resta quando tutto cade, quando i sogni, le case e le vite si sgretolano sotto il peso della storia. Si cuhiama "Le Macerie" il nuovo video — e brano degli Ivanoska — , in uscita giovedì 26 giugno su tutte le piattaforme digitali, da YouTube a Spotify, passando per Instagram.

Ma non aspettatevi un semplice videoclip. "Le Macerie" è una narrazione cruda, visiva e sonora, di ciò che succede dopo la distruzione. È un pugno allo stomaco, ma anche uno sguardo necessario: perché i detriti non sono solo materia, sono memoria, dolore, e frammenti di futuro. È la guerra vista da chi resta, da chi raccoglie ciò che non si può più riparare.

Con una forza evocativa che mescola rabbia e poesia, la band firma un lavoro potente, che ha bisogno di essere guardato, ascoltato, vissuto. Perché "Le Macerie" non è solo una canzone: è una testimonianza.

Il gruppo non si ferma qui: sono già pronte due date live dove portare tutto questo impatto sul palco.
Venerdì 27 giugno al R-Evolution Lake Fest di Passignano sul Trasimeno, insieme alla Banda Bassotti
Giovedì 11 luglio al Melasóno Music Fest di Cenaia, in compagnia dei Matrioska

Due occasioni da non perdere per vedere "Le Macerie" prendere vita dal vivo.




Guarda il video dal 26 giugno e preparati a sentire il rumore di ciò che resta.


mercoledì 25 giugno 2025

I MEMBRANE tornano con il loro settimo album "Deathly Silence"


Dalla Francia con rumore: i MEMBRANE tornano con il loro settimo album, Deathly Silence, un'esplosione post-hardcore che non lascia scampo. Attivi da oltre vent'anni, i Membrane hanno saputo costruirsi un’identità sonora brutale ma sempre evocativa, e oggi riaffermano la loro forza con un disco che è insieme pugno allo stomaco e carezza velenosa.

Pubblicato da Araki Records, Blind Prod, Day Off Records, MaSaret Records e P.O.G.O Records, Deathly Silence è un viaggio sonoro crudo e ipnotico: riff taglienti, ritmiche ossessive e atmosfere soffocanti si fondono in un unico flusso disturbante ma catartico. Il titolo non mente: c’è un silenzio mortale che incombe, ma in quel silenzio i Membrane scavano con rabbia, dolore e visioni distorte. Il risultato è un’opera che colpisce dritta alle viscere, scavando nei recessi più oscuri dell’emotività umana.

Nonostante sia uscito solo da pochi mesi, Deathly Silence sta facendo molto parlare di sé, continuando a raccogliere ascoltatori in tutta Europa grazie anche alla sua disponibilità su CD, vinile, digitale e streaming. Un disco che parla tanto agli affezionati di lunga data quanto a chi si avvicina per la prima volta a questa creatura sonora: i Membrane non si limitano a suonare forte — costruiscono un mondo che pulsa, sanguina e urla sotto la pelle.


Se cercate un disco che sappia unire la violenza del noise alla tensione atmosferica del post-hardcore, Deathly Silence è la risposta. Entrate nel silenzio… e lasciate che vi travolga.


FORGOTTEN DREAM reinterpretano “Kids” di Current Joys: una cover intensa tra grunge e dream-pop


I Forgotten Dream tornano con un nuovo singolo che è una dichiarazione d’intenti: “Kids”, reinterpretazione struggente del celebre brano di Current Joys, è disponibile ora grazie a Too Loud Records.

Originari di Cremona, i Forgotten Dream si muovono con naturalezza tra le ombre del grunge anni ’90 e le suggestioni ovattate del dream-pop, intrecciando chitarre distorte e melodie eteree in un’atmosfera che guarda anche allo shoegaze. Con “Kids”, la band non si limita a rifare un classico, ma lo filtra attraverso la propria identità sonora, rendendolo ancora più crepuscolare, ruvido e intimo.

Prodotta, registrata, mixata e masterizzata al Titans Lab Recording Studio dal producer Riccardo Daga, questa nuova versione mette in luce la capacità del gruppo di amplificare la vulnerabilità e l’intensità emotiva del brano originale, restando fedele al suo spirito ma donandogli nuova vita.

Dopo l’ottimo riscontro dell’album “Distorted Karma” (Too Loud Records), “Kids” segna l’inizio di un nuovo percorso per la band, continuando a scavare nei temi che da sempre ne caratterizzano l’estetica: il conflitto interiore, la disillusione della giovinezza, la fragilità emotiva.

Una cover che è molto più di un omaggio: è un viaggio nel cuore di una generazione inquieta, rivisitato con sensibilità e coraggio.

martedì 24 giugno 2025

Pinerolo, 28 giugno: Nazareno “Reno” Maiolo porta in scena “La coscienza di Reno – lo spettacolo”





Lo Stranamore di Pinerolo sarà il “teatro” che ospitarà l’incontro con l’autore Nazareno "Reno" Maiolo, scrittore e voce autentica dell’underground, in occasione della presentazione del suo libro "La coscienza di Reno, Il Mantello di Bussoleno e altri racconti". L’evento si terrà il 28 giugno 2025 alle ore 21.30 presso il circolo A.R.C.I. Stranamore, situato in Via Ettore Bignone 89, a Pinerolo (TO). ingresso con tessera ARCI
Sabato 28 giugno allo Stranamore di Pinerolo va in scena qualcosa di diverso: La coscienza di Reno – lo spettacolo. Non la solita presentazione di un libro, ma un reading teatrale emozionante, crudo, a tratti ironico e a tratti struggente. Un viaggio nelle ombre e nelle luci della nostra umanità.
Durante l’incontro, l’autore accompagnerà il pubblico in un viaggio immersivo all’interno del suo universo letterario, esplorando le atmosfere cupe e suggestive della Val di Susa, tra leggende locali, riflessioni personali e inquietudini esistenziali.
Attraverso aneddoti inediti e la lettura di alcuni estratti del libro, Reno offrirà ai presenti uno sguardo esclusivo sul suo processo creativo, rendendo i lettori parte integrante della sua narrazione.
Un’esperienza intensa e coinvolgente, che si muove tra le molteplici sfaccettature dell’animo umano, con la sensibilità, l’irriverenza e l’ironia punk che contraddistinguono l’autore.
Un’occasione imperdibile per gli amanti della letteratura noir e gotica, per chi desidera scoprire un autore capace di fondere passato e presente in racconti che lasciano il segno.
Sul palco Nazareno “Reno” Maiolo – scrittore, operaio, musicista punk e attivista culturale – porta se stesso, i suoi racconti e le sue cicatrici, con la forza della narrazione dal vivo e l’autenticità di chi ha sempre usato l’arte per restare vivo.
Il libro, La coscienza di Reno – Il mantello di Bussoleno e altri racconti, è una raccolta di storie ambientate in Val di Susa, ma parla a tutti:
“Sono storie che vi faranno sorridere, riflettere, forse anche commuovere.
Sono frammenti di vita, pezzi di ricordi, domande che tutti, prima o poi, ci facciamo.
Sono racconti che parlano di persone normali in situazioni straordinarie,
o forse di persone straordinarie che vivono situazioni fin troppo normali...”
La Coscienza di Reno: Il Mantello di Bussoleno e altri racconti di Nazareno "Reno" Maiolo
Una bella raccolta di racconti brevi che esplorano i confini tra mistero, introspezione e realismo, ambientati nella suggestiva Val di Susa.
Il racconto principale, Il Mantello di Bussoleno, gotico ambientato nel 1508, in cui un omicidio porta alla luce giochi di potere, superstizioni e riti segreti, immergendo il lettore in un’atmosfera cupa e avvincente.
Altri racconti affrontano temi universali e contemporanei: Attraversamento Finale ironizza sull’aldilà con un’ambientazione surreale e burocratica, mentre La Morte non è che l’inizio esplora un viaggio esistenziale e onirico tra tormento e speranza. Il quotidiano trova spazio in storie come Paola, il ritratto toccante di una donna che riscopre sé stessa, e Giornataccia, una vivida serata punk rock tra giovani disillusi ma vitali.
La Val di Susa è il cuore simbolico dell’opera, un luogo di resistenza e memoria che unisce storie diverse con una scrittura schietta e sensibile. Reno Maiolo ci regala un’opera capace di emozionare, divertire e far riflettere sui lati più oscuri e luminosi della condizione umana.




Biografia Nazareno “Reno” Maiolo




Nazareno "Reno" Maiolo è un musicista, scrittore e attivista culturale, nato a Locri (Calabria) il 27 settembre 1980. Trasferitosi con la famiglia in Val di Susa nel 1982, ha intrecciato la sua vita personale e artistica con questo territorio, che ispira gran parte delle sue opere. Operaio di professione, Reno è un punto di riferimento nella scena underground italiana, riconosciuto per il suo impegno nella musica, nella promozione culturale e nelle battaglie sociali.
Percorso Musicale
Nel 1998, fonda gli Atropina Clan, una band punk rock che diventa un simbolo della scena indipendente italiana. Con oltre 300 concerti e tre album all’attivo ("Niente tecnologia... ma cantina, vino e concerti", "Allergia", e "Essere Umani"), la band affronta tematiche sociali e personali con uno stile diretto e incisivo.
Reno ha inoltre esplorato nuovi orizzonti con progetti come NUDO, un viaggio intimo e introspettivo inaugurato dal singolo "VELENO", e con i CRAC Rural Core, che fondono punk e metal in brani energici e di denuncia come "Padre Nostro". Ha collaborato con i Katzoni Animati, reinterpretando sigle di cartoni animati in chiave rock, e con I 60 Beat, rivisitando i classici italiani degli anni ’60.
Organizzazione di Eventi
Dal 2010, Reno è l’ideatore del LIVE FOR LIFE, un festival benefico che ha raccolto migliaia di euro a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo. Con 14 edizioni e oltre 50 band partecipanti, il LIVE FOR LIFE rappresenta un esempio di come la musica possa sostenere cause importanti e unire comunità diverse. Inoltre, Reno ha promosso eventi come il CAPPUNK, il Punk in Valley, il La Scena Festival e le serate Punk Rock Night, rafforzando la scena musicale indipendente della Val di Susa e di Torino.
Impegno Sociale
Reno è attivamente coinvolto nel Movimento NO TAV, opponendosi alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità in Val di Susa, e nella difesa dei diritti umani. Per lui, l’attivismo è un’estensione naturale della sua visione artistica, orientata verso la giustizia sociale e ambientale.
Scrittura
Oltre alla musica, Reno è un appassionato scrittore. Collabora con diverse testate realizzando articoli e recensioni trattando musica e temi sociali. Il 15 dicembre 2024 pubblica il suo primo libro autoprodotto “LA COSCIENZA DI RENO, Il mantello di Bussoleno e altri racconti”, una raccolta di racconti ambientati in Val di Susa. Questi testi intrecciano le leggende locali con riflessioni profonde sull’animo umano, offrendo un ponte tra passato e presente.



lunedì 23 giugno 2025

LIFEBOATS “Blossom Serenade” – Un’ode punk alle emozioni forti e alle feste che non dimentichi

LIFEBOATS
Blossom Serenade” – Un’ode punk alle emozioni forti e alle feste che non dimentichi




Con un titolo che potrebbe trarre in inganno, Blossom Serenade non è una passeggiata primaverile nei campi fioriti. È piuttosto un’onda d’urto emotiva: un EP che suona forte, crudo e sincero, firmato dai Lifeboats.

Il nuovo lavoro della band è una dichiarazione d’amore al punk più istintivo, quello che non ha paura di esporsi, urlare i propri sentimenti e farlo sopra chitarre distorte, batterie incalzanti e melodie che restano in testa. È un concentrato di energia che sa anche essere malinconico, capace di alternare momenti di furia sonora ad aperture più intime, ma sempre con il cuore ben visibile.

A completare il quadro, il videoclip che accompagna l’uscita – guarda qui – è un tuffo nelle notti vissute al massimo, tra feste, amici, luci soffuse e quell’atmosfera da “vorrei non finisse mai”. Un invito a ricordare, a ballare, a sentirsi vivi.




Blossom Serenade merita la vostra attenzione.
Ascoltatelo qui su Spotify, magari a volume alto.

I Lifeboats ci mettono anima, distorsione e fiori. Il risultato? Un piccolo inno punk ai ricordi che contano.



LE SCHIENE DI SCHIELE “DANZE DELLA SFIGA” UN MANUALE POST-PUNK DI SOPRAVVIVENZA ALLA DISFATTA


Danze della sfiga, il nuovo disco de Le Schiene di Schiele
Un tragicomico trattato post-punk che insegna l’arte di cadere


Danze della sfiga è il nuovo album de Le Schiene di Schiele, band post-punk torinese che provoca a suon di pugni nello stomaco, alla ricerca di reazioni sopite tra chi ascolta. Otto tracce, otto inciampi su cui cadere, farsi male e imparare.
Difficile ballare bene nella vita: c’è chi inciampa sul lavoro, chi nei traumi familiari, chi sotto il peso delle aspettative. È da questa metafora che parte Danze della sfiga, il nuovo disco de Le Schiene di Schiele, storie di ordinaria disfatta per raccontare il lato più amaro e grottesco dell’esistenza umana con l’urgenza, la rabbia e l’ironia di un post-punk viscerale e impegnato.
Il disco nasce inizialmente come un EP, registrato a luglio 2024 negli studi di Tundra Recordings a Torino. L’incontro con Davide Lasala di EDAC Studio però cambia la traiettoria: il produttore intuisce il potenziale del progetto e propone alla band di espanderlo in un vero e proprio album, dando il via a
un serrato flusso creativo che culmina nelle registrazioni tra fine 2024 e inizio 2025.
Il risultato è un lavoro diretto, rumoroso e feroce, ma anche sorprendentemente lucido. Un disco che non grida mai a vuoto, ma incide e arriva preciso dove vuole approdare: una danza sbagliata, questo è certo, ma liberatoria. Nel brano manifesto La danza della sfiga, la band abbraccia con orgoglio l’imperfezione del passo sbagliato, una sorta di pogo catartico, uno sfogo collettivo che non cerca giustificazioni, ma le brucia nel fuoco dell’ironia. Perché la sfiga, in fondo, è l'espressione che usiamo quando non abbiamo più alibi, quando cadere è l’unica cosa che si può fare.
I restanti brani della tracklist amplificano tale visione: Martini Dry racconta il lavoratore di un’azienda d’armi che tenta di salvarsi la coscienza (“se non lo faccio io, lo farà qualcun altro”), Romanzo Russo sbeffeggia i sempiterni e inutili consigli da bar. 10 Giugno è una lettera d’amore e di morte scritta a un ideale pericoloso, Caino dà voce all’emarginato che la storia ha già condannato. In Ti voglio bene, brano in collaborazione con Fitza, la band cambia registro e affonda nella memoria familiare: un dialogo immaginario tra madre e figlia, dove il dolore si trasforma in comprensione e perdono.
Danze della sfiga è un disco che non fa sconti a nessuno, nemmeno a chi lo ha scritto. È il racconto crudo di semplici vite in bilico, dove ogni inciampo lascia un livido, ma rende indietro una canzone da gridare su un palco o da sussurrare in cuffia. Perché a volte, per restare umani, serve solo sapere ballare male. Il nuovo disco de Le Schiene di Schiele è uscito il 20 giugno per Edac Music Group. Il release party si è tenuto il 21 giugno a Torino all’inaugurazione del Ramo
d’Oro in Galleria Umberto I.
Tour:

● 26 giugno - Stormi Festival (Piossasco)
● 27 giugno - Alvarado street pub (Roma)
● 28 giugno - corto maltese (Fabriano)
● 13 luglio - Ziggy club (Torino), opening Quercia


Le Schiene di Schiele

Le Schiene Di Schiele nasce nel 2020 tra Torino e la Val di Susa quando Giacomo Scarcella (chitarra) e Daniele Baldassarre (basso) incontrano Francesco La Greca (voce) e Andrea De
Marchi (batteria), dando vita ad una band di matrice alt-rock, ma che rimane aperta a contaminazioni senza la paura di avvicinarsi alle scabrose sonorità del pop.
Nel 2021 pubblicano il loro EP d’esordio intitolato L'Abbandono, lavoro che gli permette di calcare palchi come quello del Festival Alta Felicità e del CAP10100 di Torino, sia da headliner che come
spalla di artisti quali Meganoidi e Medusa. Pubblicano i singoli Schadenfreude e Gervaise M., rispettivamente nell’autunno 2022 e nella primavera 2023, anno che li vede protagonisti di numerosi live nel Nord Italia, tra i quali svetta la partecipazione al Salza Music Festival.
A giugno 2024 approdano alle finali nazionali di Arezzo Wave, mentre in inverno si lanciano nelle registrazioni del loro primo album presso Edac Studio a Como. Nel 2025, mentre il tour invernale
prosegue con date in locali quali lo Ziggy Club di Torino, la band pubblica Caino e Martini Dry, primi singoli che anticipano l’album d’esordio, in uscita per Edac Music Group e distribuito da Believe.
Influenze: Touch & Go, Maruja, Squid, IDLES, Black Midi, Verdena, Il Teatro Degli Orrori, Slint.

TRACKLIST:
1. Martini dry
2. Romanzo russo
3. La danza della sfiga
4. 10 giugno
5. Il ricevimento
6. Caino
7. Ti voglio bene
8. Valore aggiunto?

Credits:
Tracce 1, 2, 3, 4, 5 e 7 registrate da Davide Lasala e Andrea Fognini presso Edac Studio (Como).
Tracce 6 e 8 registrate da Matteo Rizzo e Sandrino Vendrame presso Tundra Recordings (Torino).
Mixato e Masterizzato da Davide Lasala e Andrea Fognini di Edac Studio.
Voci di Francesco La Greca. Chitarre di Giacomo Scarcella. Basso di Daniele Baldassarre.
Batteria di Andrea De Marchi.
Con il contributo alla voce di Beatrice Fita (Fitza) in "Ti Voglio Bene".
Artwork di Francesco Marrapodi.
Foto di Simone Cossu.

venerdì 20 giugno 2025

DRÅPSLAG – “Kir & Komplimanger” Fuori il nuovo lyric video!


DRÅPSLAG – “Kir & Komplimanger
Fuori il nuovo lyric video!





https://youtu.be/mi73JqKYnGM?si=rnZ-zmPOb23QdeK5

La canzone è estratta dall’EP Kir & Komplimanger, in uscita il 27 giugno 2025 per Distat Records: quattro tracce tra punk e oi! tirato e diretto, da bere tutto d’un fiato.

Bio:

Tutto è iniziato durante la pandemia del 2020: un uomo, una cucina piena di lattine vuote, una chitarra in mano. Era Markus, isolato in una casa infestata dal virus nel Götaland settentrionale (Svezia), vicino alla montagna di Lugnås. In quel silenzio carico di fantasmi e memoria, con la voce spezzata e il cuore pieno, ha scritto una canzone. Poi un’altra. Poi un’altra ancora. Le ha pubblicate su Facebook, quasi per esorcizzare la solitudine. E qualcuno ha iniziato ad ascoltare.

Tra questi c’era Pelle, che ha chiesto: “E se ci mettessimo un po’ più di distorsione?”. Da lì è nascono i Dråpslag. Markus al basso e voce, Pelle alla chitarra e voce, Emil (già nei Brute Force Trauma) alla batteria. L’alcol non è sparito, ma le lattine ora erano piene. L’urgenza creativa ha preso il sopravvento: cori da oi!, ritornelli ruvidi e sinceri, tante nuove idee e un numero imprecisato di potenziali 7’’ punk da scolpire.

Dopo i primi due EP del 2024 (Framstupa punkläge e Punkbullterrier), nel 2025 è tempo di tornare con “Kir & Komplimanger”, la terza uscita della band.
Quattro brani che mescolano disillusione, sarcasmo e genuina energia working class.

Tracklist:

1. Dra åt helvete – 1:22


2. Knoggjärnsvaggvisa – 2:28


3. Kir och komplimanger – 3:54  (Focus track)


4. Blod och krossat glas – 3:48



Line-up:

Pelle – chitarra e voce

Markus – basso e voce

Emil – batteria


Dråpslag online:





giovedì 19 giugno 2025

PUNK & SALAM – III EDIZIONE

Musica e cucina: il 28 giugno a Crema torna l’appuntamento più godurioso dell’estate




Link Facebook 

Una serata che è ormai diventata una piccola tradizione per chi ama i power chord e i tortelli cremaschi: sabato 28 giugno, nel cuore del Parco Bonaldi a Crema, torna “Punk & Salam”, alla sua terza edizione. Dalle 18 fino a mezzanotte, cinque band si alterneranno sul palco per riempire l’aria di distorsioni, mentre sotto al palco scorreranno birre artigianali, vinelli, salumi e specialità locali da leccarsi i baffi.

Line up:

Rossodannata

Kansas City Shuffle

Tomama

Circus Punk

Marysun Nicotina


Cinque band, cinque attitudini diverse, ma con un solo filo conduttore: il punk suonato come si deve, senza fronzoli e con tanta voglia di far festa.

Punk rock & cucina cremasca

Perché il nome non mente: Punk & Salam è davvero l’incontro perfetto tra musica ruvida e cibo della tradizione. In menu ci saranno:

Tortelli cremaschi de @casadeiravioli_crema

Salva e tighe, combo da intenditori

Pane e salame de @la_futura_salumi

Il leggendario Fiatella (pane e cipolle, per stomaci forti e cuori puri)

Dolci della casa, piatti aperitivo e un sacco di altre leccornie

Il tutto annaffiato da birra artigianale de @labuttiga e vinelli megabuoni


Dove e come:

Parco Bonaldi, proprio davanti al Bar Parco
Dalle 18:00 alle 24:00
Prenota il tuo tavolo al 392 4172227


---

Musica dal vivo, panini unti, sorrisi veri e un parco che suona: Punk & Salam è un evento che sa mescolare punk attitude e ospitalità lombarda come nessun altro.

Non fatevi fregare: prenotate il tavolo, portate gli amici, venite affamati.
Vi aspetta una notte di musica e magnate, in perfetto stile DIY.

Gallamesh tornano con “Conditioned Pt. 2”: un EP che scuote e riflette

Gallamesh tornano con “Conditioned Pt. 2”: un EP che scuote e riflette




La scena metalcore olandese è in fermento: la band di Amsterdam Gallamesh ha pubblicato ieri il suo attesissimo secondo EP, Conditioned Pt. 2, tramite Suburban Records . Un lavoro crudo, intenso ma riflessivo, che affronta temi moderni come la dipendenza digitale, la fragilità emotiva e la catarsi collettiva nei live – temi che rimettono al centro l’identità e la connessione.




I Gallamesh portano avanti la loro sperimentazione sonora: riff pesanti alla Chimaira, vocalità influenzate da Lamb of God e breakdown degni di Kublai Khan TX, il tutto condito da passaggi di flow che richiamano il mondo hip‑hop . La title track, Conditioned, testimonia un’evoluzione matura della band, con un frontman che si cimenta anche in flow serrati su ritmiche incalzanti .

Apre l’EP Now It Ends, brano lampo (circa 1:30) che concentra tutta l’energia della band: groove durissimi, silenzi carichi e una performance che celebra l’essenza stessa della scena metal . Il videoclip ufficiale – visibile qui sopra – trasmette al massimo l’adrenalina live che la band ha vissuto grazie alla scena fin dagli anni del liceo .

Lotus scava nei rapporti tossici con la tecnologia: la combinazione tra shouted vocals e una clean outro inquietante evidenzia una riflessione sul “consumo digitale” degli individui .

La traccia Conditioned Pt. 2 (titolo omonimo) è un viaggio introspettivo che mette in discussione quanto le nostre scelte e opinioni siano il frutto di condizionamenti esterni, invitandoci a riscoprire empatia verso noi stessi e gli altri .


Dietro alla scrittura e alla produzione c’è la mano esperta del chitarrista Jeroen van der Lee, che ha registrato e mixato tutto nel suo studio personale. Alla batteria, Daan Nieboer – già alla consolle di Cornerstone Audio e Swanslaughter – ha curato anche il mastering finale .


Dopo il rilascio dell’EP, i Gallamesh sono pronti a tornare on stage per il Popronde NL nel prossimo autunno – un'occasione perfetta per godersi dal vivo la loro carica travolgente .

Conditioned Pt. 2 è un passo avanti per Gallamesh: un EP sia potente che carico di significato, in cui peso e introspezione coesistono, offrendo un’esperienza completa. Se hai bisogno di musica che ti scuota – dentro e fuori – è arrivato il momento: il groove c’è, e lo senti dal primo secondo.

Ascoltalo su tutte le piattaforme streaming, guarda il video qui sopra e preparati a una nuova ondata metalcore made in Netherlands.

Gallamesh


mercoledì 18 giugno 2025

È uscito per La Tempesta Dischi, "Animale", il nuovo singolo dei Melt!!


Ascoltalo subito al link: https://bfan.link/animale

Un urlo primordiale, una sberla punk che dalla foresta si abbatte sul tessuto urbano metropolitano. "Animale" è una corsa a tutta velocità tra le strade della città, sulle ali dell’high speed rock.

È il terzo brano pubblicato dopo la reunion della formazione Vince/Teo/Gian.


ANIMALE
Testo e musica di Gianluca Dal Bianco.

Registrato, mixato e masterizzato nel giugno 2024 da Maurizio Baggio a La Distilleria Produzioni Musicali di Bassano del Grappa (VI).

Produzione artistica: Maurizio Baggio e i Melt

Copertina di Gian.

Vince: chitarra
Teo: basso e cori
Gian: batteria e voce

Testo:

ANIMALE



Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

e sono un delinquente

Uh!


Forza! Sforza!

Scava la fossa

Dentro la bara

C’e’una bestia morta aaah



Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animaleeeeeaaahhhr



Non voglio più mangiare,

Mi sento ancora male

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale

Io sono un animale



White, Zebra 



I MELT

I Melt nascono nel 1992 a Lugo di Vicenza, con una formazione che comprende Vince (chitarra, voce), Teno (chitarra, voce), Teo (basso, voce) e Gian (batteria, voce). Dopo alcuni cambi nell’organico della band, il gruppo si riduce ad un power trio composto da Vince, Gian e Teo. Nel 1995 i tre pubblicano il loro primo demo, omonimo, per la Derotten Records; quindi, nel 1997 esce l’album d’esordio, “Bravi Ragazzi”, completamente autoprodotto. Nel 1999 la band pubblica il suo secondo album, “Sempre Più Distanti”, co-prodotto con K.O.B. Records. Nel 2000 avviene un radicale cambio di formazione: Vince lascia la band e Teno torna alla chitarra e ai cori, mentre Teo passa alla voce principale. L’anno successivo, i tre appaiono nel cortometraggio “Il Topo Ordina: Alice Deve Morire!”, scritto e diretto da Maria Signorini e Federico Crosara, contribuendo alla colonna sonora con due brani inediti. Sempre nel 2001 i Melt partecipano al “Mondo Perfetto Tour 2001” che li porta, come supporto ai Derozer, nei maggiori locali e club italiani. Il terzo album, “Specchio”, prodotto da Giorgio Canali, viene pubblicato dalla Derotten Records nel Maggio del 2002. Nel Gennaio del 2003 si ha un nuovo avvicendamento nelle file dei Melt: Gian lascia la band e Diego viene reclutato come nuovo batterista. Nel 2006 esce “L’Intonarumori”; l’album, ancora una volta prodotto da Giorgio Canali, è pubblicato da La Tempesta Dischi, l’etichetta discografica indipendente dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Il singolo “L’intensità standard del vuoto” è accompagnato da un videoclip disegnato e diretto da Davide Toffolo e Michele Bernardi. Il video viene trasmesso sui principali canali musicali televisivi, tra cui Mtv. Nel settembre 2009 i Melt, assieme agli altri artisti del collettivo Vivaniente, danno vita ad un progetto di sonorizzazione della poesia “L’urlo” di Allen Ginsberg. Il 20 novembre 2009 esce, sempre per La Tempesta Dischi, il quinto album della band vicentina, “Il nostro cuore a pezzi”, prodotto da Arc-en-ciel (Enrico Molteni dei Tre Allegri Ragazzi Morti). La band si scioglie nel 2014, ma nel 2019 torna con la formazione storica composta da Vince, Teo e Gian per una nuova serie di concerti; tra questi, si segnala la partecipazione all’edizione 2022 del Venezia Hardcore Fest, nella quale i Melt hanno suonato come co-headliner.


Formazione:  

Vince: chitarra, voce                             

Teo: basso, cori             

Gian: batteria, cori                         

Discografia: 

Demo “s/t” (Derotten Records, 1995)


                     “Bravi Ragazzi” (Autoprodotto, 1997)


                    “Sempre Più Distanti” (K.O.B. Records, 1999)


      “Specchio” (Derotten Records, 2002)


                    “L’intonarumori” (La Tempesta Dischi, 2005)





                    “Il nostro cuore a pezzi” (La Tempesta Dischi, 2009) 







SEBAK urlano il crollo emotivo in “Tabula Rasa”




SEBAK
“TABULA RASA”
UN URLO DI ESASPERAZIONE

Un grido disperato, un'esplosione di rabbia e fragilità. Con il nuovo singolo “Tabula Rasa”, i SEBAK mescolano l’urgenza del punk con l’oscurità tagliente del post punk, dando voce a chi ha esaurito ogni briciolo di tolleranza.

Tabula Rasa” racconta il momento in cui la pressione interna è troppa, quando la mente non regge più e l’unica via è urlare fino a crollare. Il brano è costruito come un dialogo a due voci: da una parte l’io, dall’altra la sua coscienza, che tenta di riportarlo in equilibrio. Un viaggio sonoro e psicologico, dove l’andamento incalzante e il cantato a due voci trascinano l’ascoltatore dentro una crisi emotiva autentica.




Nati a Viterbo nel 2022, i SEBAK sono una band post punk che si nutre dell’energia ruvida della scena inglese contemporanea. Parlano di alienazione, di odio per la monotonia e l’omologazione, ma anche della luce in fondo al tunnel. Invitano a non farsi terra bruciata intorno e a restare umani: aiutare e lasciarsi aiutare.

Sul palco portano un muro di suono fatto di rumore vivo, basso tagliente e batteria dritta, in un’atmosfera che trasuda sincerità e tensione.

Tra i live più significativi troviamo l'apertura alla LoveGang all'Encore festival di Viterbo nel 2023, sul palco dell'eco sound di Caprarola nel 2024 con SaraFine e Samuel dei Subsonica e a maggio 2025 l'apertura agli StrungOut al CuevaRock di Cagliari.




ASCOLTA "TABULA RASA”!