I Lowinsky tornano con Alice inizia a capire, un album che sancisce un nuovo capitolo per la band bergamasca, ormai sempre più a fuoco nella propria identità musicale. Power pop e indie rock si intrecciano in dieci brani che mettono in dialogo energia e introspezione, immediatezza e profondità.
Registrato al Real Sound Studio e prodotto da Ettore Gilardoni, il disco è un mosaico di contrasti: il crunch delle chitarre e la batteria pulsante di Federico Inguscio convivono con momenti più intimi, dove le trame acustiche e il violoncello di Elena Ghisleri aprono spiragli emotivi inattesi. Un’alternanza di tensione e leggerezza che diventa cifra distintiva dell’album.
Le melodie sono fresche e accattivanti, ma mai superficiali: accanto alla spinta pop emergono sfumature malinconiche e sognanti, capaci di lasciare un segno più profondo. A guidare questo equilibrio sono gli intrecci vocali tra Carlo Pinchetti – anche autore dei testi – e Linda Gandolfi, sorretti dalle chitarre di Davide Tassetti.
La scrittura di Pinchetti è il vero filo conduttore: uno sguardo che oscilla tra l’introspezione e l’osservazione del mondo esterno, in un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Alice inizia a capire non è solo un disco che si fa ascoltare con facilità, ma un lavoro che cresce ascolto dopo ascolto, rivelando ogni volta nuove sfumature.
Con questo album i Lowinsky dimostrano di aver trovato la propria voce, regalando un lavoro capace di emozionare e sorprendere.
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